L’impegno del CNEL per la Conferenza sul futuro dell’Europa

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, nell’ambito delle proprie prerogative, è impegnato a sostenere la Conferenza sul futuro dell’Europa.

Il CNEL ha già presentato un documento di Osservazioni e Proposte “Riformare l’Europa – Occasione per cambiare e rafforzare il modello economico, sociale e l’ordine istituzionale e politico europeo” con 4 proposte concrete:

  1. Riforma della governance europea e semplificazione dei processi decisionali: aprire una fase costituente per superare l’attuale modello di governance (intergovernativo) e passare dal voto all’unanimità al voto a maggioranza qualificata; completare l’Unione Economica e Monetaria (UEM) con BCE prestatore di ultima istanza, realizzare un’Unione Fiscale ed un bilancio comune con l’istituzione di un Ministro del Tesoro UE.
  2. Risorse comunitarie: autonoma capacità di bilancio dell’UE e possibilità di imposizione fiscale e redistribuzione delle risorse; adeguamento del Patto di Stabilità e crescita alla situazione attuale, ponendo la crescita e la salvaguardia dell’occupazione al primo posto.
  3. Convergenza politica per una UE più integrata su materie fondamentali e capace di rispondere con maggior efficacia alle sfide attuali: revisione delle competenze tra livello nazionale ed europeo, riforma complessiva del sistema di immigrazione e di asilo, accelerazione sull’unione dell’energia, autonomia geopolitica (rafforzamento PESC e PSDC).
  4. Applicazione vincolante per i Paesi membri dei principi contenuti nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali: il CNEL considera inscindibile il binomio benessere economico – benessere sociale e raccomanda che il PEDS, a seguito di una precisa volontà politica, possa tradursi in politiche sociali condivise.

“La drammatica crisi sanitaria si è trasformata in occasione per voltar pagina rispetto al passato, spingendo l’Unione a compiere, negli ultimi mesi, scelte inedite e finora impensabili. Questo ha reso necessario e urgente ripensare l’Europa rimettendone in discussione il funzionamento istituzionale, come auspicato da tutti i documenti del CNEL già dall’inizio del 2019. L’occasione della ‘Conferenza sul futuro dell’Europa’ che ha preso il via il 9 maggio 2021 con la prima Plenaria, è stata la prima occasione per presentare, con la partecipazione delle parti sociali, proposte concrete di riforme sostanziali comprese la revisione dei Trattati”, ha detto il presidente Treu.

Il ruolo del CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo

•      in quanto “casa” della società civile europea e ponte tra le istituzioni europee e la società civile organizzata, è stato invitato a far parte del comitato esecutivo

•      329 membri provenienti da tutte le categorie sociali (datori di lavoro, sindacati e società civile in generale) e da tutti i 27 Stati membri

•      consolidata rete di rapporti con i consigli economici e sociali nazionali

•      intenzione di garantire che la società civile europea faccia sentire forte e chiara la sua voce