Fondo Nuove Competenze, Decreto Registrato.

SOLE 24 ORE 03-11-2022

Sezione: LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Dopo il via libera della Corte dei conti si attende l’avviso dell’Anpal registrato lo scorso 27 ottobre alla Corte dei conti il decreto del ministro del Lavoro di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze relativo al rifinanziamento per un miliardo di euro del Fondo nuove competenze. Ne ha dato notizia ieri il ministero del Lavoro, in risposta all’articolo pubblicato su queste pagine (si veda I1 Sole 24 Ore di ieri), precisando al contempo che la gestione operativa dello strumento è di competenza dell’Anpal (Agenzia nazionale perle politiche attive del lavoro) a cui spetta la pubblicazione dell’avviso che consentirà alle aziende di presentare i progetti di formazione da finanziare (come del resto già fatto nella prima fase di operatività del Fondo). Il decreto, già pubblicato sul sito del ministero non nella sezione “pubblicità legale”, individua le caratteristiche che devono avere le attività di formazione, nonché i correlati oneri che possono essere rimborsati dal Fondo al datore di lavoro. Ma l’iter di approvazione non finisce qui. Per presentare i progetti operativi le imprese e i lavoratori devono attendere l’avviso Anpal. Poiché, come stabilito dall’articolo i, comma 2, del Dm, il rifinanziamento riguarda gli accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro sottoscritti da aziende e sindacati entro 1131 dicembre 2022, sarà una vera e propria rincorsa contro il tempo. È importante che Anpal pubblichi rapidamente l’avviso. Il provvedimento dovrà indicare i termini entro cui le imprese devono svolgere la formazione superando quello precedente, molto criticato, stabilito in 90 giorni. L’attività di formazione è, di norma, finanziata dai fondi paritetici interprofessionali secondo la disciplina da essi prevista. Pertanto, per poter gestire i progetti i fondi che intendono partecipare all’attuazione degli interventi del Fondo nuove competenze devono inviare apposita comunicazione all’Anpal entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto. È probabilmente utile pensare già a una proroga del termine di fine anno, visto che sarà difficile rispettare quanto stabilito dal Dm.