COSTITUITA LA DELEGAZIONE CIU IN MESSICO.

Il Dott. Mario RUTA, che opera a Città del Messico, è stato nominato Responsabile CIU per il Messico.

Recapito e.mail: marioruta@hotmail.com .

AUDIZIONE PARLAMENTARE SULLA PESCA.

CIU ha partecipato all’Audizione presso il Senato della Repubblica, Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare, presieduta dalla senatrice Leana Pignedoli, che si è tenuto il 7 ottobre in merito alle problematiche dell’atto comunitario n. 37 riguardante le attività della pesca.
CIU, rappresentata dal Vice Presidente vicario ing. Tommaso di Fazio, ha ascoltato le istanze e le proposte dei rappresentanti delle categorie specificamente coinvolte, che hanno soprattutto evidenziato come il pescato del mare “nostrum” non abbia nazionalità e possa essere preso da nazioni non appartenenti alla Unione Europa (Adriatico e Sud Mediterraneo) che non sono tenute al rispetto delle normative invece stringenti per i paesi UE. CIU ha approfittato dell’audizione per sollecitare presso il Senato le più proprie attuazioni legislative dell’atto comunitario e a prevedere quelle modifiche in ambito europeo che salvaguardino gli interessi italiani. Al tempo stesso ha messo in risalto gli indirizzi propri della categoria dei quadri e quadri dirigenti del settore, sollecitando la migliore utilizzazione dei fondi per la ricerca, anche nel settore pesca determinante, e per la formazione continua, entrambi di peculiare importanza al fine di elevare la produttività e la competitività del settore.

INCONTRO TRA GOVERNO E PARTI SOCIALI CIU CHIEDE DI FAR PARTECIPARE I QUADRI DIRETTIVI E LE ELEVATE PROFESSIONALITA’ AL TAVOLO DELLE RIFORME

La CIU, Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali, in merito all’incontro tra Governo e Parti Sociali del 7 ottobre 2014 a Palazzo Chigi, a cui non ha potuto prendere parte perché non è stata invitata, richiama l’attenzione sulla carenza di rappresentanza della categoria di cui tutela gli interessi e in particolare richiama la inesatta impostazione che è stata data alla riforma della rappresentanza sindacale.

Il problema non può essere certamente risolto, contrariamente a quanto ventilato nel corso dell’incontro, semplicemente con riferimento a soglie numeriche del tipo di quelle su cui si è basato l’accordo del giugno 2011 tra i sindacati numericamente maggioritari.

In questo modo sarebbe cancellata la peculiarità qualitativa su cui è imperniata la rappresentanza della categoria dei quadri e delle professioni intellettuali rappresentate propriamente da CIU sin dal 1975. Questa peculiare realtà emerse a Torino nel 1980 con la storica marcia dei 40.000  “colletti bianchi”, che mostrò palesemente la differenziazione degli interessi rispetto ad una più forte maggioranza numerica incapace di rappresentarli, e ha poi trovato riconoscimento formale attraverso CIU nel CNEL e nel CESE europeo ininterrottamente sino ai giorni nostri. Anche sul piano numerico, comunque, la categoria nel suo complesso ha una consistenza non trascurabile e – per la tipologia dei mutamenti sociali ultimi – è in continua crescita, in controtendenza con le diminuzioni dei numeri delle forze lavorative a cui si assiste in periodo di crisi.

La categoria, se dal punto di vista della rappresentatività numerica non è particolarmente significativa, assume invece tutta la sua rilevanza economica e sociale quando la si confronta in qualità delle prestazioni e nella rilevanza economica del proprio lavoro, anche questo tipico del mutare della società che fa perno oggi, a livello globale, dell’economia basata sulla conoscenza.

In ogni caso, anche dal punto di visto quantitativo, il complesso dei quadri, intermedi e direttivi, assorbe tra settore privato e settore pubblico 1.100.000 lavoratori a cui vanno aggiunti i cinque milioni di lavoratori appartenenti all’universo delle professioni intellettuali, questi ultimi partecipando ad una parte cospicua del PIL (16%).

La rappresentanza degli interessi sociali ed economici di questo universo è realizzata con specificità e incisività solo da CIU, Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali, che chiede pertanto al Governo di essere messa in condizione di collaborare attivamente alle numerose e significative riforme necessarie per il rilancio dell’economia nazionale.

A tal fine CIU annuncia che sul tema “Ruolo dei quadri direttivi e delle elevate professionalità per il rilancio dell’economia” terrà un Convegno di approfondimento degli aspetti sociali ed economici nella sede del CNEL il 27 novembre prossimo.

IL SOLE 24 ORE PUBBLICA L’ARTICOLO “FORMAZIONE E RAPPRESENTANZA PER QUADRI DIRIGENTI”.

Riportiamo l’articolo predisposto dalla CIU: “Formazione e rappresentanza per quadri dirigenti” apparso sull’inserto del Sole 24 ore “Eventi Lazio” del 29 settembre u.s. sul ruolo e le proposte della CIU per il superamento dell’attuale crisi e la ripresa economica.
La Confederazione prosegue il suo percorso politico-sindacale delineato nell’ultimo Congresso dell’1 marzo u.s. dal Presidente Corrado Rossitto.

 

LE PROPOSTE CIU AL GOVERNO.

Il piano di riforme proposto dal Governo Renzi sul lavoro, sul welfare, sugli ammortizzatori sociali, sulle pensioni ecc, pone delle riflessioni sui cambiamenti che stanno avvenendo negli ultimi anni nel mercato del lavoro che si sta trasformando velocemente sia sul piano politico sia sul piano sindacale.
La CIU è convinta che, in questo particolare momento, per uscire dalla crisi, tutte le forze sociali si debbano impegnare attraverso riforme agili, immediate e condivise, anche tramite la defiscalizzazione del costo del lavoro per le imprese che assumono i giovani.
La CIU si è sempre distinta per l’impegno, per i contributi concreti nella battaglia a tutela e difesa della categoria dei quadri da noi rappresentata.
I nostri contributi, da sempre, sono quelli volti a promuovere un’occupazione stabile e di qualità, professionalmente garantita e tutelata, tramite l’innovazione, la ricerca – offrendo incentivi all’università che realizzano corsi di studio corrispondenti alle esigenze del mercato globalizzato – e la meritocrazia affidando cariche di ruolo e responsabilità attraverso criteri di merito e non di appartenenza di carattere lobbistico, familiare o di casta economica.
Per la CIU è necessario promuovere e rendere obbligatoria la formazione continua, il bilancio di carriera e la certificazione le quali permettano di valorizzare da un lato le competenze professionali in atto, dall’altro l’attuazione di percorsi di crescita. Riafferma la sua posizione sull’imprenditorialità dei giovani e sull’introdurre nelle aziende del nostro Paese il sistema tedesco della cogestione “Mitbestimmung” e, per essere in linea con il cambiamento, l’inserimento dei contratti per fasce di età e di genere.
La CIU sostiene fermamente una trasformazione del mercato del lavoro intensa che veda negli operatori della conoscenza i veri protagonisti di questo cambiamento.

CONFERENZA DEI SEGRETARI REGIONALI CIU A ROMA.

Si è svolta sabato 20 settembre u.s., presso la Sala Convegni dell’Hotel Borromini di Roma, la Conferenza dei Segretari Regionali della CIU, dei Responsabili Nazionali delle Agenzie assieme alla Giunta Esecutiva Confederale CIU.
La riunione, che è stata aperta con un ricordo al Presidente Nazionale CIU Corrado Rossitto e al Vice Presidente Nazionale CIU Giuseppe Janne, venuti a mancare di recente, ha avuto come argomento quello di focalizzare le varie problematiche delle strutture territoriali della CIU.
I Segretari Regionali intervenuti alla riunione hanno presentato dei loro programmi e degli spunti molto interessanti per il buon funzionamento della Confederazione, continuando un cammino fatto d’idee, sacrifici, azioni e di spirito di gruppo, dimostrando così la compattezza della CIU sul territorio.
Il Vice Presidente Vicario CIU, Tommaso di Fazio, ha terminato la riunione augurando a tutte le strutture territoriali un buon lavoro e l’augurio di raggiungere insieme gli obiettivi prefissati della CIU.

LA CIU PARTECIPA ALL’INCONTRO PRESSO L’INPS SUL NUOVO ASSETTO DELLA DIREZIONE CENTRALE PENSIONI.

La CIU, rappresentata dal Vice Presidente Vicario Ing. Tommaso di Fazio e dal Vice Segretario CIU del Lazio Ing. Maurizio Orlandi, ha partecipato nella giornata di lunedì 15 settembre u.s., presso la Sede Centrale dell’INPS, alla riunione di presentazione del nuovo assetto della Direzione centrale Pensioni.
Il Vice Presidente Vicario CIU, Tommaso di Fazio, complimentandosi con il Direttore e i Dirigenti della nuova struttura e, augurando loro buon lavoro, è intervenuto chiedendo alla Dirigenza INPS di comunicare al Ministro del Lavoro e di Governo che intenda attuare delle manovre sulle pensioni, i dati reali relativi alle vere pensioni “d’oro”, e di considerare fuori da tale manovre le pensioni medio – alte, in quanto le pensioni al di sotto dei 90.000 euro lordi annui (circa 7.500 euro lordi al mese), sono state già più volte esaminate ai fini di un assoggettamento di imposizione fiscale sia dal Governo Letta che da quelli che lo hanno preceduto.
Come già più volte sostenuto dalla CIU, questa fascia di reddito, che interessa le predette categorie di pensionati, è già stata gravata anche attraverso il blocco della rivalutazione del costo della vita, delle pensioni superiori a sei volte il minimo, ovvero non oltre i 2.972€ lordi, nella Legge di Stabilità, dello scorso Governo, e pertanto non è più in grado di sopportare una ulteriore manovra.
L’Ing. Tommaso di Fazio a nome della CIU ha ancora tenuto a sottolineare che la Corte Costituzionale ha già condannato la reiterazione del blocco del meccanismo perequativo (Corte Cost.. 316/2010) ritenendolo contrario ai principi di proporzionalità e ragionevolezza. Recentemente, inoltre, il Tribunale di Palermo, con l’ordinanza del 6 novembre u.s., ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del noto “Decreto Salva Italia” della passata legislatura, proprio nella parte in cui si prevede il blocco dell’indicizzazione delle pensioni.

LA CIU PARTECIPA ALL’INCONTRO PRESSO L’INPS.

La CIU ha partecipato nella giornata di martedì 9 settembre u.s., presso la Sede Centrale dell’INPS, alla riunione di Presentazione della nuova Direzione centrale Convenzioni Internazionali e Comunitarie.
La Direzione Centrale Convenzioni Internazionali e Comunitarie dell’INPS, insediatasi il 1 settembre u.s. e presieduta dal Dott. Giuseppe Conte, nasce dall’esigenza e dalla crescita di domanda di informazioni, prestazioni, richieste, ecc, dovute all’incremento dei flussi migratori dall’Italia verso l’Estero. Tra i suoi compiti vi è quello di controllare e dirigere l’erogazione delle pensioni a livello internazionale.
La CIU sottolinea quanto sia importante questo passo avanti da parte dell’INPS e chiede che da parte di tale Ente vengano promossi incontri con i Sindacati sulla formazione e organizzazione.

LA CIU PARTECIPA AL CONVENGO SU: “I SERVIZI PER L’IMPIEGO IN EUROPA”.

Il 9 e il 10 settembre u.s. si è svolto a Roma, presso la Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina, il convegno “I servizi per l’impiego in Europa”. La CIU ha partecipato all’iniziativa con la presenza del Vice Presidente Vicario, Ing. Tommaso di Fazio.
L’evento, che ha avuto come apertura l’intervento del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, rientra nel programma d’iniziative previste nell’agenda Istituzionale del Semestre Italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea; un convegno internazionale per fare il punto sullo stato dei servizi per l’impiego in Europa, un’occasione per dibattere anche attraverso il confronto tra le prassi nazionali ed estere.
Il convegno ha visto la partecipazione della Direzione Generale per le politiche dei Servizi per il Lavoro della Commissione Europea, dei responsabili europei dei servizi pubblici per l’impiego, dei responsabili regionali italiani e di una folta rappresentanza dei servizi per l’impiego locali, oltre che dei principali operatori del mercato del lavoro italiano.

CIU: “NO AL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ SULLE PENSIONI MEDIO-ALTE”

In merito a quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, in un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato di interventi sulle pensioni più elevate, e di non aver ancora deciso dove verrà “fissata l’asticella”, cioè se saranno colpiti solo gli assegni davvero “d’oro”, sul contributo di solidarietà, la CIU chiede alle forze politiche che sostengono questo Governo di esonerare da un futuro “contributo di solidarietà” le pensioni medio – alte.
Le pensioni al di sotto dei 90.000 euro lordi annui (circa 7.500 euro lordi al mese), sono state già più volte esaminate ai fini di un assoggettamento di imposizione fiscale sia dal Governo Letta sia da quelli che lo hanno preceduto.
Questa fascia di reddito, che interessa le predette categorie di pensionati, è già stata gravata anche attraverso il blocco della rivalutazione del costo della vita delle pensioni superiori a sei volte il minimo (ovvero superiori a 2.972€ lordi mensili), nella Legge di Stabilità dello scorso Governo, e pertanto non sono ora più in grado di sopportare una nuova stangata.
La CIU rappresentante della categoria dei Quadri e delle elevate professionalità, come più volte richiesto agli scorsi Governi, chiede fermamente di esonerare dal contributo di solidarietà la predetta fascia di reddito derivante da pensione, e che tale manovra, tenendo anche conto della pronuncia della Corte Costituzionale 316/2010, venga orientata almeno sopra un tetto minimo di 7.500 Euro mensili lordi.