I QUADRI NON CONOSCONO CRISI! LA CATEGORIA REGISTRA UN AUMENTO NEL 2012 DELL’ 1,4%. LE DONNE MOTORE DELLA CRESCITA (+3,2%).

La CIU riporta con grande soddisfazione il positivo andamento, nel mercato del lavoro, dei quadri aziendali al 31 dicembre 2012 rispetto al dato del 2011. La categoria registra infatti – nonostante la crisi – un incremento complessivo dell’1,4%, ovvero, si è passati dal 483.767 quadri al 31 dicembre 2011 a 490.469 alla stessa data del 2012.

I settori nei quali si registra maggiormente tale aumento sono quello dell’industria e del commercio (rispettivamente oltre il 2%). Dal punto di vista territoriale, è il centro Italia, con un + 2,9%, che ha il primato sul resto del Paese.

Il dato più rilevante – c’è da sottolinearlo – proviene dalle donne quadro, che negli ultimi dodici mesi sono aumentate del 3,2%, rappresentando,così, un fattore di crescita all’interno della categoria.

“L’aumento del numero dei quadri – soprattutto in una congiuntura economica non favorevole come quella attuale – è sintomatico del cambiamento economico in corso nel Paese, cambiamento messo in atto dall’economia della conoscenza, che vede il nostro Paese sempre più proiettato verso gli investimenti in innovazione e competitività che l’Europa reclama” – ha dichiarato Corrado Rossitto Presidente Nazionale CIU – “la CIU” prosegue Rossitto “ha evidenziato da tempo l’avanzata rosa nella categoria, con l’affermasi di nuovi fattori produttivi quali la creatività e la qualità della produzione di beni e servizi, caratteristiche predominanti nelle peculiarità femminili”.

Aumentano sensibilmente anche i quadri di origine straniera impiegati in aziende italiane, che hanno registrato nel corso del 2012 un incremento del 2,6%.

MEETING CIU A DUBLINO.

LA CIU INCONTRA I GIOVANI PROFESSIONISTI ITALIANI ALL’ESTERO:
LA MOBILITA’ TRANSNAZIONALE ED EUROPEA

Si è svolto oggi a Dublino l’incontro sui giovani talenti italiani all’estero, durante il quale il Presidente della CIU Corrado Rossitto ed il Segretario Nazionale CIU dei Professionisti Italiani all’Estero, Ing. Tommaso di Fazio, hanno incontrato i professionisti italiani che operano in Irlanda. L’incontro, che ha riscosso largo successo e vivo interesse dei partecipanti, nasce dalla convinzione che la rappresentanza e la tutela della comunità italiana dei Professionisti all’Estero rappresenta una grande opportunità per l’Italia nell’attuale mercato mondializzato. “Il nostro Paese – ha dichiarato Corrado Rossitto – assiste da tempo alla cosiddetta ‘fuga di cervelli’, che spesso viene così tanto mistificata, ma che in realtà costituisce un fattore positivo e necessario per le elevate professionalità, anche ai fini dell’occupabilità e della competenza. Quella che la CIU promuove, infatti, non è una mobilità ‘a senso unico’, cioè senza ritorno; deve, invece, trattarsi di una ‘fase’ all’interno della mobilità circolare sostenuta dall’Unione Europea. Alla permanenza all’estero, deve seguire il ritorno in patria, dove quell’esperienza costituirà – per le aziende che pongono l’internazionalizzazione nei loro obiettivi – valore aggiunto”. Durante l’incontro, si sono affrontati i temi di maggior interesse per i professionisti italiani residenti all’estero, quali: il ricongiungimento contributivo previdenziale; il problema della doppia fiscalità; il riconoscimento dei titoli di studio e di quelli professionali; nonché la costituzione di “Cooperative Europee tra Professionisti”. “Oggi è necessaria – ha concluso Rossitto – una seria e complessiva tutela dei nostri professionisti oltre confine, per superare l’attuale loro isolamento e poter approfittare di questa nuova ‘frontiera’ che può dare grande ed effettivo slancio all’Italia, alla sua economia, alla sua organizzazione sociale”.

MOBILITA’ EUROPEA. LA CIU INCONTRA A DUBLINO I GIOVANI TALENTI ITALIANI ALL’ESTERO.

Sabato 02 Febbraio 2013, ore 16:30,
Sala Camden Court Hotel Lower Camden St, Dublin 2, Co. Dublino

Ai nastri di partenza un grande e nuovo investimento formativo, culturale, organizzativo e tecnico per, e con, la rete dei professionisti nostri connazionali. Il Presidente della CIU Corrado Rossitto, Consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE e del CNEL, ed il Segretario Nazionale CIU dei Professionisti Italiani all’Estero Ing. Tommaso di Fazio incontrano a Dublino i giovani professionisti italiani. La CIU vanta diverse sue Delegazioni in territorio Europeo ed extraeuropeo (caratteristica organizzativa “fiore all’occhiello” della Confederazione, nata sulla forte convinzione che la rappresentanza e la tutela della comunità italiana all’Estero rappresenta una grande opportunità nell’attuale mercato mondializzato). Su questa premessa, è convinzione del sindacato che si debba finalmente e convintamente pensare ad una seria e complessiva tutela legislativa dei nostri professionisti oltre confine, al fine di superare l’attuale loro “isolamento”, e poter approfittare di questa nuova “frontiera” che può dare grande ed effettivo slancio all’Italia, alla sua economia, alla sua organizzazione sociale. A tal proposito, la CIU è organizzata con questi scopi e servizi di cui si parlerà nell’incontro:

a) ricongiungimento contributivo previdenziale dei periodi lavorativi all’Estero (COM 2010 – 365/CE)

b) evitare la doppia fiscalità

c) riconoscimento dei titoli di studio e di quelli professionali (dir. 2005/36/CE)

d) rete di legali specializzati in diritto del lavoro e dell’ impresa

e) costituzione di “cooperative europee del sapere” o di “Cooperative del Sapere” tra professionisti

f) forum e convegni per rafforzare la presenza dei professionisti italiani nel Paese ospitante

g) pubblicazione mensile della Newsletter di informazione “CIU – ESTERO”

h) teleconferenze per scambi informativi tra professionisti, aderenti alla rete, residenti in Paesi diversi

La strategia di interventi a favore della rete dei professionisti italiani all’Estero (professionalità con funzioni direttive, dirigenziali e di consulenza, professionale o di impresa) vuole rispondere ad un’esigenza sinora non individuata dagli organismi italiani, indicando alle stesse Istituzioni le vie migliori per mettere a frutto un grande fattore di sviluppo che riguarda il Paese intero, sul piano professionale, culturale e imprenditoriale.

DECRETO SULLA PRODUTTIVITA’.

DECRETO SULLA PRODUTTIVITA’

PER LA CIU BENE L’AUMENTO A 40.000€ DEL LIMITE DI REDDITO PER LA DETASSAZIONE MA ESTREMAMENTE PERICOLOSA L’INTRODUZIONE DEL DEMANSIONAMENTO

È stato approvato il Dpcm che disciplina le misure sperimentali per l’incremento della produttività per il 2013. Il testo prevede la tassazione agevolata del 10% sui salari c.d. di produttività per il lavoro dipendente (esclusivamente privato). La CIU accoglie positivamente l’innalzamento della soglia di reddito annuale per usufruire della detassazione (dal 35.000€ del 2010 a 40.000€), benché si preveda una soglia massima di retribuzione detassabile di 2.500€, “si è adeguata, finalmente, l’agevolazione fiscale anche ai redditi medi, stabilendo una premessa per la tassazione agevolata che dovrà svilupparsi anche per le fasce di medio-alta professionalità, che sono quelle maggiormente interessate da interventi di questo tipo”” ha dichiarato Corrado Rossitto Presidente Nazionale CIU. Ma è la parte in cui si prevede che l’incentivo possa riguardare “l’attivazione di interventi in materia di fungibilità delle mansioni” a preoccupare la CIU che ha messo l’accento già in passato sulla illegittimità di misure come questa volte a legalizzare il demansionamento “in primo luogo perché i Quadri, da noi rappresentati” – ha proseguito Rossitto – “sono una categoria prevista dal codice civile (art. 2095 e Legge 190/1985) e non una categoria stabilita in sede di contrattazione collettiva come le altre ed inoltre poiché nonostante la CIU sia l’unico rappresentante al CNEL della categoria dei Quadri – non venne chiamata a partecipare agli incontri tra Governo e Parti Sociali che sfociarono nella stesura dell’accordo sulla produttività che è stata la premessa per questo decreto. Vien da sé che chi in quel documento ha aderito all’istituto del demansionamento non rappresenta sicuramente la categoria dei Quadri”.

COLLABORAZIONE CIU – AIG IN SICILIA.

Il Segretario Regionale della CIU Franco Notarrigo ha partecipato all’Ostello della Gioventù di Palermo, all’inaugurazione del Laboratorio di Teatro del Progetto Ostello. Importante e significativa iniziativa per il turismo giovanile e per i giovani della città. Il Geom. Francesco Notarrigo, Segretario regionale Sicilia della CIU, ha portato il saluto del Presidente Nazionale, Corrado Rossitto, e illustrato i contenuti dell’altra importante e fattiva collaborazione stabilita di recente tra CIU e A.I.G., che unisce le due sigle a livello nazionale ed internazionale in un fitto programma di iniziative convegnistiche, formative, informative e culturali, con obiettivo la crescita e lo sviluppo dei giovani, dei professionisti e dei “quadri” italiani, ma anche delle economie e delle professionalità legate al turismo, grande risorsa nazionale. All’inaugurazione, hanno preso parte, tra gli altri: il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Presidente nazionale di A.I.G., Anita Baldi, Il Segretario nazionale Carmelo Lentino. L’incontro, moderato dal giornalista Roberto Messina, responsabile nazionale della Comunicazione di A.I.G.

COSTITUITA LA RAPPRESENTANZA CIU IN ALBANIA.

COSTITUITA LA RAPPRESENTANZA CIU IN ALBANIA

In Albania è stata costituita la delegazione CIU dei professionisti italiani all’Estero. Il Dr. Graziano Crispino, è il Responsabile della predetta delegazione CIU con sede a Tirana.

LA CIU SUL BONUS PRODUTTIVITÀ DEL GOVERNO: RUOLI E FASCE DI ETA’.

LA CIU SUL BONUS PRODUTTIVITÀ DEL GOVERNO: RUOLI E FASCE DI ETA’.

Per la CIU i criteri relativi al prossimo provvedimento del Governo sulla produttività, che consentiranno un’aliquota agevolata fiscale al 10%, non debbono più fare riferimento agli istituti della contrattazione nazionale (straordinari, turni, ecc…), sostanzialmente con trattamenti a pioggia, ma essere strettamente connessi a meccanismi di selettività in accordi aziendali o individuali compatibili con l’innovazione, le specificità dei ruoli e delle fasce di età. Inoltre la CIU sottolinea come la soglia di reddito non debba essere inferiore ai 60.000 euro, altrimenti vengono esclude le fasce medio – alte in quanto sono i maggiori protagonisti nel raggiungimento degli obbiettivi di produttività.

UN’ALTRA BELLA VITTORIA PER LA CONFEDERAZIONE: IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA LA CIU AL CNEL.

UN’ALTRA BELLA VITTORIA PER LA CONFEDERAZIONE: IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA LA CIU AL CNEL

Con la sentenza n. 6358/2012 il Consiglio di Stato accoglie la decisione n. 5166/2011 del T.A.R. del Lazio con la quale si conferma la CIU a membro del CNEL, rigettando così il ricorso promosso dall’ U.S.A.E. . Il Consiglio di Stato nell’affermare, ancora una volta, i principi della maggiore rappresentatività e del “pluralismo rappresentativo” che presiedono alla nomina dei rappresentanti delle categorie al CNEL, conferma che anche a seguito delle modifiche introdotte dalla L. n.214/2011 (che ha dimezzato il numero dei componenti al CNEL), resta invariato il procedimento di nomina e sua articolazione. Così le motivazioni: “per la parte concernente il riconoscimento di un rappresentante alla CIU è applicato il criterio della maggiore rappresentatività in senso comparativo, con riferimento alla specifica sottocategoria dei dirigenti e quadri solo la CIU poteva vantare una significativa rappresentatività, sia in ragione del numero dei CCNL (25) e accordi collettivi (4) sottoscritti nel settore privato, sia della maggiore diffusione territoriale”, “l’applicazione di tale criterio” concludono i giudici “ha consentito di assegnare una rappresentanza alla figura professionale dei quadri, e quindi di soddisfare l’esigenza di assicurare l’effettiva presenza di tutte le articolazioni della sottocategoria”.

APPROVAZIONE DELLA LEGGE CHE RICONOSCE LE PROFESSIONI NON ORDINISTICHE. SODDISFAZIONE DELLA CIU.

APPROVAZIONE DELLA LEGGE CHE RICONOSCE LE PROFESSIONI NON ORDINISTICHE. SODDISFAZIONE DELLA CIU.

“La CIU esprime soddisfazione per l’approvazione della Legge che regola le Professioni non ordinistiche, cioè senza albo di rifermento (DDL n. 3270): iniziativa per la quale ci siamo battuti a lungo, sia a livello comunitario (Direttiva 2005/36/CE), che nei lavori al CNEL, aprendo così spazio concreto, finalmente, ad un sistema moderno che promuove la competitività”. Sono le parole di Corrado Rossitto, Presidente CIU, che prosegue: “in particolare, accogliamo assai positivamente la previsione per la quale le attività libero-professionali potranno svolgersi sia in forma individuale che associata, societaria o cooperativa, ma soprattutto nella forma del lavoro dipendente, riconoscendo pari dignità al professionista dipendente (art. 1 punto 5)”. Per la CIU, particolare attenzione meritano le norme a tutela dei consumatori, che impegnano le nuove Associazioni alla piena conoscibilità dei loro elementi costitutivi e organizzativi, con gli attestati di competenza e quelli di conformità alle norme tecniche, e che soprattutto le vincolano a rispettare rigorosi criteri di trasparenza, correttezza, veridicità: la trasparenza in particolare, quella del mercato dei servizi professionali nel rispetto delle regole sulla concorrenza. Altri punti importanti della Legge sono secondo la CIU quelli sulla formazione professionale (che dà impulso alla certificazione delle competenze e al controllo sulla qualità dei servizi); e quello sulla possibilità di erogare servizi con regole certe (che consegna di fatto ai giovani professionisti un asset fondamentale per poter investire su loro stessi e poter operare rapidamente). “L’Italia – conclude il Presidente Rossitto – col riconoscimento delle Professioni non regolamentate, questione che non esiterei a definire fondamentale e strategica per la competitività, la modernizzazione e l’efficienza della nostra economia, adotta il cosiddetto sistema ‘dualistico’ per il quale si prevedono regole e prerogative per le attività riservate (Ordini professionali) e per quelle non riservate (Associazioni professionali), come del resto avviene negli altri Paesi europei. Il Paese, dunque, si mette in linea con i principi richiamati nella Strategia di Lisbona, che uniformano il mercato continentale, offrendo medesime garanzie e certezze ai professionisti, ma soprattutto ai ‘clienti’, siano essi cittadini eo consumatori”.

Avanzano le donne-quadro in Italia (+28%).

Avanzano le donne-quadro in Italia (+28%) PRESENTATO a MILANO IL RAPPORTO CIU – LIBRO ROSA All’Ostello della Gioventù A.I.G. del capoluogo lombardo, un riuscito “focus” analizza numeri e peculiarità dell’impegno professionale femminile ai vertici dello Stato e delle Imprese

Un riuscito “focus”, quello tenutosi a Milano all’Ostello della Gioventù A.I.G. “Piero Rotta”, lunedì scorso, con la presentazione del rapporto della CIU (Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali) su “Donne Quadro, Professionals: la contrattazione di genere e per fasce di età”: con un libro-rosa pubblicato dal Sindacato per fare finalmente il “punto” su numeri e peculiarità del costante avanzamento della fascia di alta professionalità al femminile rappresentata dalle figure di donne-quadro, donne-dirigente, professioniste, ricercatrici, impegnate nella società del lavoro italiano. Come ha ricordato in premessa il Presidente della CIU, dott. Corrado Rossitto: “nelle inchieste giornalistiche, nei convegni delle varie Associazioni di categoria, si parla in genere delle donne magistrato, deputato, imprenditore, ministro… Non ci si era ancora concentrati e occupati adeguatamente dell’avanzata rosa nelle posizioni di vertice dello Stato e delle Imprese: una realtà che sta cambiando e che va rinnovandosi silenziosamente, ma costantemente, sotto la spinta delle alte professionalità femminili. Ci abbiamo pensato noi di CIU, anche in quanto rappresentanti al CNEL ed al Comitato Economico e Sociale Europeo CESE di questa fascia di prestatori di lavoro nonché di operatrici economiche e professionali, cercando di evidenziare il dato di rilievo della nuova ‘energia rosa’ del Sapere, e testimoniando al contempo la ferma volontà di tutelarne i diritti e gli interessi”. Le “donne quadro” italiane – è stato evidenziato durante il convegno – sono passate negli ultimi 7 anni da 79.956 a 132.190, con un incremento del 65%. In Lombardia, sono 56.000: cioè il 29% sul totale regionale dei quadri. Quasi 1 quadro su 3, in Italia, è donna. Nel Paese viene confermata poi la preponderanza di personale femminile nel pubblico impiego (55,6%) con punte nei comparti della Scuola (78%) e del Servizio sanitario (61%). Maggioranza raggiunta nella carriera Prefettizia (52,7%). E vari passi avanti in settori di presenza femminile tradizionalmente minoritaria: (Magistratura, Ricerca, Università, Diplomazia, Forze Armate). In generale, livello di istruzione più elevato delle donne (68% con diplomi post-secondari). Il convegno ha evidenziato, comunque, che non tutto è …rosa. Le donne italiane sono infatti ancora sottorappresentate nei settori meglio retribuiti. E, complessivamente, l’occupazione femminile raggiunge il 46,3% a fronte di una media europea del 57,4%. L’incontro milanese si è svolto nel ristrutturato Ostello della Gioventù A.I.G. di via Salmoiraghi, a seguito e quale preludio di un’interessante intesa culturale, formativa e collaborativa tra CIU e Associazione Italiana degli Alberghi della Gioventù, che prevede nei prossimi mesi varie altre iniziative convegnistiche, formative e di studio. Vi hanno preso parte: Corrado Rossito, Presidente Nazionale della CIU; Maria Cristina Cataudella, Professore Associato di Diritto del Lavoro dell’Università di Roma; Flora Golini, Membro della Giunta Esecutiva Confederale CIU; Primarosa Raviola, Segretario Regionale CIU Lombardia; Mariachiara Novati, Segretario Regionale Lombardia CIU Donne Quadro e Professionalità Femminili, a portato il saluto Lucia Chessa, Direttrice di segreteria del comitato regionale lombardo AIG. Dal dibattito è emerso il sostanziale mutamento di scenario occupazionale sempre più teso al passaggio da un sistema produttivo manifatturiero ad uno basato sull’economia della conoscenza e dei servizi, col prevalere, sull’”energia muscolare”, di nuovi fattori quali la creatività, la qualità, la determinazione, la competizione, la sostenibilità: che sono anche le migliori caratteristiche femminili e gli elementi che stanno cambiando il nostro sistema di vita e di produzione di beni e servizi. Occorre, allora, stimolare una “governance di sistema” che metta a frutto le “soft skills”: le competenze di tipo relazionale universalmente riconosciute alle donne, e di cui il mondo produttivo contemporaneo ha assoluto bisogno. Come ha ribadito ancora il presidente Rossitto: “Si tratta ora, indubbiamente, di assecondare lo sviluppo di queste professionalità, superando l’attuale e controproducente logica contrattuale egualitaria, con i ‘contratti di genere’ e con quelli per fasce di età proposti dalla CIU, pensando contemporaneamente alla riorganizzazione delle professioni liberali. Il lavoro italiano è ancora regolato da un superato modello produttivo, provinciale, vetusto, chiuso al cambiamento, da sostituire rapidamente e, direi, decisamente, con proposte di cultura sociale europea fortemente aperte all’internazionalizzazione. Un’istanza che CIU vuole portare avanti come una delle più sentite dai suoi iscritti: uomini e donne che ricoprono ruoli di medio-alto profilo tra i professionisti e le aziende”.