Pensioni, Dal Cnel Una Serie Di Proposte Per Eliminare Le Disuguaglianze Tre Generazioni.

Pensioni, Dal Cnel una serie di proposte per eliminare le disuguaglianze tre generazioni
Pensioni, Dal Cnel una serie di proposte per eliminare le disuguaglianze tre generazioni
Eleonora Capizzi Sabato, 02 Luglio 2022
Avviato un gruppo di lavoro per raccogliere in un «libro bianco» proposte concrete di riforma tenendo conto delle prospettive del mercato del lavoro e del declino demografico.
Troppe le iniquità orizzontali nel sistema previdenziale italiano, dentro le generazioni e tra le generazioni, che, se non si corre ai ripari, diverranno sempre più consistenti con il passare degli anni e per le quali è necessario trovare delle soluzioni concrete. E’ quanto emerso nel corso del workshop «Giustizia previdenziale.Come riformare pensioni e welfare» svoltosi lo scorso 24 giugno, presso il CNEL in collaborazione con la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.  Il primo scoglio da superare è quello della flessibilità che, dalle parole del Senatore Nannicini che ha aperto l’incontro, «è lo strumento che si deve affiancare ad altri interventi di riforma che mettono al centro l’equità».
Ecco, quindi, la necessità di introdurre una pensione contributiva di garanzia che diminuisca le disuguaglianze, un APE sociale strutturale a carico dello Stato che permetta un accompagnamento alla pensione in concomitanza all’allungamento dell’aspettativa di vita e, soprattutto, un sistema di paletti alla flessibilità che rimanga comunque all’interno del sistema contributivo . Sistema contributivo che non deve essere stravolto ma che contempli un costo individuale adeguato e proporzionale al beneficio per chi vuole usufruire delle uscite anticipate. Un discorso che, tra l’altro, non può prescindere da una revisione dei salari, elemento alla base di dette disuguaglianze, e dalla riforma fiscale a cui strettamente legato.
Metodo contributivo non più adeguato
Uno dei temi al centro del dibattito è il sistema di calcolo contributivo introdotto nel ’95 con la riforma Dini e finalizzato ad adeguare le pensioni al nuovo stato di longevità della popolazione. Uno strumento che è stato oggetto di successivi inneschi e correttivi che hanno, negli anni, reso più evidenti una serie di criticità e acuito le iniquità tra categorie legate all’attuale situazione lavorativa dei contribuenti (mercato del lavoro instabile, vite lavorative discontinue, bassi salari) con un evidente problema di bassa accumulazione di contributi. Diverse le soluzioni discusse.
C’è quella che vede un trattamento pensionistico anche meno consistente calcolato sulla contribuzione versata ma affiancato da un sostegno in termini di sevizi di welfare gratuiti, come proposto dalla professoressa Madia d’Onghia, oppure la reintroduzione di un’integrazione – una pensione di garanzia – con una soglia parametrata su quanti anni si è lavorato e sull’età di ritiro, come suggerito dal dott. Michele Raitano.
APE sociale strutturale
Un’ulteriore proposta migliorativa è quella del dott. Gianfranco Santoro che punta potenziare l’APE sociale, quale intervento di flessibilità in favore di lavoratori svantaggiati. Un reddito ponte che rimane comunque nella cornice dell’equità e della giustizia previdenziale perché votato ad un’uguaglianza sostanziale tra categorie di lavoratori favorendo solo quelle oggettivamente più «fragili».
Dopo una prima positiva sperimentazione per il triennio 2019-2021 e un rinnovo, con ritocchi, per il 2022, si propone un inserimento strutturale della misura con un allargamento della platea. Sul piatto quindi non solo interventi di manutenzione, con l’eliminazione del tetto di spesa, ma l’estensione dell’APE sociale, per esempio, ai lavoratori autonomi che ora non sono inclusi pur svolgendo la stessa attività lavorativa degli attuali beneficiari.  C’è poi il suggerimento di rendere meno stringenti i requisiti di accesso per i lavoratori a tempo determinato che invece di essere 18 mesi negli ultimi 36 potrebbero ammorbidirsi per far confluire quelle categorie che più marginalmente partecipano al mercato del lavoro.
Il sistema delle «quote» nemico dell’equità
È evidente che le regole di accesso al pensionamento anticipato progressivamente attenuate, temporaneamente e in via sperimentale, sulla scorta di scelte legate ad elementi contingenti che hanno acuito ancora di più disuguaglianze e iniquità. È il caso, per esempio, dell’eliminazione del sistema di disincentivazione di accesso alla pensione prima dei 62 anni di età, della sospensione dell’adeguamento dei requisiti contributivi di accesso alla pensione anticipata ordinaria fino al 2026 o, ancora, dell’avvento della quota 100 e ora di quota 102 .
Queste le considerazioni della professoressa Paola Bozzao che durante l’incontro ha rilevato, ancora una volta, la necessità di superare le logiche dell’emergenza e intervenire con soluzioni strutturali o comunque a lungo termine per non incorrere in ulteriori spaccature tra categorie, soprattutto per coloro che si sono affacciati nel mondo del lavoro dopo il ’96 sottoposti al sistema di calcolo contributivo.
Si suggerisce un sistema uniforme per tutti, a prescindere dall’inizio dell’attività lavorativa, con l’introduzione dell’opzione al sistema di calcolo contributivo per i lavoratori «misti» e un assestamento per i contributivi puri rivedendo la soglia di accesso che, attualmente, appare eccessivamente iniqua – 2,8 dell’assegno sociale – «che premia in maniera irragionevole i lavoratori più ricchi il cui montante individuale è in grado di soddisfare la maturazione di quell’importo».

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Notizie Cese: The Roadmap on #Security and #Defence technologies has just been adopted by 5⃣0⃣ votes at the CCMI Plenary.

The Roadmap on #Security and #Defence technologies has just been adopted by  votes at the CCMI Plenary! Congratulations to the Rapporteurs, Mr @MaurizioMensi  and Mr  @JanPieASD  , and the Experts for the excellent work! Check our opinion: europa.eu/!wpvH9k

 

 

Al Caos di Terni presentato “Contagion”, progetto di nuova frontiera dell’arte contemporanea

Presentazione progetto "Contagion" al CAOS di Terni
Il Messaggero Umbria – di Daniele Sorvillo
Lunedì 20 Giugno 2022

Quali sono le nuove frontiere dell’arte contemporanea? La transizione digitale, rivoluzione in atto da anni ma che la pandemia da covid-19 ha enormemente accelerato, in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030, impone l’affermazione di nuovi linguaggi, nuovi codici, una nuova mentalità. Ma siamo in grado di gestire questa trasformazione senza perderne il controllo? Temi questi di strettissima attualità, che sono stati discussi a Terni, al Museo comunale CAOS, che ha ospitato la presentazione ufficiale del progetto Contagion e il lancio dell’App Contagion Hypercasual Multiplayer Experience (dopo l’anteprima dello scorso 31 maggio alla Casa del Cinema di Roma), ideata e realizzata da Criticaldrop Entertainment.

La Sala dell’Orologio del museo ternano, sempre attento nel cogliere le nuove tendenze artistiche in atto, è diventato così il luogo scelto per un confronto aperto tra esperti e addetti ai lavori nel campo dell’arte contemporanea e della gamification, ovvero l’utilizzo di elementi presi dai giochi e delle tecniche di game design in contesti non ludici (in questo caso la produzione di opere d’arte). In particolare, oggetto del dibattito è stato la nuova frontiera degli NFT, i non-fungible token: si tratta di certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale, come per esempio un’immagine, un video o una canzone.

Alla presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale e con la partecipazione attiva di Pasquale Fameli, responsabile scientifico del Caos, il Museo ternano ha svolto la funzione di raccontare, in particolare, i dettagli del progetto di Fabrizio Borelli, ArtMaker, fotografo e regista: a partire alle serie metafotografiche Contagion2013 (15 tavole) e Contagion2021 (15 tavole) dell’artista è infatti nata l’app Contagion Hypercasual Multiplayer Experience e Contagion NFT, una collezione di oggetti digitali, opera dello stesso autore.

«Ciò che presentiamo è un contagio intellettuale, tra arte e tecnologia – ha affermato Fameli – che ha come intento la generazione di nuove prospettive per l’arte contemporanea, circostanza che si porta con sé, inevitabilmente, un ridimensionamento del concetto stesso di autorialità».

L’evento di Terni è stata inoltre l’occasione per condividere l’app lanciata a Roma il 31 maggio (scaricabile direttamente al link https://dl-contagion.criticaldrop.com/app oppure su Apple Store, Google Play o altri store digitali): si tratta di un gioco digitale gratuito, senza tracciamento e senza pubblicità, che si configura come un esperimento sociale, che crea due profili possibili, quello di Resistant e quello di Vector. Scopo del gioco è quello di restare un “resistente” attraverso una connessione giornaliera ed evitare di trasformarsi in un “vettore” di contagio (dinamica dal vago sapore profetico, per una comunità ancora in preda a contagi e pandemia reali).

Come illustrato dal moderatore dell’evento, Marco Ancora, responsabile nazionale cultura CIU Unionquadri, Il CAOS di Terni è stato scelto come occasione per presentare a livello nazionale un esempio concreto del passaggio da un’opera analogica (la seria Contagion di Borrelli, appunto) al postcontemporaneo, mediante lo strumento della gamification, che applica dinamiche tecniche tipiche del gioco virtuale ad un’opera d’arte concreta, seppur essa stessa già contaminata dal linguaggio digitale. Un’esperienza, questa, che vuole configurarsi come opportunità per gli artisti e per l’intera industria culturale, offerta dalle nuove tecnologie.

In tal senso, la presentazione al Caos di Terni di Contagion, secondo quanto emerso, esprime la capacità che l’arte ha di osservare e interpretare la condizione umana come opportunità generatrice di nuovi significati, nel passaggio dall’opera analogica all’interattività e la socialità dell’applicazione digitale.

La presentazione ternana della versione demo di Contagion NFT è stata dunque la narrazione di una lunga ricerca poetica e di costruzione di storie, quella di Fabrizio Borelli, tappa di un percorso che culminerà con una mostra (11 – 19 novembre 2022), a cura di Maria Italia Zacheo al MLAC – Museo Laboratorio Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma.

“Per un modello europeo di crescita politica, economica e sociale” – DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE.

La pandemia ha accentuato gli squilibri sociali negli Stati membri dell’Unione Europea. Nel nostro Paese sono aumentate la povertà assoluta familiare (+7.7%) e quella individuale (9.4%), la disoccupazione dei giovani (26,8% a dicembre 2021) e quella delle donne (12,8%), il lavoro part-time (20.3%).
E’ quanto emerge dal documento di Osservazioni e Proposte dal titolo “Per un modello europeo di crescita politica, economica e sociale”, ratificato nell’ultima riunione dell’Assemblea del CNEL su proposta della III Commissione Politiche Ue e Cooperazione Internazionale del CNEL, coordinata dal consigliere Gian Paolo Gualaccini.
Il documento contiene 3 articolate proposte sostenute dalle parti sociali rappresentate al CNELriforma della governance europea; aumento delle risorse comunitarie a disposizione dei Paesi membri; implementazione delle politiche sociali dell’Unione condivise.
La prima illustra la necessità, aprendo una fase costituente, di una riforma della governance europea che superi l’attuale modello intergovernativo, tramite il passaggio dal voto all’unanimità a quello a maggioranza qualificata. A questo si affianca anche una revisione della governance economica: in particolare, si propone una riscrittura dei parametri previsti dal Patto di Stabilità, tra cui quelli della regola del debito e del computo degli investimenti pubblici, e l’introduzione dei Sustainable Development Goals (SDGs- Agenda ONU 2030) come nuovo modello di riferimento valutativo economico da affiancare al PIL. La seconda proposta riguarda la rimodulazione delle risorse comunitarie dell’UE, attraverso il loro aumento graduale al 3% del PIL e la creazione di un bilancio federale europeo autonomo, che possa consolidare una sovranità economica europea. Per una crescita politica dell’Unione, c’è poi la richiesta di maggiore coesione e coordinamento nella politica estera e di difesa comune al fine di ottenere una vera e propria autonomia europea decisionale e geopolitica.

“La maggiore urgenza è rappresentata, senza dubbio, dall’avvio di un progetto articolato di welfare europeo. È convinzione del CNEL, infatti, che il benessere economico abbia un legame indissolubile con il benessere sociale. Per il raggiungimento degli obiettivi prioritari e vincolanti della politica sociale europea, nonché per la definizione di specifiche procedure nell’ambito della governance sociale che afferiscono il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali – spiega Gualaccini – Il vertice sociale di Porto del 7-8 maggio 2021 ha definito, con il Piano d’azione per trasformare i principi del Pilastro in azioni, diritti e tutele reali in grado di migliorare la vita dei cittadini europei, 3 grandi traguardi che l’UE deve raggiungere entro il 2030: incremento, almeno al 78%, del tasso di occupazione della popolazione di età compresa fra i 20 ed i 64 anni, dopo che il trend del 72,4% è stato bruscamente interrotto dalla pandemia; aumento, dal 40% del 2018 al 60%, della garanzia in capo agli adulti di partecipare, ogni anno, ad attività formative; riduzione, di almeno 15 milioni di unità, del numero delle persone a rischio povertà ed esclusione sociale. Nel 2019 erano circa 91 milioni, di cui 17,9 giovani fino a 17 anni”.

 

Scarica il documento: OSP CNEL MODELLO EUROPEO_01062022

MARE NOSTRUM – OPEN CALL 2022

La Fondazione Ducci, da oltre vent’anni attiva nella promozione dell’arte contemporanea, è lieta di annunciare la pubblicazione del bando “Mare Nostrum: SeaCrossArt”. L’open call è rivolta ai giovani artisti under 35 cittadini dei paesi dell’ U.E. con l’obiettivo di assegnare cinque residenze d’artista che si svolgeranno a Fes, in Marocco. Il premio finale previsto per l’artista vincitore del bando è di 5000 euro.
L’iniziativa intende valorizzare due tratti distintivi: la creatività e la capacità di eccellenze artistiche di esprimersi anche al di fuori dei confini nazionali. A tal fine il bando vuole coniugare le molteplici influenze reciproche avvenute tra la civiltà orientale e quella occidentale.
Tutti gli artisti che vorranno aderire dovranno inviare la propria candidatura corredata dai documenti presenti nel bando entro il 30 giugno 2022.
Sperando nella Vostra attiva collaborazione,
Ufficio Arte Fondazione Ducci
  
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Responsabile Ufficio Arte e Musica 

Fondazione Ducci

E-mail: art@fondazioneducci.org
Palazzo Cisterna, Via Giulia 163, 00186 Roma

Sede operativa Viale Regina Margherita 15, 00198 Roma

www.fondazioneducci.org

Presentazione Progetto “Help Ludopatia”

Partecipazione progetto Avv. Laura Aramini CIU – Unionquadri.

15 giugno 2022 – Partecipazione CIU Unionquadri al Tavolo interistituzionale per l’Apprendimento Permanente “Piano Nazionale di Implementazione” della Raccomandazione VET e della Dichiarazione di Osnabruck.

15 giugno 2022

Partecipazione di CIU Unionquadri al Tavolo interistituzionale per l’Apprendimento Permanente “Piano Nazionale di Implementazione” della Raccomandazione VET e della Dichiarazione di Osnabruck.

Presidenza Consiglio dei Ministri – Servizio: Ambiente, Territorio, Istruzione e Ricerca.