5G E INDUSTRIA 4.0 VERSO LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE – AGENDA DIGITALE.

Il Segretario Regionale CIU Lazio e Presidente Commissione Telecomunicazioni Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Ing. Giovanni Gasbarrone, aprirà i lavori del Seminario con una relazione sul tema 5G per i mercati verticali: Industry 4.0, presso  l’Ordine Ingegneri di Roma il 26 giugno p.v.

Programma evento

 

L’impatto del 5G nella fabbrica intelligente porterà cambiamenti organizzativi e quindi evoluzioni sui contratti di lavoro e sulle relazioni industriali. In uno scenario caratterizzato, grazie al dominio della tecnologia, da una maggiore collaborazione e presenza di alte professionalità, gli ingegneri, che governano questa evoluzione della Digital Transformation nella Smart Factory.

Il World Economic Forum nella sua ultima riunione a Gennaio 2019 ha illustrato la sua visione per la transizione verso il futuro del lavoro (Preparing for the Future of Work), illustrando un nuovo approccio, che poggia sul concetto di formazione continua e ridefinizione dei profili e delle capacità professionali.

Il tema “towards a reskilling revolution” non è nuovo nel panorama italiano delle associazioni professionali come quella degli Ordini degli Ingegneri in cui la formazione continua è al centro dei suoi seminari e corsi attraverso il rilascio dei CFP Crediti Formativi. Inoltre, a livello sociale ed economico il tema della formazione continua per i Quadri, Ricercatori ed alte professionalità è stata portata avanti da tempo dalla CIU Unionquadri (Unione delle Professioni intellettuali) nelle sedi istituzionali al CNEL e al CESE di Bruxelles di cui la CIU fa parte.

 

Riferimenti:

https://www.ording.roma.it/formazione/evento-formazione?IdEvento=1120

https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/5g-e-industria-4-0-ecco-il-ruolo-delle-telco-per-la-quarta-rivoluzione-industriale/

III CONGRESSO NAZIONALE CIU.

Si è svolto a Roma il 14 giugno u.s. il III Congresso Nazionale della Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali – CIU dedicato ai Quadri ed alle elevate professionalità nell’orizzonte dell’Europa.

Il Congresso ha dato ampio spazio al dibattito politico sindacale anche con gli interventi dei delegati, venuti dall’Italia e dall’Estero, e degli invitati dai quali è emersa la volontà di proseguire nella collaborazione con la Confederazione CIU.

Sono stati affrontati i temi più importanti che riguardano le categorie rappresentate dalla CIU, quadri, libere professioni e piccole medie imprese.

Tra gli argomenti discussi anche la proposta della riforma della Legge 190/85 che tutela la categoria dei quadri anche alla luce delle grandi trasformazioni e dei cambiamenti verificatosi nel mondo del lavoro.

Al termine della giornata di lavoro l’Assemblea Nazionale ha nominato Presidente Nazionale CIU la Dott.ssa Gabriella Ancora Rossitto.

AL CNEL LA PRESENTAZIONE DEL MANIFESTO “UNIRE L’EUROPA PER CAMBIARLA” – CIU TRA I PRIMI FIRMATARI

Si è svolta il 20 maggio scorso presso la Sala Parlamentino del CNEL la presentazione del manifesto per il futuro dell’Europa approvato nei giorni addietro dall’Assemblea del CNEL.

CIU ha contribuito in modo concreto e determinante alla stesura del documento, riversandovi interamente la sua lunga esperienza in ambito comunitario, ed è stata tra i primi firmatari.

Il manifesto, dal titolo significativo “Unire l’Europa per cambiarla”, vuole essere uno stimolo a partecipare informati alle prossime elezioni europee e contiene le numerose proposte pervenute dai contributi e dal dibattito di tutte le forze sociali e produttive rappresentate nel CNEL, mirate a stimolare il rafforzamento dell’Unione Europea e a rilanciarne lo spirito fondativo attraverso un vasto rinnovamento in tutti quegli ambiti, interni e internazionali, nei quali l’Unione ha mostrato i suoi limiti di funzionamento e di coesione.

Il dibattito è stato introdotto dalla relazione del Presidente del CNEL Tiziano Treu mentre la presentazione del documento è stata tenuta dal V. Presidente del CNEL Elio Catania. Il Prof. Francesco Clementi dell’Università di Perugia si è soffermato sui tanti valori dell’Unione Europea ma anche sulle criticità strutturali del modello politico di governance adottato sinora dall’Unione, analizzandone le possibili soluzioni concretamente perseguibili.

Infine, è intervenuto il Presidente del CESE Luca Jahier, ospite d’onore della giornata, che ha riportato la visione completa dell’Unione Europea, delle sue problematiche ma anche dei suoi punti di forza, che provengono dal continuo e approfondito lavoro di consulenza obbligatoria espletata dal CESE, Comitato Economico e Sociale Europeo, nei confronti del Consiglio Europeo, della Commissione e del Parlamento per ogni direttiva o raccomandazione da assumere. Luca Jahier, in particolare dopo aver disaminato le criticità nelle quali anche ultimamente si è dibattuta l’Unione, ha voluto ricordare gli importanti risultati positivi conseguiti dalle Istituzioni Europee nell’interpretare i fabbisogni dei 500 milioni di cittadini che vivono nei 27/28 paesi che formano l’Unione. Primo tra tutti lo sforzo della Banca Centrale nell’evitare con efficacia il propagarsi della crisi economica facendo registrare da 36 mesi l’incremento continuo dell’economia europea che ha raggiunto i 240 milioni di occupati e il più basso tasso di disoccupazione dal dopoguerra. Ha ricordato ancora il significativo accordo commerciale con il Giappone che non ha pari in campo mondiale e potrà renderci leader in una globalizzazione assai competitiva. Ha parlato di Brexit, oramai chiaramente ad un epilogo triste per la più grande e più antica democrazia moderna, mentre i 27 paesi si sono stretti convintamente a ribadire le positività dell’Unione, isolando politicamente la posizione assunta dall’Inghilterra.

 

Infine, Luca Jahier ha disaminato le grandi sfide che attendono l’Europa per le determinanti variazioni che saranno portate dai cambiamenti epocali dei sistemi di informazione/automazione e dei sistemi energetici ed ecologici.  Tali variazioni dovranno essere affrontate e normate nel lavoro, nel welfare e nella vita quotidiana. L’economia della conoscenza e l’economia circolare, nella futura globalizzazione dovrà   affrontare anche il problema demografico e le grandi migrazioni dei popoli. L’Unione Europea, nel ritrovare la propria identità anche attraverso una partecipazione convinta dei suoi abitanti alle prossime elezioni, fornirà la risposta più adeguata per affrontare la vastità e profondità dei problemi dell’imminente futuro.

 

Manifesto Unire l’Europa per cambiarla.

1° MAGGIO: LA CIU ALLA FESTA DEL LAVORO AL QUIRINALE.

Si è svolta ieri nel Salone dei Corazzieri, a Palazzo del Quirinale, la cerimonia per la Festa del Lavoro alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA e dei nuovi Maestri del Lavoro del Lazio.

Per la CIU era presente il Presidente Nazionale della CIU, Ing. Tommaso di FAZIO, che ha condiviso le parole del Presidente della Repubblica il quale ha ribadito che la crescita del lavoro e la sua qualità devono restare temi centrali per ogni strategia di governo e che la festa del 1° maggio indica nel lavoro un fondamento di civiltà, condizione di autentica libertà personale, di autonomia delle persone nella costruzione del proprio destino.

Alla cerimonia erano presenti il Ministro del lavoro e della Politiche Sociali, Luigi di Maio che è intervenuto sui temi del lavoro e della sicurezza sul lavoro, il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Mara Carfagna, il Vicepresidente della Corte Costituzionale, Mario Rosario Morelli, il Senatore Questore del Senato, Laura Bottici, esponenti del Governo e del Parlamento, autorità civili, rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e di realtà territoriali e sociali.

LA NUOVA VIA DELLA SETA: IMPATTO SUGLI SCAMBI INTERNAZIONALI E OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA.

Venerdì 12 aprile 2019 il Centro Europa Ricerche – CER ha presentato presso al Sala del Parlamentino del CNEL il suo quarto rapporto 2018 che ha valutato con studi statistici e approfondite analisi previsionali le ricadute per l’Europa e per il nostro Paese dell’iniziativa “Belt & Road Initiative (B&RI)” , varata dal Presidente cinese Xi Jinping nel marzo 2013, per creare un ponte tra Cina ed Eurasia con una “cintura” (Belt) che corre per strade lungo la vecchia Via della Seta e una strada “marittima” (Road) che raggruppi tutti i porti cinesi con quelli Euroasiatici.

Alla riunione è stato portato l’indirizzo di saluto del CNEL dal Segretario Generale Paolo Peluffo e il rapporto è stato presentato per il CER dal Prof. Lelio Iapadre.

Il Rapporto ha messo in luce che l’iniziativa cinese, puntando a rafforzare lo sviluppo dei collegamenti infrastrutturali e marittimi tra i paesi localizzati dall’oceano Pacifico al mar Baltico, si propone di agire sugli aspetti cruciali nel determinare l’intensità del commercio internazionale. L’analisi econometrica presentata nel Rapporto mostra come la preferenza commerciale effettiva riscontrata tra i partecipanti alla “B&RI” sia positivamente correlata anche alla qualità della loro dotazione infrastrutturale, un miglioramento della quale può contribuire a ridurre il potenziale di mercato non sfruttato oppure a consolidare l’esistenza di una preferenza commerciale negli scambi bilaterali.

Nella discussione che ha fatto seguito alla presentazione, il Consigliere del CNEL Nereo Matteucci (Presidente CONFETRA) ha manifestato l’interesse delle “attività logistiche” a tale realizzazione pur evidenziando che la Cina vuol realizzare quanto prima la propria “Shipment Line”, mercato del trasporto dal quale è ancora fuori.

Per la CIU era presente il Prof. Francesco Maria Stilo.

LA CIU PARTECIPA AL CNEL AL CONVEGNO “L’EUROPA DEL FUTURO SECONDO GLI ITALIANI”.

La CIU ha partecipato al convegno, presso la Sala del Parlamentino del CNEL, su “L’Europa del futuro secondo gli italiani”, dove sono stati presentati i risultati della consultazione pubblica promossa dal CNEL sul futuro dell’Europa, lanciata il 21 gennaio e conclusasi il 21 marzo u.s. a cui hanno risposto 13.417 italiani. La consultazione ha visto il coinvolgimento anche delle parti sociali.

La raccolta e l’elaborazione dei risultati della consultazione restituiscono una visione di un’Europa che deve investire più sul benessere dei cittadini che sugli assetti istituzionali.

La presentazione dei risultati della consultazione pubblica ha visto la partecipazione al convegno del Presidente del CNEL, Tiziano Treu, che ha introdotto i lavori, dei due vicepresidenti del CNEL, Gianna Fracassi ed Elio Catania, del capo rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Beatrice Covassi e l’intervento dell’ex Presidente del Consiglio, Prof. Romano Prodi, con la Lectio Magistralis su “Problemi e prospettive sul futuro dell’Europa”.

“L’Europa delle nazioni non è l’Europa”, lo ha detto Romano Prodi nel suo intervento, spiegando che nessuno vuole abolire le nazioni, ma se uno dice l’Europa delle nazioni vuol dire che non c’è Europa, lo scopo dell’Unione Europea è quello di mettere insieme tutte le competenze necessarie per sopravvivere nel mondo, mantenendo per ogni Paese le proprie tradizioni, lingua e la propria storia.

Per la CIU erano presenti il Presidente Nazionale, Ing. Tommaso di Fazio e il Vicepresidente Vicario, Dott.ssa Gabriella Ancora.

“Un dato che rafforza l’operato del CNEL nel dibattito pubblico, sviluppando delle iniziative simili a quelle già proposte nella Comunità Europea, dal Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE di Bruxelles e dai Comitati Economici di altri Paesi membri, per raccogliere un parere e le aspettative sul futuro dell’Europa secondo i cittadini europei” questo il commento del Presidente Nazionale CIU, Ing. Tommaso di Fazio, che ha poi proseguito “Questi dati confermano che gli italiani hanno fiducia nell’Unione Europea e credono nel progetto dell’unione di tutti i cittadini Europei”.

 

 

Scarica i risultati della Consultazione

PRESENTATO AL CESE IL DOCUMENTO DI RIFLESSIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA “VERSO UN’EUROPA SOSTENIBILE ENTRO IL 2030”.

Nel corso della riunione della Commissione Consultiva per le trasformazioni industriali (CCMI) tenutasi al CESE lo scorso 26 marzo, è stato illustrato il documento di riflessione dal titolo “Verso un’Europa sostenibile entro il 2030”, presentato dal Primo Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans.

Il documento, recuperando i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazione Unite, sottoscritta da 193 Stati, tra cui l’Unione Europea e i suoi Stati Membri, intende ribadire l’impegno dell’Unione per la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile, a favore di società più inclusive fondate sulla democrazia e sullo Stato di diritto.

All’interno del documento – attraverso particolari metodologie di ricerca e archiviazione, utilizzando parametri e coefficienti utili alla classificazione statistica e di riepilogo – è stato riaffermato quanto l’integrazione e la stretta cooperazione dei popoli europei abbiano contribuito a creare livelli di ricchezza senza precedenti, standard sociali elevati e grandi opportunità per i cittadini, che hanno reso l’Unione Europea “uno dei luoghi migliori in cui vivere”.

Quanto è stato fatto non è però sufficiente. Occorre rinnovare l’impegno di migliorare il tenore di vita di tutti i cittadini europei, di meglio proteggere, difendere e dare forza ai cittadini, e di mettere le persone maggiormente al riparo da varie minacce, provenienti sia dal terrorismo che dai cambiamenti climatici.

I cittadini europei si trovano di fronte a sfide urgenti quali il degrado ambientale e i cambiamenti climatici, la transizione demografica, la migrazione, le disuguaglianze e la pressione sulle finanze pubbliche, ed è quindi fortemente rimandato all’Unione Europea il principio di essere al servizio dei cittadini europei (e non viceversa), per soddisfarne i bisogni e supportarli nella ricerca del lavoro e della stabilità.

Al dibattito ha preso parte per CIU il dott. Massimo Cumbo in sostituzione del Presidente CIU ing. Tommaso di Fazio, membro effettivo del CESE.

 

Il documento è disponibile al seguente link:

https://ec.europa.eu/commission/publications/reflection-paper-towards-sustainable-europe-2030_it