Corso di dattilografia online.

Il corso di dattilografia ha una durata stimata di 200 ore.

La durata è stimata perché non tutti gli utenti hanno bisogno di trascorrere lo stesso tempo a seguire le slides e ad esercitarsi. Dipende anche dal background del corsista.

Si compone di slides, verifiche di fine modulo e simulazione di fine corso.

L’attestato rilasciato vale un punto nella graduatoria personale ATA.

Viene valutato un punto per il profilo di assistente amministrativo in quanto lo stesso è rilasciato in collaborazione con l’ ente pubblico.

La piattaforma sarà attiva per circa 4 mesi.

Per seguire il corso va utilizzato Google Chrome, abilitando flash player dalle impostazioni del browser.

L’esame si svolge online, consiste in 30 domande a risposta multipla da rispondere in 60 minuti.

Il certificato sarà disponibile sin da subito nell’apposita area in piattaforma.

Lo sconto è Valido anche per i soci CIU.

Pensioni anticipate 2021, ultime al 7 dicembre: Damiano in esclusiva.

L’argomento riforma pensioni post quota 100 resta il più discusso sui social, i lavoratori stanno cercando di comprendere, seguendo da vicino anche gli esiti degli incontri tra Governo e sindacati, quali potrebbero essere le misure che sostituiranno, a naturale scadenza nel 2021, l’attuale misura vigente, affinché non torni in auge solo la riforma Fornero. Mai realmente abolita e dunque il famoso ‘scalone’ dei 5 anni, che porterebbe l’uscita per accedere alla pensione dagli attuali 62 anni ai 67. Le richieste delle varie categorie sono diverse: I precoci, dal canto loro, confidano nella quota 41 indipendentemente dall’età anagrafica, mentre le donne sperano nella proroga dell’opzione donna fino al 2023 e nel riconoscimento dei lavori di cura anche ai fini previdenziali, altri ancora confidano il sistema possa divenire maggiormente flessibile, ossia che venga concessa la possibilità di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, fissando un minimo contributivo più basso rispetto ai 38 anni della quota 100, con 62/63 anni d’etàLa quota 100 é stata certamente una possibilità per alcuni ma ha tagliato fuori molte categorie come le donne e quanti hanno avuto lavori discontinui che difficilmente raggiungeranno i 38 anni richiesti. Abbiamo deciso di confrontarci con l’Onorevole Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere amminitrazione Inail, per comprendere quali, a suo avviso, potrebbero essere le misure prioritarie da mettere in atto per dare vita ad una riforma pensioni maggiormente equa e flessibile.

Riforma pensioni 2021, l’intervista a Cesare Damiano

Pensionipertutti: Gentile Onorevole, la tematica della previdenza resta sembre al centro del dibattito pubblico, vi é grande fermento, sui social, tra i lavoratori che si domandano sempre più frequentemente cosa avverrà post quota 100. Sappiamo che nei giorni scorsi si é tenuto un interessante convegno dal titolo ‘La previdenza come strumento di prevenzione’, mai titolo poteva essere, a nostro avviso, più mirato. Dato che lo scopo della pensione dovrebbe proprio essere quello di permettere una vita dignitosa alle persone quando si ritirano dal lavoro. Può dirci a suo avviso, pensando ad una futura riforma pensioni, quali provvedimenti dovrebbero vedere la luce per primi, al fine di garantire, dato anche il contesto pandemico in atto, una maggiore flessibilità in uscita per le categorie più fragili, che più di tutte stanno accusando gli effetti del virus?

Cesare Damiano: Come ben sa l’ultima modifica al sistema pensionistico è stata quella che ha introdotto Quota 100 (almeno 62 anni di età e 38 di contributi). Si è trattato, però, di un intervento congiunturale di durata triennale, di una “finestra” pensionistica piuttosto che di una Quota. Questa misura scade come previsto il 31 dicembre 2021. L’età pensionabile non è mai stata modificata ed è ancora a 67 anni, fatta la debita eccezione per chi potrà applicare la normativa dei lavori usuranti e dell’APE sociale. Ci auguriamo che dal confronto tra Governo e sindacati emerga finalmente una proposta di flessibilità strutturale. Si tratta di partire, a nostro avviso, da chi svolge lavori usuranti, gravosi ed esposti (al rischio pandemie) e dai disoccupati, che rappresentano platee di lavoratori particolarmente fragili. La nostra proposta è quella di allargare la platea dell’APE sociale per garantire a questi lavoratori un’uscita flessibile a partire dai 63 anni, con un numero di anni di contributi compreso tra i 30 e i 36. Mentre per questa platea non si devono prevedere penalizzazioni, per tutti gli altri lavoratori si può immaginare una riduzione sulla quota retributiva del 2% per ogni anno di anticipo (proposta di legge 857 del 2013 di Damiano, Gnecchi, Baretta).

Pensioni anticipate 2021, cosa identifica un mestiere come ‘gravoso’?

Pensionipertutti: Tanti lavoratori ci hanno scritto, commentando l’avvio della Commissione istituzionale che avrà il compito di mettere il focus sulle mansioni gravose identificandone altre rispetto alle attuali, chiedendoci chi deciderà se un lavoro é più usurante di un altro e soprattutto con quali criteri una professione potrà essere inserita nell’elenco, mentre un’altra potrebbe restare nuovamente fuori? In tanti si domandano, ma dopo tanti anni, 40/41 ogni lavoro non diviene di per sé usurante? Che contributo potrebbe dare l’INAIL con il suo ufficio statistico?

Cesare DamianoEffettivamente le rimostranze hanno un certo fondamento, ed é per questo che i dati Inail potrebbero davvero essere molto indicativi in tal senso per non commettere errori. I dati avranno proprio il compito di individuare le mansioni più colpite dal Coronavirus con il maggior dettaglio possibile, con la relativa indicazione dell’età media per ciascuna figura professionale. Su questa base si può proporre al Governo e al Parlamento, insieme all’INPS, una misura di allargamento della platea dei fruitori dell’APE sociale che sia fondata su dati statistici oggettivi e che costituisca il fondamento di una riforma che faccia diventare strutturale il criterio della flessibilità. In questo modo si può consolidare un principio: quello di utilizzare la previdenza come strumento di prevenzione, favorendo l’uscita flessibile dal lavoro alle categorie più esposte.

Pensioni anticipate, quali misure all’interno di una riforma più generale?

Pensionipertutti: L’individuazione delle mansioni gravose é certamente un aspetto importante che potrebbe tutelare, come lei diceva, le categorie più esposte al coronavirus, ma a suo avviso quali misure potrebbero inserirsi all’interno di una riforma pensionistica più generale, che possa tenere in conto anche che il progressivo passaggio dal retributivo a contributivo potrebbe danneggiare non solo le categorie più deboli ma anche i giovani?

Cesare Damiano: Lei ha ragione ed ha centrato il punto, La misura di flessibilità si inscrive in effetti in una riforma più generale che, nel progressivo passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, preveda una pensione di garanzia per i giovani che contempli una continuità nella erogazione dei contributi previdenziali a fronte della discontinuità del lavoro, oltre ai noti problemi relativi a precoci, Opzione Donna e ultimi esodati.

Erica Venditti

https://www.pensionipertutti.it/ – 

Intervista a Tiziano Treu – «Per il Sud un’occasione epocale di rilancio» – «Sud, un’occasione storica modello Vietnam 60 anni fa poverissimo, ora all’avanguardia»

Convegno presieduto dal Prof. Maurizio Mensi – Ensuring the Resilience and Continuity of Critical Infrastructures and Services.

Convegno presieduto dal Prof. Maurizio Mensi

Executive Director, MENA-OECD – Governance Programme Training Centre of Caserta

Consigliere CIU al Comitato Economico e Sociale Europeo di Bruxelles

 

Dati Elaborati dal SWG per il CNEL.

Ministero della Salute – Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare.

CIU designata nel Comitato in qualità di parte sociale presente al CNEL, ha partecipato ai lavori con il suo rappresentante Avv. Laura Aramini in sostituzione del Dott. Francesco Riva, Consigliere CNEL.

Oggetto della convocazione è stato un importante parere del Comitato su “Valutazione del rischio da esposizione alle aflatossine derivante dal consumo di prodotti a base di mais e frutta essiccata con danno per la salute dei consumatori”.

Il parere elaborato vuole sollecitare maggiori controlli sulla filiera produttiva, inducendo i produttori a adottare maggiori controlli per migliorare la qualità dei prodotti e al contempo tutelare così i consumatori che ne fanno uso.

CIU condivide l’invito a seguire per questa sera l’evento organizzato dalla Commissione Europea per la giornata internazionale sulla violenza contro le donne.

Studiare a Oxford, l’università più antica del Regno Unito.

Un centro pieno di studenti da tutti i continenti. Preparazione di eccellenza tra antichità e avanguardia.

INSTAGRAMOxford

L’Università di Oxford è una delle migliori università inglesi e del mondo, insieme a Cambridge, ed è la più antica del Regno Unito. Gli studenti a Oxford provengono da tutto il mondo e portano con sé un’incredibile varietà di background e interessi.

Di seguito le informazioni sul percorso di selezione che dovrà affrontare chi sogna di laurearsi nell’università dove ha studiato Albert Einstein. Ogni anno Oxford riceve in media 20.000 candidature per circa 3.250 posti disponibili.

INSTAGRAMOxford

Presentare la domanda

La domanda andrà presentata attraverso la piattaforma UCAS (Universities and Colleges Admissions Service), che gestisce tutte le domande di ammissione ai corsi universitari inglesi, entro il 15 ottobre (ormai, dunque, per il prossimo anno ma segnatevi la data, soprattutto i maturandi).

La domanda si divide in varie sezioni:

– dati anagrafici;
– “education”, dove andranno indicati i titoli conseguiti e il voto (se si fa la domanda durante l’ultimo anno di liceo andrà riportata una previsione realistica del voto di maturità);
– “reference”, in cui si inserirà una lettera di presentazione scritta dal proprio professore di lingua inglese
– “Personal Statement”, sezione dove allegare una lettera di presentazione scritta dal candidato per presentare sé stesso, indicando le proprie abilità e motivazioni e raccontando anche i propri interessi extrascolastici.

INSTAGRAMOxford

Requisiti linguistici

Se il candidato non è in possesso di un diploma di maturità internazionale o non è iscritto a una scuola di lingua inglese, dovrà sostenere un test per dimostrare la padronanza della lingua, dal momento che dovrà confrontarsi con un ambiente accademico inglese.

Le certificazioni accettate sono: il test IELTS, con un punteggio minimo di 7, il TOEFL con 110, il CAE e il CPE, English Language GCSE, International Baccalaureate Standard Level in inglese e European Baccalaureate.

INSTAGRAMExeter College

Il processo di selezione

Le procedure di selezione possono variare a seconda dei candidati e a seconda del college, ogni corso fornisce sul sito l’elenco dei requisiti e la sezione “Timeline” del sito di Oxford ricorda le date di scadenza uguali per tutte le selezioni.

Alcuni corsi prevedono dei test scritti prima del processo di ammissione, mentre altri richiedono dei saggi redatti per dimostrare la propria abilità di scrittura.

I colloqui orali si svolgono nel mese di gennaio e sono tenuti dai professori dell’Università che spesso pongono domande non convenzionali. Quello che conta è come il candidato riesce a usare il proprio bagaglio di conoscenze, le domande inaspettate servono a capire il modo di ragionare del candidato.

Intercultura-Inps, vivere e studiare nel mondo. Dal 10 dicembre corsa per 1500 borse.

HUFFINGTON POST – NOTIZIE

La nuova possibilità riguarda i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione

HPHp

Dopo l’uscita del bando di concorso del programma ITACA DI INPS per soggiorni all’estero nell’anno scolastico 201-2022, Intercultura riapre le iscrizioni. La nuova possibilità riguarda i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione, a cui è sono rivolte le borse di studio ITACA, sia gli altri studenti interessati a partecipare a un programma all’estero Intercultura, senza richiedere una borsa di studio.

Il bando ITACA 2021/22 offre 1.500 borse di studio rivolte a figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (che, come spiegato da INPS sul suo sito, è autofinanziato esclusivamente con i contributi dei dipendenti e non utilizza fondi pubblici). I programmi di Intercultura sono conformi al bando ITACA e offrono in aggiunta un percorso di formazione su tematiche di educazione interculturale che consente agli studenti di ricevere la certificazione delle competenze acquisite e di ricavare benefici più ampi dall’esperienza all’estero.

IL LINK PER SCARICARE IL BANDO E ISCRIVERSI

Le iscrizioni al bando Itaca saranno aperte dal 10 dicembre 2020 all′11 gennaio 2021. Gli studenti interessati a partecipare a un programma all’estero di Intercultura attraverso una borsa di studio del programma Itaca di INPS possono trovare tutte le informazioni e il bando da scaricare alla pagina www.intercultura.it/itaca. Intercultura offre l’opportunità di vivere e studiare in 60 destinazioni di tutti e 5 i continenti, dal Nord America all’Europa, fino all’Asia (soprattutto la Cina), l’America Latina e anche l’Africa. Tra le novità di quest’anno spiccano l’anno scolastico in Grecia e il trimestre e l’anno scolastico nel Regno Unito. 5.000 volontari dell’Associazione seguono passo passo l’esperienza dei ragazzi e delle loro famiglie, aiutandoli a prepararsi all’esperienza e assistendoli durante il soggiorno all’estero e al rientro in Italia. (per individuare il Centro locale della propria area di residenza: www.intercultura.it/volontari/i-centri-locali/).

800 STUDENTI CON INTERCULTURA E ITACA NEGLI ULTIMI ANNI, 72 ATTUALMENTE ALL’ESTERO

Sono circa 800 gli studenti delle scuole superiori che negli ultimi anni hanno sfruttato l’opportunità delle borse di studio ITACA per partecipare a un programma di Intercultura e tra questi 72 di loro sono attualmente all’estero per un periodo di studio in prevalenza annuale in 19 Paesi diversi. Tra i Paesi più gettonati le destinazioni europee, anche a causa delle limitazioni che ci sono state quest’anno a causa della situazione sanitaria, con Irlanda, Olanda, Germania e Finlandia in testa.