Il Trattato di Maastricht ha compiuto 25 anni nel silenzio.

Il 7 febbraio 1992 dodici paesi membri dell’allora Comunità Economica Europea (CEE) hanno firmato a Maastricht una pagina di Storia con la S maiuscola.
Parliamo del Trattato di Maastricht entrato poi in vigore il 1º novembre 1993!
Ne dobbiamo parlare con forza perché l’Unione sta attraversando un momento particolarmente difficile, e perché i media non hanno dato alcun risalto alla ricorrenza.
Quindi ne parliamo noi, in questa sede, perché la CIU, con la sua ininterrotta ultraventennale partecipazione ai lavori del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), ha fornito, e continua a fornire tuttora, il suo contributo anche per la produzione di norme innovative per i suoi rappresentati.
Come, ad esempio, con un emendamento dell’allora Unionquadri, fatto inserire dal nostro Fondatore Corrado Rossitto nella direttiva del 2 luglio 2004 sull’orario di lavoro settimanale Europeo, si ottenne il superamento di una normativa nazionale addirittura risalente al 1923. Quello fu il primo riconoscimento della peculiarità dell’orario di lavoro dei quadri, rispetto ad altri lavoratori, che permise l’affidamento della sua negoziazione alle organizzazioni rappresentative della categoria.
Con il Trattato di Maastricht dalla sigla CEE si eliminò la parola “Economica”,  e la nascente Comunità Europea (CE) divenne il pilastro dell’Unione Europea (UE),  che nacque, successivamente, con il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007,  entrato in vigore il 1° dicembre 2009.
Nonostante i politici che hanno raccolto l’eredità dei padri fondatori (ora siamo alla vigilia del 70° anniversario del Trattato di Roma), non sempre abbiano rispettato integralmente lo spirito fondante, soprattutto omettendo sane politiche di integrazione normativa (ad es. su fisco, difesa, finanza),  sono comunque state fissate le regole politiche e i parametri economici necessari per l’ingresso degli Stati aderenti e per la loro permanenza.
Occorre ricordare che il presupposto fondamentale per la convivenza e per la crescita comune di un’organizzazione internazionale politica ed economica di carattere sovranazionale, (oggi la UE comprende 28 paesi), è quello della rinuncia di ogni paese membro ad una parte della propria sovranità, pur nella garanzia (che la UE conferisce), del mantenimento delle proprie prerogative di paese indipendente e democratico, dovendo però dimostrare anche di essere tale (caso Turchia?).
Da qui la necessità di regole comuni, che vengano rispettate da tutti i paesi che ne fanno parte mediante la necessaria, e giustamente imposta,  ratifica  delle stesse.
Il perseguimento di obiettivi comuni, però, richiede uno sforzo di tutti, non sempre verificato.
Questa importante ricorrenza deve soprattutto farci ricordare che i giovani Europei che hanno già compiuto i 25 anni, SONO NATI CITTADINI EUROPEI.
Essi hanno infatti acquisito tale qualifica dal 7 febbraio 1992.
Da quella data, con la cittadinanza di ogni paese membro UE, si acquista, automaticamente, anche la Cittadinanza Europea, qualifica che i cittadini del Regno Unito perderanno a Brexit ultimata.
I Cittadini Europei da allora usano un passaporto comune, con il nome del proprio Stato e il titolo “Unione Europea”.
La Cittadinanza Europea ci conferisce importanti diritti aggiuntivi che arricchiscono il patrimonio giuridico di ognuno di noi, ogni qual volta accediamo entro l’ordinamento di ognuno degli altri Stati membri UE.
E quindi, in base alle  disposizioni contenute nel TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), otteniamo i seguenti vantaggi/diritti:
A) – Entro l’ordinamento di altri Stati membri UE:
· Libertà di circolazione e di soggiorno (art. 21 TFUE).
· Diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni comunali nello Stato membro in cui si risiede, alla pari dei cittadini di tale Stato (art. 22 TFUE), e nelle elezioni europee.
· Assistenza sanitaria mediante la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM istituita dal 1° novembre 2004), che consente ai cittadini dei 28 Stati UE, oltre che Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, di accedere ai servizi sanitari pubblici dello stato ospitante (medici, farmacie, ospedali o cliniche), esattamente come per i residenti. In caso di cure mediche in uno stato in cui l’assistenza è a pagamento, si è verrà rimborsati.
· Dal prossimo 15 giugno 2017, con un anticipo di 18 mesi, verrà abolito il roaming. Allora, tra pochi mesi, quando si viaggerà, nei paesi membri UE, (quindi non nel Regno Unito), si userà il cellulare alla stessa tariffa del proprio Paese, senza doversi più preoccupare di disattivare la connessione per navigare in internet.
B) – Entro l’ordinamento internazionale:
· Tutela diplomatica/consolare in paesi extra-europei,  ove il proprio Stato non fosse rappresentato,  da parte dalle autorità di altri Stati membri invece presenti (art. 23 TFUE).
C) – Entro la sfera dell’ordinamento comunitario:
· Diritto di petizione al Parlamento europeo (art. 24 c. 2 TFUE).
· Diritto di rivolgersi al mediatore europeo (art. 24 c. 3 TFUE).
· Diritto di scrivere ad istituzioni ed organi comunitari in una delle lingue ufficiali della UE e di ricevere risposta nella stessa lingua (art. 24 c. 4 TFUE).
· La partecipazione, attraverso i propri rappresentanti, ai tavoli negoziali.
La completezza e i vantaggi di tali diritti aggiuntivi viene, in questa fase politica, messa particolarmente in risalto dall’impietoso confronto che faranno, a Brexit ultimata, i cittadini italiani che risiedono nel Regno Unito e soprattutto  gli studenti che lasciano l’Italia per frequentare le università britanniche:
· Essi dovranno ottenere un visto per ivi circolare.
· Gli studenti non avranno più, tra le altre agevolazioni economiche riservate ai cittadini Ue, il prestito statale da 9mila sterline annue (oltretutto restituibile gradualmente alla fine degli studi) che copre la retta universitaria.
· Gli italiani che vivranno in Gran Bretagna e non avranno acquisito la doppia cittadinanza, non potranno più usufruire dell’assistenza sanitaria gratuita garantita a tutti i cittadini dell’Unione.
· Essi saranno sottoposti ai controlli di frontiera (non essendo lì in vigore il trattato di Schengen), come i cittadini extracomunitari, senza precedenze, né file separate, durante le verifiche in entrata
Ma la qualità e l’effetto più rilevanti da ascrivere all’Unione Europea, aspetto mai da dimenticare, è quello della PACE.
Infatti è grazie all’Unione gli stati europei che viviamo in PACE da ben 72 anni, il periodo di pace più lungo della Storia.
Ma il contesto internazionale che stiamo vivendo invita, particolarmente in questi ultimi anni, a stare insieme, lavorare insieme, lottare insieme,  contro i disvalori dei populismi e contro la minaccia del terrorismo.
Questi concetti, che devono allontanare la preoccupazione dell’oblio, sintetizzano lo spirito europeo più di ogni qualsiasi discorso  economico,  pur rilevante.
Specialmente i più giovani, che non hanno visto guerre, potrebbero dare per scontato che gli stati europei stiano in Pace, che quei tristi momenti siano lontani.
Questo errore fu fatto negli anni ‘10 del secolo scorso, proprio mentre si viveva un lungo periodo di pace, proprio mentre le case regnanti, quasi tutte imparentate tra loro, sembrava avessero ogni strumento per comporre pacificamente le controversie.
Eppure si arrivò alla guerra con i suoi sedici milioni di morti. 
Certamente accadde anche a causa delle divisioni tra gli stati Europei, ma soprattutto accadde per i venti di guerra alimentati da molti degli intellettuali, da alcuni dei personaggi politici, ma non voluta da nessuno dei popoli!.
Non proviamo mai a ripetere quell’errore!

GIORNATA DELLA MEMORIA – Per non dimenticare!

Il 27 gennaio, si celebra il Giorno della Memoria, per ricordare il dramma della Shoah e la barbarie di tutti i genocidi perpetrati dal Nazismo.

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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

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Trofeo delle Università UNIONQUADRI.

DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016
CORRI al TIBURTINO
Trofeo delle Università UNIONQUADRI
PARTECIPANO gli STUDENTI UNIVERSITARI di ROMA
MENS SANA IN CORPORE SANO
Gara podistica su strada di km.10
Partenza via Mozart ore 9,30

Scarica l’invito.

BANDO PER UNA BORSA DI STUDIO.

La CIU – Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali e l’Istituto Italiano Quadri,  bandiscono un concorso per una borsa di studio di € 800 per la partecipazione a uno stage professionale per un laureato in materie economico-giuridiche.

La scadenza per la presentazione delle domande è 12 novembre 2015.

Istanza INPS per riconoscimento della perequazione integrale della prestazione pensionistica superiore a tre volte il minimo INPS per gli anni 2012 e 2013 in ottemperanza della sentenza Corte costituzionale n.70/2015.

Cari Iscritti, Cari Colleghi,
lo scorso 10 luglio si è riunito il comitato ristretto di esperti, composto dagli avv.ti Fabio Petracci di Trieste, Giancarlo Perone e Maria Teresa Spadafora di Roma, Clara Savani e Stefano Staderini di Genova, per definire la strategia che CIU intende seguire per tutelare i diritti dei pensionati, iscritti e non, che abbiano subito il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, poi dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale nella nota sentenza n. 70 del 2015.
In una prima fase amministrativa, il pensionato dovrà fare istanza all’INPS competente secondo il modello qui allegato, richiedendo la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori da 3  a 6 volte il minimo INPS.
Le istanze, compilate e firmate, dovranno essere inviate in originale, complete di copia del documento di identità e del codice fiscale,   agli avv.ti Clara Savani, (Studio avv. Gianemilio Genovesi, Via Nicolò Bacigalupo 4/21 – 16122 Genova)  e Stefano Staderini (via Fieschi 8/13 – 16121 Genova), per il deposito telematico delle istanze alle sedi INPS competenti.
Questa prima fase, che CIU intende offrire gratuitamente ai pensionati, iscritti e non, è considerata condizione di procedibilità per avviare il successivo eventuale ricorso in materia previdenziale ex art. 442 CPC.
L’istanza, indirizzata alla sede INPS dove l’interessato ha la residenza, si intenderà respinta qualora l’Ente non risponda entro 120 giorni dalla sua proposizione. Per l’eventuale successiva fase giudiziale si farà luogo ad una successiva comunicazione.
Sull’argomento, si segnala “Corte costituzionale, retribuzione e pensioni nella crisi. La sentenza 30 aprile 2015 n.70”, autori avv. Fabio Petracci  e avv. Gianluca Teat, Key Editore.  Il testo trae lo spunto proprio dalla sentenza citata per analizzare l’istituto della perequazione e le ragioni d’ordine costituzionale che sottendono allo stesso, anche attraverso una analisi ragionata della giurisprudenza. Seguono riflessioni e possibili prospettive future per gli operatori del diritto, anche alla luce della normativa nel frattempo intervenuta.

Per qualsiasi ulteriore informazione utile, è possibile rivolgersi alla Segreteria Nazionale CIU, via Antonio Gramsci, 34 – 00197 Roma, 06.3611683 – 06.3200427 – segreteria@ciuonline.it

Con i migliori saluti,
Tommaso di Fazio
Presidente Nazionale

 

La sentenza della Corte Costituzionale del 30 aprile 2015 sentenza n. 70, riconosce per gli anni 2012 – 2013 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici.

La sentenza della Corte Costituzionale  del 30 aprile 2015 sentenza n. 70, riconosce per gli anni 2012 – 2013  la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici.

Scarica la circolare INPS n. 125 in merito al Decreto Legge 21 maggio, n. 65 recante “Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR” – applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 70 del 10 marzo – 30 aprile 2015.

Allagato n. 1

Presentazione del Corso di Formazione in “European Project Manager”.

Comunicazione agli iscritti.
OGGETTO: Presentazione del Corso di Formazione in “European Project Manager”.
Corso Base: cod. 28121 (€ 450,00)
Corso Avanzato: cod. 28120 (€ 450,00)

 

L’Università “La Sapienza” di Roma, di comune intesa con CIU, ha pubblicato sulla propria  Offerta Didattica  due bandi per l’ammissione alla frequenza del CORSO BASE in EuroProgettazione (n.28121, che si terrà tra marzo e aprile 2015) e del CORSO AVANZATO (n. 28120, che si terrà tra la seconda metà di maggio e la prima metà di luglio 2015).
Si consiglia la partecipazione a tutti e due i CORSI, pur essendo possibile la fruizione di uno solo dei due.
Nella presente NOTA ESPLICATIVA si anticipa che CIU e SAPIENZA, coautori del Progetto, desiderano porre a disposizione dei discenti, siano essi lavoratori dipendenti che indipendenti, un compendio per quanto possibile esaustivo per la formazione di Operatori, dotati di particolari abilità e conoscenze professionali in materia di progettazione , sviluppo e gestione delle attività connesse con l’applicazione delle politiche finanziarie comunitarie. Al termine dei Corsi, gli iscritti svilupperanno qualità e capacità di coordinamento manageriale.
Per l’illustrazione dell’intero Progetto e delle Procedure di ammissione, si rinvia alla lettura del BANDO di ammissione stilato dalla Sapienza che è reperibile sul sito internet dell’Università all’indirizzo http://www.uniroma1.it/didattica/offerta-formativa/corsi-di-formazione-e-alta-formazione/corsi-di-formazione .
Premesso che Docenti e Programmi sono stati concordati tra Sapienza e CIU, i posti da assegnare sono un massimo di 26, di cui 13 riservati ad iscritti CIU.  Tutti gli aspiranti alla selezione, compresi gli iscritti CIU, dovranno rispettare le regole illustrate nei Bandi della Sapienza, ad iniziare dall’utilizzo del sistema INFOSTUD.
Gli iscritti CIU dovranno, inoltre, compilare oltre al modello di ammissione della Sapienza, anche il modello di richiesta di ammissione predisposto da CIU ed allegato alla presente nota, che andrà inviato al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@ciuonline.it   entro il 02/02/2015  e che servirà alla CIU per:
-avere conoscenza delle identità degli iscritti CIU interessati;
-attribuire ai più meritevoli un contributo, tra un minimo di 200  ed un massimo di 400 euro (non ripetibili per i due CORSI).
Il contributo verrà attribuito da una Commissione ad hoc nominata dalla CIU, non sarà ripetibile tra un Corso e l’altro e verrà materialmente consegnato dopo l’ammissione dell’interessato ad uno o tutti e due i Corsi, secondo le procedure indicate nel Bando per l’ammissione.
Per informazioni sulla didattica e sulla procedura di iscrizione è possibile contattare:

dott. Riccardo Ruta: segreteria@ciuonline.it
dott.ssa Sara Giambartino: segreteria@ciuonline.it
Recapiti telefonici:
06/3611683
06/3200427

Tommaso di Fazio
Vice Presidente Vicario CIU

Roma, 22/12/2014

RICHIESTA DI AMMISSIONE – European Project Manager