Il CESE ha eletto quale nuovo Presidente – il 34º nei suoi 65 anni di storia – l’austriaco Oliver Röpke.

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Il Presidente si impegna a far sì che il Comitato economico e sociale europeo funzioni come istituzione di riferimento per il dialogo democratico e apra le sue porte ai paesi candidati all’adesione all’UE.

Il CESE ha eletto quale nuovo Presidente – il 34º nei suoi 65 anni di storia – l’austriaco Oliver Röpke. Ex direttore dell’ufficio di Bruxelles della Confederazione austriaca dei sindacati (ÖGB) e fino a poco fa presidente del gruppo Lavoratori del CESE, Röpke guiderà per i prossimi due anni e mezzo l’organo dell’UE che rappresenta la società civile organizzata.

Lo affiancano alla guida del CESE il membro polacco Krzysztof Pater, in qualità di vicepresidente responsabile per il bilancio, e il membro rumeno Aurel Laurențiu Plosceanu, in qualità di vicepresidente responsabile della comunicazione. Con il rinnovo della presidenza del CESE a metà mandato, Röpke subentra alla sua connazionale Christa Schweng, che ha guidato il Comitato nella prima metà del mandato 2020-2025.

Difensore dei diritti dei lavoratori, il nuovo Presidente è determinato a consolidare il ruolo del CESE quale forum di dialogo tra un’ampia platea di attori e protagonista di primo piano nella definizione delle politiche dell’UE e nel recupero della fiducia dei cittadini nel progetto europeo.

“Nel corso del prossimo mandato rafforzerò il ruolo unico che il CESE svolge in quanto interfaccia tra i cittadini, la società civile e le istituzioni dell’UE, in modo che funzioni come vera e propria piattaforma per un dibattito onesto e inclusivo. Cureremo i contatti con i nostri partner dei Balcani occidentali e del vicinato orientale per promuovere una più stretta cooperazione e dialogheremo con i giovani per essere sicuri di costruire il futuro in cui essi vogliono vivere: un futuro inclusivo, prospero e democratico”, ha dichiarato il Presidente.

Per la sua presidenza, Röpke ha scelto il motto Difendere la democrazia, promuovere l’Europa. I quattro pilastri del suo programma politico incarnano la sua visione di un’Europa più sociale e più rappresentativa, un’Europa che tenda anche la mano ai paesi vicini per aiutarli a spianare la strada verso un futuro più stabile e pacifico. I pilastri consistono nel difendere la democrazia sia all’interno dell’UE che al di fuori, e nel promuovere l’Europa rafforzando la rappresentatività del CESE nonché migliorando la qualità dell’azione di sensibilizzazione del Comitato e la lungimiranza del suo lavoro.

Il programma contiene un elenco di azioni che il nuovo Presidente intende attuare nel corso del suo mandato, tra cui la nomina di membri onorari per l’allargamento provenienti dai paesi candidati all’adesione all’UE per coinvolgerli nei lavori consultivi quotidiani del Comitato e un robusto impegno del CESE nelle campagne e nelle attività volte ad accrescere la partecipazione degli elettori alle elezioni europee del 2024. Una particolare attenzione sarà dedicata anche al coinvolgimento dei cittadini, e soprattutto dei giovani, nell’Unione attraverso i panel di cittadini e altre forme di partecipazione. (ll)