SOSTEGNO AL REDDITO: RISCHIO ESCLUSIONE PER MOLTE IMPRESE ARTIGIANE. LE RISORSE DEL GOVERNO VANNO SVINCOLATE DALL’ISCRIZIONE AL FONDO DI SOLIDARIETA’ PER L’ARTIGIANATO.

«Una procedura in palese violazione con le disposizioni del decreto legge n.18 del 17/03/2020».

Dura presa di posizione della Confederazione Sindacale CIU – Unionquadri insieme a Unilavoro PMI, Confederazione AEPI (Associazione Europea dei Professionisti e delle Imprese) e Federdat, nei confronti dell’errata interpretazione di quanto stabilito con il provvedimento del Governo.

Nel mirino l’Fsba, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato. I firmatari si rivolgono direttamente al presidente dell’Inps Pasquale Tridico e, per conoscenza, al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo per una richiesta d’intervento.

Il Presidente CIU, Gabriella Ancora, spiega: “alle aziende è chiesto di sottoscrivere obbligatoriamente un accordo sindacale per accedere all’assegno covid-19 e tutto questo è in violazione con il decreto stesso; il Fondo dovrebbe essere un semplice canale per la distribuzione di questi aiuti economici.

Di fatto, un comunicato ufficiale del Fondo comunica che le Aziende artigiane dovranno invece versare fino a 36 mensilità arretrate, concedendo solo una rateizzazione di questi pagamenti, altrimenti le stesse non potranno accedere alle risorse per la cassa integrazione. Richiesta illegittima considerando che si tratta di soldi pubblici: l’assegno spetta a tutte le imprese artigiane e non solo quelle iscritte. Consideriamo oltretutto che in alcuni casi le mensilità potranno ammontare anche a qualche migliaia di euro; il pagamento di queste somme in questo momento annullerebbe il sostegno stesso”.

Da qui la richiesta all’INPS di un ulteriore chiarimento.

“Lavoratori allo stremo si sono rivolti a noi. Ribadiamo che non sono soldi del Fondo e pertanto una gestione che obblighi le aziende a iscriversi o versare contributi non è accettabile.

L’accesso deve essere allargato all’intera categoria, cuore economico di questo Paese, in caso contrario migliaia di realtà artigiane rischiano di dover rinunciare a questo strumento messo a disposizione dal Governo per la grave situazione di crisi legata all’emergenza Covid-19.

Aspettiamo un intervento istituzionale urgente”.