BREXIT: UN SEGNALE FORTE ALL’EUROPA PER DIVENIRE FORTE O SCOMPARIRE. CIU CONTRIBUISCE DETERMINATA PER UNA NUOVA COSTRUZIONE EUROPEA.

La CIU, rappresentata da oltre venti anni a Bruxelles nel CESE, Comitato Economico e Sociale Europeo, fondamentale istituzione consultiva della Commissione, del Consiglio e del Parlamento Europeo, crede nella ricostruzione della Unione Europea  che deve venire fuori dall’esito della consultazione inglese Brexit.
Il voto, come espressione della democraticità del popolo, dovrà essere rispettato dal Governo inglese. Il Governo dell’Unione Europea sarà necessariamente costretto a tenerne conto e ad avviare presto le trattative che, in un periodo breve-medio, escluderanno il Regno Unito dalla burocrazia di Bruxelles, dai tavoli negoziali, dai vantaggi dell’appartenenza al grande mercato europeo, dalla ripartizione dei fondi europei.
Questo condurrà a disegnare una nuova Unione che proverrà dall’avere affrontato con decisione i nodi di criticità che hanno portato allo scontento degli inglesi e che possono ancora innescare ulteriori altre richieste di separazione, con la conseguenza della inesorabile fine della costruzione ideale della casa europea.
Non sono più rimandabili i temi della crescita economica, non più a favore di pochissimi paesi membri, della regolamentazione delle immigrazioni e delle frontiere europee, della sicurezza interna integrata, della politica estera seriamente impegnata a riportare la pace nei paesi vicini per non importarne instabilità, della politica di concreti aiuti strutturali all’Africa dalla quale altrimenti sarà importata, in un futuro non lontano, ogni sua instabilità interna.
La CIU, in merito delle misure da adottare dall’Unione Europea per il suo rinnovamento, ha già fatto sentire la sua voce con fermezza nelle numerose riunioni plenarie o particolari  del CESE, e non smetterà di portare ogni suo sforzo e contributo per raggiungere la nuova costruzione della Unione Europea che si rende oggi non più rinviabile.

 

L’analisi della CIU sul voto degli inglesi e delle conseguenze è consultabile cliccando qui.