LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE DELL’AZIENDA: UNA PRIORITÀ PER LA CIU UNIONQUADRI.
La partecipazione dei lavoratori all’impresa: novità della legge di Bilancio 2025
L’art. 46 della nostra Costituzione prevede che: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
Ogni forma di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende si fonda sull’idea e sulla valorizzazione dell’interesse comune tra i lavoratori e l’imprenditore alla prosperità ed al buon andamento dell’impresa.
Nel tempo, nonostante il modello abbia trovato diffusione in diversi paesi europei, in Italia tuttavia vi sono stati forti resistenze alla diffusione delle forme partecipative e pertanto l’art. 46 della Carta Costituzionale deve considerarsi come una norma rimasta – ad oggi – sostanzialmente inapplicata.
Il tema è da sempre priorità per la CIU, che ha da sempre proposto, alla stregua del modello tedesco della “codeterminazione”, la realizzazione di un sistema di partecipazione dei lavoratori all’impresa con la necessaria attenzione per la categoria dei quadri e del contributo professionale e di conoscenze che detta categoria potrebbe apportare ad un simile modello anche nell’interesse degli altri lavoratori[1].
Con la legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) si registra finalmente un passo in avanti: il comma 457 dell’art. 1 prevede infatti l’istituzione del Fondo per il finanziamento, con una dotazione di 70 milioni di euro per il 2025 e 2 milioni di euro per il 2026.
Detto fondo è istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai fini dell’attuazione di disposizioni (anche di carattere fiscale) in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati di impresa.
Un altro aspetto da non sottovalutare sono gli effetti della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese in termini di bilanciamento vita lavoro. “L’introduzione di questa legge e questo fondo potrebbero finanziare ed agevolare percorsi virtuali in questo senso”.
In attesa di ulteriori sviluppi, si registra con particolare favore l’istituzione del Fondo della partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati di impresa, con l’auspicio che sia solo l’inizio di una nuova stagione di relazioni industriali che valorizzino il contributo derivante dalla partecipazione dei lavoratori – e nello specifico dei quadri – alla vita dell’impresa.
[1] https://www.ciuonline.it/news/la-partecipazione-dei-lavoratori-alla-gestione-dellazienda-secondo-il-modello-tedesco-una-priorita-per-la-ciu/