LE PROPOSTE CIU AL GOVERNO.

Il piano di riforme proposto dal Governo Renzi sul lavoro, sul welfare, sugli ammortizzatori sociali, sulle pensioni ecc, pone delle riflessioni sui cambiamenti che stanno avvenendo negli ultimi anni nel mercato del lavoro che si sta trasformando velocemente sia sul piano politico sia sul piano sindacale.
La CIU è convinta che, in questo particolare momento, per uscire dalla crisi, tutte le forze sociali si debbano impegnare attraverso riforme agili, immediate e condivise, anche tramite la defiscalizzazione del costo del lavoro per le imprese che assumono i giovani.
La CIU si è sempre distinta per l’impegno, per i contributi concreti nella battaglia a tutela e difesa della categoria dei quadri da noi rappresentata.
I nostri contributi, da sempre, sono quelli volti a promuovere un’occupazione stabile e di qualità, professionalmente garantita e tutelata, tramite l’innovazione, la ricerca – offrendo incentivi all’università che realizzano corsi di studio corrispondenti alle esigenze del mercato globalizzato – e la meritocrazia affidando cariche di ruolo e responsabilità attraverso criteri di merito e non di appartenenza di carattere lobbistico, familiare o di casta economica.
Per la CIU è necessario promuovere e rendere obbligatoria la formazione continua, il bilancio di carriera e la certificazione le quali permettano di valorizzare da un lato le competenze professionali in atto, dall’altro l’attuazione di percorsi di crescita. Riafferma la sua posizione sull’imprenditorialità dei giovani e sull’introdurre nelle aziende del nostro Paese il sistema tedesco della cogestione “Mitbestimmung” e, per essere in linea con il cambiamento, l’inserimento dei contratti per fasce di età e di genere.
La CIU sostiene fermamente una trasformazione del mercato del lavoro intensa che veda negli operatori della conoscenza i veri protagonisti di questo cambiamento.