Mostre del weekend, da fotografia a Futurismo.

Mostre del weekend, da fotografia a Futurismo

Agli Uffizi un trionfo di tessuti dell’Italia ebraica

Di Marzia Apice MERANO  – 26 giugno 201919:25

MERANO – L’anima di Picasso ritratta in foto da Quinn e Villers a Palazzo Merulana, ma anche i meravigliosi tessuti dell’Italia ebraica agli Uffizi, fino all’excursus sul percorso artistico del Guercino al Forte di Bard: ecco alcuni degli appuntamenti con l’arte più interessanti del fine settimana. MERANO (Bz) – Il Kunst Meran Merano Arte ospita dal 29 giugno al 22 settembre il collettivo Alterazioni Video (fondato a Milano nel 2004 da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri) nella mostra “Incompiuto: la nascita di uno stile”. Il percorso racconta l’indagine svolta dal collettivo nell’ultimo decennio per mappare oltre 750 opere pubbliche mai portate a termine con l’obiettivo di dimostrare quanto l’incompiuto sia diventato il più importante stile architettonico in Italia dal dopoguerra a oggi.
FIRENZE – Agli Uffizi dal 27 giugno al 28 ottobre arriva la mostra “Tutti i colori dell’Italia ebraica. Tessuti preziosi dal Tempio di Gerusalemme al prêt-à-porter”, un vero trionfo di stoffe nelle cui trame si intrecciano l’arte e la storia.
L’esposizione è articolata in otto sezioni, che partono dai tempi del sommo sacerdote Aronne, e arrivano fino alla moda del Novecento e dell’imprenditoria tessile moderna.
ROMA – Palazzo Merulana accoglie “Picasso e la fotografia. Gli anni della Maturità. Fotografie di Edward Quinn e André Villers, 1951-1973”, dal 26 giugno al 26 agosto. L’esposizione rappresenta un inedito racconto di vita dell’artista e dell’uomo Pablo Picasso attraverso oltre 90 immagini ripartite in 6 sezioni: ritratti fotografici inaspettati e singolari realizzati dai due fotografi divenuti amici, collaboratori e confidenti del pittore. Circa 80 fotografie, tra scatti privati e immagini d’archivio, accanto a locandine, documenti e carteggi inediti, installazioni audiovisive compongono il percorso di “Troisi poeta Massimo”, la mostra del Complesso dei Dioscuri in chiusura il 30 giugno. Il progetto espositivo, suddiviso in cinque ambienti, che snodano il percorso umano e artistico di Troisi in sequenza cronologica, è un omaggio a 25 anni dalla morte dell’attore, per ricordarne la figura di “mito mite”, un antieroe moderno e rivoluzionario. “Eros e sue ombre” è la personale di Francesca Cesaroni dal 27 giugno al 27 luglio alla Marisa Del Re Temporary Gallery nelle sale di Palazzo Venier. In mostra dodici sculture in bronzo – tranne una in resina e una in argilla cruda – che dialogano e si confrontano con fotografie di grande formato, in un gioco continuo tra materia, luci e ombre per mettere a nudo l’uomo e il suo io.
PERUGIA – Da Herbie Hancock a Keith Jarrett, da Chick Corea a Pat Metheny, da Cassandra Wilson a Sting, ritratti da uno dei maggiori fotografi di musica: è la mostra “Closed session by Jimmy Katz”, in programma dal 28 giugno al 1 settembre alla Galleria Nazionale dall’Umbria. La rassegna, che è parte del programma Jazz goes to the Museum, presenta al pubblico 105 immagini di Katz.
DOMODOSSOLA (VB) – E’ stata inaugurata il 22 giugno la mostra “Balla Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro”, allestita fino al 3 novembre ai Musei Civici di Palazzo San Francesco. Oltre 70 capolavori compongono il percorso che documenta l’evoluzione del rapporto tra uomo e natura, tra il centro e la periferia, tra tradizione e modernità, in un arco temporale che va dall’ultimo decennio dell’800 fino al 1960, dalla stagione prefuturista all’aeropittura, attraversando gli anni tra le due guerre mondiali.
BARD (Ao) – Ultimo weekend per visitare “Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento”, la mostra allestita fino al 30 giugno al Forte di Bard. Nel percorso, che celebra il protagonista della pittura del ‘600 emiliano Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, sono esposti 54 capolavori, riferibili a momenti diversi della carriera dell’artista, dal vivo colorismo della fase giovanile alla maggiore compostezza classica delle opere tarde.
PALERMO – Si chiude a Palazzetto Mirto “Family connection” di Adalberto Abbate: la mostra presenta servizi da tè, porcellane, immagini sacre, ricordi di viaggio e di guerra accumulati in una vita dai nonni dell’artista che si mescolano con le collezioni storiche del palazzo. Tra oggetti pregiati e altri kitsch, il risultato è la ricostruzione di un universo visivo, familiare e amico, da cui l’artista ha tratto ispirazione.(ANSA).
http://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/notizie/speciali/2019/06/26/mostre-da-fotografia-a-futurismo_63718992-6602-490e-a7c0-caf8e6310d61.html