SI È RIUNITA A ROMA LA GIUNTA ESECUTIVA CONFEDERALE CIU – CHIEDE AL GOVERNO LA REVISIONE SISTEMATICA DELLE DETASSAZIONI FISCALI ED INTERVENTI A FAVORE DEL LAVORO, DIPENDENTE E INDIPENDENTE, DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI.

La Giunta Esecutiva Confederale della CIU, riunita oggi a Roma, chiede al Governo risposte concrete, moderne ed efficaci a tutela del lavoro delle elevate professionalità svolte sia in forma dipendente (quadri e dirigenti)  che indipendente, in particolare – in questo caso – con misure a  sostegno dei giovani professionisti.
La CIU è da tempo impegnata nello studio di strumenti di tutela ed organizzazione efficaci a favore delle elevate professionalità, per venire incontro a tre conseguenze fondamentali dovute alla crisi economica: la diffusione della pratica del demansionamento, la precoce espulsione degli over 50 dal mercato del lavoro ed infine le numerose difficoltà dei giovani professionisti.
La CIU chiede, inoltre, una responsabile politica fiscale per il lavoro delle elevate professionalità attraverso una graduale riduzione della pressione fiscale sulle retribuzioni delle professionalità medio – alte, le cui percentuali di prelievo raggiungono talvolta il 50%. Per la compensazione del minor introito, la CIU indica la razionalizzazione delle detrazioni, deduzioni ed agevolazioni fiscali create in passato (253 miliardi di euro di gettito) in 720 forme come evidenziato dalla Commissione presso il Ministero delle Finanze di cui la CIU ha partecipato ai lavori con proprio rappresentante.
Ed infine bisogna ripristinare l’”indicizzazione ai prezzi” delle pensioni superiori a tre volte il minimo, in primo luogo perché è importante  legare all’economia reale e quindi alla crescite e alla decrescita del Paese i pensionati che rappresentano una grande fetta di popolazione nel nostro Paese, ed inoltre,poiché in questo modo si consentirebbe  l’aumento dei consumi.
 “Le categorie di lavoratori che rappresentiamo” ha concluso Rossitto “non possono permettersi di rimandare oltre la revisione sistematica della ‘questione lavoro’ che insieme alla riforma del fisco rappresentano il punto di partenza per il rilancio dell’economia e della modernizzazione del nostro Paese”.