https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/10/Programma-CNEL_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-10-06 16:24:072022-10-06 16:24:07CNEL 18 ottobre 2022 - IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO: Aspetti di sinergia tra la sanità militare e la sanità civile.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/10/programma-25-ottobre_001.png842596zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-10-06 15:59:162022-10-06 15:59:31Parlamento Europeo Ufficio in Italia - 25 ottobre 2022 - Sala della Bandiere - “La Migrazione: Cultura e Diritti Umani per una Europa Universale attraverso inclusione, crescita e sviluppo"
E’ disponibile on line sul sito del Ministero del lavoro la nuova area “Norme e contratti collettivi – Archivio CNEL”, volta a rendere disponibili e fruibili le principali disposizioni normative e contrattuali applicabili ai rapporti di lavoro privati in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. n. 104/2022, entrato in vigore il 13 agosto 2022.
Lo rende noto lo stesso Ministero con un comunicato inserito nel proprio sito istituzionale lo scorso 30 settembre.
Il lavoro trasparente
In attuazione, infatti, della Direttiva (UE) 2019/1152, relativa alle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili, il D.Lgs. n. 104/2022 ha introdotto l’obbligatorietà di una serie di informazioni da indicare al momento dell’assunzione, inerenti il rapporto di lavoro, le prescrizioni minime relative alle condizioni di lavoro, nonché una serie di ulteriori misure a tutela dei lavoratori, novellando così quanto disposto dal precedente D.Lgs. n. 152/97.
E’, infattil, “sparito” nella nuova normativa il riferimento alla possibilità di mero rinvio alle norme del contratto collettivo applicato.
Campo di applicazione
Rientrano nel campo di applicazione della nuova disciplina in materia di obblighi informativi gravanti sul datore di lavoro:
i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato e part time;
il contratto di lavoro in somministrazione;
il contratto di lavoro intermittente;
le collaborazioni coordinate e continuative;
i contratti di prestazione occasionale;
i rapporti di lavoro marittimo, agricolo, della pesca, domestico e con le pubbliche amministrazioni.
Restano esclusi i rapporti di lavoro:
caratterizzati da un tempo di lavoro predeterminato ed effettivo (requisiti che devono essere concorrenti) di durata pari o inferiore ad una media di tre ore a settimana riferiti a quattro settimane consecutive;
autonomo;
del personale dipendente di amministrazioni pubbliche in servizio all’estero;
del personale in regime di diritto pubblico, limitatamente ad alcune disposizioni (art. 1, comma 4).
Le informazioni obbligatorie
Ampliando le informazioni già previste dalla previgente disciplina, il nuovo decreto indica fra gli elementi da indicare obbligatoriamente:
l’indicazione delle generalità di eventuali co-datori di lavoro, di cui all’art. 30, comma 4-ter e 31, commi 3-bis e 3-ter, del D.Lgs. n. 276/2003;
in caso di lavoratori dipendenti da agenzia di somministrazione di lavoro, l’identità delle imprese utilizzatrici, non appena sia nota;
il diritto a ricevere la formazione erogata dal datore di lavoro, ove prevista;
il contratto collettivo nazionale e aziendale applicato, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto;
gli enti destinatari dei contributi previdenziali e qualunque forma di protezione in materia di sicurezza sociale fornita dal datore di lavoro stesso;
l’orario normale di lavoro e le eventuali condizioni per i cambiamenti di turno, se previsti;
la variabilità della programmazione del lavoro, l’ammontare minimo delle ore retribuite garantite e la retribuzione per il lavoro prestato in aggiunta alle stesse;
l’importo iniziale della retribuzione o comunque il compenso e i relativi elementi costitutivi, con l’indicazione del periodo e delle modalità di pagamento. Detta indicazione ovviamente non può comprendere gli elementi variabili quali, ad esempio, il premio di risultato o eventuali misure di welfare;
le ore e i giorni di riferimento in cui il lavoratore è tenuto a svolgere le prestazioni lavorative.
le ferie e gli altri congedi retribuiti (vale a dire quelli di maternità e paternità, congedo parentale, congedo straordinario per assistenza a persone disabili, congedo per cure per gli invalidi, congedo per le donne vittime di violenza di genere).
I medesimi obblighi informativi sono estesi ai committenti di collaborazioni coordinate e continuative, anche etero-organizzate, e ai contratti di prestazione occasionale, in quanto compatibili.
Detta “compatibilità” va, peraltro, accertata caso per caso, in relazione alla tipologia di prestazione effettivamente richiesta.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/07/cnel.jpg6001200zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-10-05 15:24:432022-10-05 15:24:43Nuova Area Archivio CCNL Sul Sito Del Ministero Del Lavoro.
Con il nuovo regolamento proposto dalla Commissione europea per incentivare gli Stati membri a rafforzarsi attraverso appalti comuni nel settore della Difesa, l’Ue intende stimolare lo sviluppo di un modello europeo di industria del settore, soprattutto ora che i Paesi europei hanno la necessità di rinnovare le scorte in conseguenza degli aiuti inviati all’Ucraina. Il punto di Maurizio Mensi, professore di Diritto dell’economia alla Scuola nazionale dell’amministrazione e membro del Comitato economico e sociale europeo
Rafforzare l’industria europea della Difesa incentivando appalti comuni fra Stati membri. È questo il principale obiettivo dell’European defence industry reinforcement through common procurement Act (Edirpa), il regolamento proposto dalla Commissione il 19 luglio, la cui adozione è prevista a fine anno e che il 21 settembre ha ottenuto il parere favorevole del Comitato economico e sociale. Il regolamento non introduce nuovi criteri di aggiudicazione né nuove regole per le procedure di gara, che continuano ad essere gestite a livello nazionale ai sensi della normativa vigente (in primis la direttiva 2009/81), ma cerca di stimolare innovazione e cooperazione tramite progetti comuni e più intense sinergie civili-militari. Alle prese con la necessità di rinnovare le scorte in conseguenza della guerra in Ucraina, gli Stati membri avranno pertanto a disposizione un nuovo strumento, con una dotazione di cinquecento milioni di euro.
Uno strumento per ricostruire gli arsenali
In linea con gli obiettivi del fondo europeo per la difesa (Edf) per garantire alle Forze armate la sicurezza degli approvvigionamenti, quello istituito dal regolamento è uno strumento “a breve termine” (riguarda il periodo 2022-2024) che si aggiunge alla task force per le acquisizioni congiunte volte a facilitare il coordinamento dell’assistenza militare all’Ucraina e precede la proposta di un Programma europeo per gli investimenti nel settore della difesa (Edip). Quest’ultimo in particolare aiuterà gli Stati membri a costituire consorzi (Edcc) per acquisire congiuntamente capacità di difesa da sviluppare in modo collaborativo beneficiando di un’esenzione Iva.
Le acquisizioni congiunte
Dopo la dichiarazione di Versailles dell’11 marzo 2022, con cui i capi di Stato e di governo dell’Ue si erano impegnati a rafforzare la difesa europea, la comunicazione congiunta della Commissione europea e dell’Alto rappresentante del 18 maggio aveva indicato la strada da seguire. Alla base, la convinzione che acquisti congiunti garantiscano un miglior rapporto qualità-prezzo e interoperabilità fra sistemi d’arma e materiali. Un più stretto raccordo operativo fra Stati membri, costretti dall’attuale congiuntura a ridefinire strategie e piani operativi, consente poi all’industria della difesa di far fronte al rapido incremento della domanda aumentando altresì l’interazione fra Forze armate:
Migliorare la base industriale europea
In prospettiva vi è l’esigenza di migliorare la base tecnologica e industriale della difesa Ue (Edtib) tramite efficienza ed economie di scala, in linea con le indicazioni della comunicazione della Commissione sulla “Tabella di marcia sulle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa” del 15 febbraio 2022. A tal fine servono catene di fornitura sicure e un più agevole accesso a tecnologie critiche come i semiconduttori. Come rilevato, il Comitato economico e sociale europeo, con il parere Ccmi/200 (di cui sono stato relatore) approvato in plenaria lo scorso 21 settembre, ha condiviso l’iniziativa della Commissione, particolarmente opportuna ora che la guerra è tornata in Europa e utile in caso di possibili future tensioni. Cerca di evitare fra l’altro che i crescenti investimenti a livello nazionale accentuino la frammentazione nel settore della difesa e intensifichino le dipendenze esterne. Tuttavia, poiché il rafforzamento delle capacità militari europee deve considerarsi uno sforzo a lungo termine, si ritiene che questo strumento debba essere adeguatamente potenziato. La sua attuale dotazione finanziaria risulta infatti insufficiente a orientare le decisioni degli Stati membri in materia di appalti.
Evitare protezionismi
Condivisibile poi l’indicazione che le forniture siano prodotte nell’Unione europea o nei Paesi associati e previste condizioni specifiche per le imprese sottoposte al controllo di paesi terzi. Tali condizioni, oltre ad essere nell’interesse dei contribuenti europei, sono necessarie per rafforzare le capacità industriali UE, in linea con l’obiettivo dell’autonomia strategica aperta. Tuttavia, dovranno essere applicate con cautela. Occorre infatti bilanciare la discrezionalità nella scelta del fornitore a livello nazionale con l’urgenza di acquisire le forniture oggetto di gara garantendo la loro interoperabilità con i materiali esistenti. Queste potranno essere pertanto fornite anche da società controllate da soggetti provenienti da Paesi alleati e/o Nato che forniscano adeguate garanzie di sicurezza.
Un modello europeo per l’industria della difesa
Più in generale, i settori di difesa, sicurezza e spazio costituiscono ormai elementi qualificanti e trainanti del sistema industriale europeo, da tempo oggetto di un’intensa azione regolamentare. Questo a partire dalla politica di sicurezza e di difesa comune (Pesdc) nel 1999, poi con la istituzione della cooperazione strutturata permanente (Pesco) nel 2017, l’avvio del Fondo europeo per la difesa (Fes) nel 2019 e la creazione della direzione generale dell’industria, dello spazio e della difesa (Dg Defis) della Commissione europea nel 2021. Al centro dell’attenzione di Bruxelles le comunicazioni satellitari, i droni, i prodotti a doppio uso, i semiconduttori, fino alle politiche di ricerca e innovazione. Già la strategia globale del 2016 aveva preconizzato un’industria della difesa europea sostenibile, innovativa e competitiva per ridurre le dipendenze strategiche, secondo gli obiettivi della Bussola strategica del marzo 2022. Il piano d’azione della Commissione del febbraio 2021 sulle interazioni tra l’industria civile, della difesa e dello spazio, ha peraltro ribadito la necessità di promuovere il reciproco arricchimento tra tecnologie civili e della difesa. Inoltre l’aggiornamento, nel maggio 2021, della nuova strategia industriale del 2020, “Costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell’Europa”, ha confermato che è la leadership tecnologica il principale motore di competitività e innovazione, soprattutto per le tecnologie critiche.
Innovazione civile e difesa sono infatti settori strettamente connessi e sempre più le applicazioni civili attingono dalla medesima base tecnologica, creando sinergie tra diversi settori di ricerca, vieppiù importanti in un contesto di confronto strategico e crescenti tensioni con Russia e Cina ed in tal senso essenziali per garantire sicurezza e libertà. È anche questo il “modello europeo” a cui fa riferimento la Dichiarazione sui diritti ed i principi digitali proposta il 26 gennaio 2022.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/formiche.jpg300700zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-30 15:33:222022-09-30 15:33:45Notizie CESE: Appalti comuni nella Difesa. Mensi legge la proposta Ue - Prof. Maurizio Mensi Consigliere CESE per CIU Unionquadri.
Bando di concorso per il riallestimento delle camere degli ospiti di Villa Medici
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici si associa al Mobilier national, con il sostegno e la guida della Fondazione Bettencourt Schueller, per promuovere la creazione contemporanea nel campo dell’artigianato e del design, attraverso un bando eccezionale per progetti volti a riallestire e arredare le camere degli ospiti dello storico edificio di Villa Medici.
Sostenuto anche dalla Fondazione Banque Populaire e dalla Maison Tréca, questo bando di concorso coinvolgerà designer, architetti e artisti contemporanei che lavoreranno in team con artigiani per mettere in luce il loro know-how e dare una nuova identità alle camere di Villa Medici.
Al termine di un periodo di candidatura di due mesi, i progetti saranno selezionati da una giuria composta da Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e curatore generale di Homo Faber Event, Hedwige Gronier, responsabile del mecenatismo culturale della Fondazione Bettencourt Schueller, Hervé Lemoine, presidente del Mobilier national, Christine Macel, direttrice del musée des Arts décoratifs, India Mahdavi, architetto, designer e scenografo, Isabelle de Ponfilly, presidente del consiglio di amministrazione dell’École nationale supérieure des Arts décoratifs, e presieduta da Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.
Al bando, che prevede il riallestimento di tre camere entro il 2023, seguiranno altri due bandi nei prossimi mesi per un totale di nove camere.
Si inserisce in un ambizioso progetto di riallestimento per il 2025, intitolato “Restituire l’incanto a Villa Medici”, basato su una partnership inedita con il Mobilier national, per far dialogare gli approcci del design, dell’architettura, dell’interior design, della tappezzeria e delle arti della tavola.
La più francese delle ville romane, sede dell’Accademia di Francia a Roma dal 1803, inizia infatti una metamorfosi che si inserisce in una storia segnata da grandi operazioni di riallestimento e decorazione realizzate dai direttori di Villa Medici, da Horace Vernet a Richard Peduzzi, passando per Ingres e Balthus.
La storia continua oggi con questo vasto progetto portato avanti da Sam Stourdzé, riannodando ildialogo tra patrimonio e contemporaneità e aprendo largamente l’Accademia sulle sfide del design e dei mestieri d’arte.
L’impegno della Fondazione Bettencourt Schueller a fianco di Villa Medici rientra nella volontà comune di promuovere la creazione contemporanea nel campo dell’artigianato artistico. Per questo motivo l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e la Fondazione Bettencourt Schueller lanciano quest’anno un programma di residenza dedicato all’artigianato. In questo contesto, due progetti artistici di artigianato saranno ospitati ogni anno in residenza a Villa Medici. I primi due residenti selezionati sono la tornitrice di metallo Mylinh Nguyen e il duo di designer Caterina e Marc Aurel.
Con lo stesso obiettivo, la Fondazione Bettencourt Schueller sostiene anche il programma pedagogico “Residenza Pro”di Villa Medici per rafforzare la sensibilizzazione ai mestieri d’arte. Questo programma educativo per gli studenti delle scuole superiori professionali e agricole delle regioni francesi, avviato nel 2021 dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, si propone di lavorare ogni anno su un’abilità collegata ai campi di eccellenza delle correnti professionali per esplorare tutte le espressioni tecniche, sociali, artigianali e artistiche. La prima edizione ha permesso di accogliere 300 alunni di 15 licei professionali della filiera del legno della regione Nuova Aquitania. Nel 2023, 600 studenti saranno accolti a Villa Medici provenienti dalle regioni Grand-Est e Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Spinti dall’ambizione comune di promuovere l’arte e il design, la Fondazione Bettencourt Schueller, il Mobilier National e l’Accademia di Francia a Roma, con la partecipazione della Fondazione Banque Populaire e di Tréca, uniscono le forze per fare di Villa Medici un luogo dove si perpetuano competenze eccezionali e si inventa il patrimonio di domani.
A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici:
Fondata nel 1666 da Louis XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione francese con sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari sul colle del Pincio, nel cuore di Roma.
Ente pubblico nazionale dipendente dal Ministero della Cultura, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge oggi tre missioni complementari: accogliere artisti e artiste, artigiani e artigiane, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare una programmazione culturale e artistica che integri tutti i campi delle arti e della creazione e che si rivolga a un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.
A proposito della Fondazione Bettencourt Schueller:
La Fondazione Bettencourt Schueller è una fondazione familiare, riconosciuta di pubblica utilità fin dalla sua creazione nel 1987, che si propone di “mettere le ali al talento” per contribuire al successo e all’influenza della Francia.
A tal fine, cerca, seleziona, sostiene, accompagna e promuove donne e uomini che oggi immaginano il mondo di domani, in tre campi che contribuiscono concretamente al bene comune: le scienze della vita, le arti e la solidarietà.
Con spirito filantropico, la fondazione agisce attraverso premi, donazioni, supporto personalizzato, comunicazione e iniziative co-costruite.
Dalla sua creazione, la fondazione ha assegnato 634 premi e sostenuto più di 1.000 progetti guidati da individui, team, associazioni e organizzazioni di talento.
La Fondazione è impegnata nel settore dei mestieri d’arte da oltre 20 anni. È uno dei primi attori a valorizzare la dimensione contemporanea di questi mestieri grazie al premio Liliane Bettencourt per l’Intelligenza della Mano®. Identifica queste competenze come un vantaggio di attrattiva internazionale che è necessario diffondere all’estero. Ha contribuito al riconoscimento dell’artigianato come pratica artistica ammissibile alle residenze internazionali. In questo contesto è mecenate di Villa Kujoyama dal 2014, di Villa Albertine dal 2021 e ora anche di Villa Medici.
A proposito del Mobilier national:
Il Mobilier National sostiene le arti e i mestieri fin dal XVII secolo e la sua missione è quella di garantire la conservazione e il restauro delle sue collezioni uniche, nonché di perpetuare e trasmettere il suo eccezionale know-how. L’istituzione non è solo un importante sito del patrimonio, ma anche un protagonista della creazione contemporanea e della promozione delle arti decorative francesi.
Il Mobilier national crea e restaura decine di migliaia di mobili e oggetti destinati all’arredamento e alla decorazione di edifici pubblici in Francia e all’estero. Più di trecentoquaranta donne e uomini lavorano quotidianamente per mantenere, mettere in pratica e promuovere l’eccellente know-how dell’istituzione, a Parigi e nelle regioni limitrofe.
Le fabbriche di Gobelins e Beauvais sono dedicate agli arazzi, la fabbrica di Savonnerie ai tappeti e i laboratori di Puy- en-Velay e Alençon ai merletti. L’Atelier de Recherche et de Création – l’ARC – promuove la creazione e il design contemporaneo in Francia.
A proposito della Fondazione Banque populaire:
Dal 1992, la Fondazione Banque Populaire è lo strumento di mecenatismo nazionale delle 14 Banche Popolari e dei loro soci. È impegnata nei settori della musica, della disabilità e, più recentemente, dell’artigianato artistico per aiutare persone di talento, inventive e tenaci ad avviare i loro progetti di vita.
È una delle più antiche fondazioni del settore finanziario ed è l’unica a sostenere gli individui fornendo loro mezzi finanziari ma anche il conforto di una rete di relazioni e un accompagnamento a lungo termine.
Attenta alla qualità dell’impegno profuso nei confronti dei suoi vincitori, la Fondazione ha cercato personalità di spicco in ogni campo per formare giurie di esperti. Ascolto, sostegno e fiducia sono il fondamento della Fondazione. In 30 anni, 943 progetti hanno beneficiato del suo sostegno.
A proposito di Tréca:
Marchio del Gruppo Adova, gruppo artigiano francese di biancheria da letto, la Maison Tréca incarna l’arte di dormire alla francese grazie all’eredità di maestri artigiani il cui savoir-faire unico si trasmette dal 1935.
Con creazioni ispirate ai più grandi palazzi e pensate da designer di fama internazionale (Quaglio Simonelli, Andreas Weber, Christian Lacroix…), Tréca invita a vivere un’esperienza di comfort su misura.
Tutte le collezioni sono realizzate con materiali naturali, rari e preziosi sublimati nei laboratori di Reichshoffen (Alsace) e Mer (Loir-et-Cher), garanzia di un sonno d’eccellenza.
Note
Il programma di residenza dedicato ai mestieri d’arte:
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici collabora con la Fondazione Bettencourt Schueller per avviare un programma inedito di residenza per professionisti che lavorano nel campo dell’artigianato artistico.
Villa Medici offre un programma di residenza annuale di un mese per 4 artigiani e/o designer che saranno vincitori del Premio Liliane Bettencourt per l’Intelligenza della Mano entro la fine del 2023.
Attraverso questo programma di residenza di ricerca, creazione e sperimentazione per persone che lavorano nel campo dell’arte e del design, Villa Medici desidera ampliare l’accesso alle sue residenze ad artigiani dell’arte e designer in un ambiente di lavoro che incoraggi l’emulazione tra le discipline artistiche.
I vincitori 2022 di questo programma di residenza sono Mylinh Nguyen, tornitrice di metallo, e il duo di designer Caterina e Marc Aurel.
Mylinh Nguyen:
Mylinh Nguyen ha conseguito un doppio diploma in artigianato, in scultura metallica presso la Scuola Nazionale Superiore di Arti Applicate e di Mestieri d’Arte Olivier de Serres e in tessile presso la Scuola Superiore di Arti Applicate Duperré. È stata formata da Fred Barnley ed è specializzata nella lavorazione del rame. Nel 2013 ha ricevuto il premio per l’Intelligenza della Mano dalla Fondazione Bettencourt Schueller, categoria talento d’eccezione, per la sua serie di sculture Meduse. Nel 2015 è stata residente a Kujoyama Villa in Giappone, dove ha trasformato la sua pratica coltivando nuove competenze legate alla modellazione. Nel 2017 è diventata Accademica per la Fondazione Hermès. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria 27 Concept.
A Roma, città di pietra per eccellenza, Mylinh Nguyen lavorerà sulle crepe. Dopo alcune fasi di deambulazione per individuare delle fessure in luoghi singolari della città, realizzerà dei calchi in materiali naturali per ricavarne dei lunghi quadri di gesso. In seguito cercherà di sviluppare dei mezzi per riparare, nobilitare e valorizzare queste fessure legate al passare del tempo, come un cenno al kintsugi, una tecnica giapponese di riparazione con lacca dorata che permette di sublimare le brecce della ceramica.
Marc Aurel, formatosi alla Scuola di Belle Arti e Architettura di Marsiglia, è entrato a Parigi dal 1989 al 1994 nello studio Wilmotte & Associés, dove è responsabile di progetti di design urbano. Parallelamente ad un’attività di professore di scuola d’arte, nel 1995 fonda lo studio Aurel Design Urbain, a Cassis, presente anche a Parigi dal 2018.
Caterina Aurel, formata alla Scuola di Architettura di Firenze e poi all’École Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi, lavora sulla città e sullo sviluppo degli spazi pubblici. Dopo una collaborazione con la SCET come urbanista (Gruppo Caisse des Dépôts) dal 1994 al 2002, entra nello Studio Aurel Design Urbain come associata. Nel 2021 si forma in ecologia urbana presso il Museo di Storia Naturale di Parigi.
Caterina & Marc Aurel hanno scelto di mettere la loro esperienza al servizio del maggior numero di persone possibile, avvicinandosi alla città attraverso l’innovazione dei materiali naturali in relazione alle competenze artigianali, al rapporto tra città e natura e alla valorizzazione di materiali riciclati. Nel 2014 hanno vinto il premio Dialogo della Fondazione Bettencourt Schueller per la loro collezione di mobili in ceramica progettata per i souk di Beirut. Nel 2015 e nel 2018, le sedute «Beirut e Onda» integrano le collezioni permanenti dei musei Adrien Dubouché di Limoges e di Sèvres.
Ricevi questa email perché ti sei registrato sul nostro sito o hai dato precedentemente un consenso alla ricezione delle nostre comunicazioni. Il tuo indirizzo di posta elettronica è utilizzato direttamente, e senza cessione a terzi, esclusivamente a questo scopo. La nostra attività si basa principalmente sulla divulgazione di notizie culturali che confidiamo rientrino nei tuoi personali interessi. Qualora volessi cancellarti, puoi scriverci una mail a info@elisabettacastiglioni.it o utilizzare il tasto di cancellazione qui sopra. Grazie!
Elisabetta Castiglioni, Press Office & Public Relations, www.elisabettacastiglioni.it
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/Vista-aerea-di-Villa-Medici-_-M3-Studio.jpg12781920zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-30 09:19:412022-09-30 09:19:41VILLA MEDICI: Bando di concorso per il riallestimento delle camere degli ospiti.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/bonus-150-euro_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-29 12:33:202022-09-29 12:33:20B O N U S € 150.00 DL 23 settembre 2022 n. 144 (decreto “Aiuti-ter”).
Il 23 settembre si è svolta a Roma l’assemblea nazionale di FenImprese che, condotta da Claudio Brachino e introdotta dall’inno d’Italia cantato da Annalisa Minetti accompagnata sul palco dal Presidente Mancuso e dal Direttore Esposito, si è strutturata in cinque talks.
Primo talk “Europa ed Italia quale futuro per le PMI”.
Sul palco il Presidente Luca Vincenzo Mancuso e l’Onorevole Fabio Massimo Castaldo – Movimento 5 Stelle (Vice Pres. Parlamento Europeo). Tanti i temi, on una reciproca promessa di collaborazione.
Secondo talk “Energia” presenti, Bruno Vettore noto manager e imprenditore nel settore immobiliare, l’Onorevole Francesca De Vito Consigliere Regionale- Fratelli d’Italia, Onorevole Marta Leonori – PD e Francesco Riva membro per la conferderazione del CNEL.
Durante l’assise Il Direttore Andrea Esposito, in qualità di Presidente dell’ente bilaterale Entebild che grazie alla sua Presidenza sta crescendo tanto, ha presentato il centro Studi FenImprese, struttura con attività scientifica autonoma e sistematica di indagine, analisi e ricerche su argomenti di carattere tecnico, economico e sociale il cui Presidente, Professor Antonello De Oto, ha annunciato il rinnovo di molti contratti nazionali del lavoro dell’associazione FenImprese quale parte datoriale.
Nel terzo talk “ECONOMIA E FUTURO” presenti il Presidente Mancuso, Marcel Vulpis Vice Presidente Lega Pro, che ha presentato la convezione tra la lega e FenImprese, e Alfonso Lovito Direttore generale università E-campus.
Il quarto talk “Ambiente” ha visto la presenza del Direttore Nazionale Andrea Esposito che ha dato spunti molto condivisi dalla platea, l’Onorevole Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia che ha elogiato il lavoro di FenImprese, Fabrizio Barulli partnership & business development Pmi Telepass e Patrizia Baratto referente Fondo Conoscenza.
L’ultimo talk “Pace” ha coinvolto particolarmente la platea grazie anche a Luigi Maccaro (Fondazione Exodus) che ha portato i saluti di Don Antonio Mazzi e gli interventi del regista e coreografo Luciano Cannito e dell’esponente CIU e responsabile della sezione cultura FenImprese dott. Marco Ancora Il finale dell’assemblea ha segnato momenti importantissimi, tra i quali la nascita all’interno di FenImprese di Aisa (Associazione Imprese Spettacolo e Audiovisivi) presieduta dal Maestro Luciano Cannito che avrà il compito di tutelare un mondo spesso poco rappresentato e trascurato ma che riveste grande importanza in termini economici e sociali.
Significative, inoltre, le premiazioni, consegnate dal Presidente, dal Direttore e dal Coordinatore Nazionale Simone Razionale, alla carriera di Vulpis, Vettore e Lovito, di tanti Dirigenti Nazionali e dei business partner. I saluti sono stati ultimati con una cena di gala presentata da Laura Magnani.
L’assemblea ha fornito molti spunti interessanti lanciati alla politica presente con l’auspicio di essere proposti al nuovo governo; il nostro Paese, infatti, possiede un patrimonio di democrazia ancora da valorizzare con numerosi i cambiamenti da compiere sul piano socio-culturale, del costume, e soprattutto dei ruolo politici e istituzionali, perché la potenzialità democratica e di qualità si traducano in forme vigorose e solide di crescita economica e in una mutazione di come politica e governi guardino ai fattori reali di crescita con scelte coraggiose che guardino al futuro e non al voto immediato. Gli italiani che dovranno anche loro modificarsi dovranno sempre tener fermo il timone perché siano solo partiti davvero democratici, nella loro vita interna e nelle loro scelte internazionali, a governare il Paese. Ma il compito delle imprese di qualsiasi dimensione e di chi le rappresenta è di non piegarsi mai alle ragioni di questa o quella coalizione, questo o quel partito. Ci dobbiamo battere come non mai per la crescita, per quanto accidentata, lunga e ardimentosa sia l’acquisizione di questa cultura economica da parte dei partiti e delle istituzioni italiane”.
Noi siamo le imprese italiane, noi siamo l’unico futuro, subito riforme per il faro energia, riforma del fisco, burocrazia, rimodulazione del reddito di cittadinanza.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/b1cbc8f5-fefc-487d-98fd-fc59d21e8c8b.jpg16001200zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-28 13:23:322022-09-28 13:28:41Assemblea Nazionale di Fenimprese: Mancuso: «Saremo sempre accanto alle imprese e ai territori”.
Con i due DPCM (09/02/2018 – 09/03/2022) che hanno normato il profilo professionale dell’Assistente di Studio Odontoiatrico ed il percorso di studi obbligatorio, sono arrivati anche i percorsi professionali erogati dalle scuole di formazione, accreditate o autorizzate dalle regioni di appartenenza.
Il percorso di formazione prevede 700 ore di corso: 300 ore di teoria e 400 ore tra tirocinio e laboratorio.
Il tirocinio previsto per la formazione ASO è di tipo “curricolare” e deve essere espletato dal discente obbligatoriamente.
Per potere accedere ai locali dello studio o ambulatorio odontoiatrico, il discente deve essere coperto da assicurazione INAIL contro i rischi previsti dal Documento di Valutazione dei Rischi redatto dall’azienda ospitante.
La scuola di formazione prepara un contratto che sottopone a chi si prenderà cura della formazione pratica del discente (soggetto ospitante). Su quel contratto deve essere evidenziato il fatto che il tirocinante NON PUO’ E NON DEVE ESSERE UTILIZZATO COME LAVORATORE, in base all’accordo Stato Regioni Repertorio n. 86/CSR del 25 maggio 2017, “Linee guida in materia di tirocini”.
Di fatto, il succitato accordo non lascia spazio all’interpretazione. Alle premesse, al punto B è infatti chiarito che:
“I tirocinanti non possono sostituire i lavoratori con contratto a termine nei periodi di picco delle attività e non possono essere utilizzati per sostituire il personale del soggetto ospitante nei periodi di malattia o ferie né per ricoprire ruoli necessari all’organizzazione dello stesso”.
Le linee guida specificano ancora che “[…] fatti salvi i licenziamenti per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali, non è possibile ospitare tirocinanti se il soggetto ospitante prevede nel PFI (Piano Formativo Individuale) attività equivalenti a quelle per cui lo stesso ha effettuato, nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti, licenziamento per giustificato motivo oggettivo, licenziamenti collettivi, nonché:
– Licenziamento per superamento del periodo di comporto,
– Licenziamento per mancato superamento del periodo di prova,
– Licenziamento per fine appalto,
– Risoluzione del periodo di apprendistato per volontà del datore di lavoro, al termine del periodo formativo […]”
Quindi tutto regolamentato. Non vi è possibilità di errore nell’ interpretazione.
E allora perché nella realtà i tirocini curricolari che riguardano gli ASO non risultano chiari a molti dei soggetti ospitanti?
Perché nella realtà alcune scuole dimenticano di fare riferimento all’accordo stato regioni di cui sopra o di chiarire che il tirocinante non può essere utilizzato come lavoratore a costo 0? O ancora, perché alcuni odontoiatri richiedono al sindacato tirocinanti perché “non è il momento giusto per assumere?”
Ci vorrebbe solo chiarezza. Chiarezza nel proporre i contratti di tirocinio ai soggetti ospitanti, chiarezza nell’esplicitare gli obblighi dei soggetti ospitanti nei confronti degli studenti che devono imparare, guardando, seguendo il proprio tutor e ripercorrendo insieme a lui le procedure e ordini di servizio.
Concludendo: smettete di utilizzare personale non adeguatamente formato, non pagato e non sufficientemente adeguato per svolgere mansioni di ASO al posto di ASO perché è illegale ed è punito con severe sanzioni. “[…] se il tirocinio è svolto in modo fraudolento, il soggetto ospitante è punito con l’ammenda di 50 euro per ogni tirocinante coinvolto, per ogni giorno di tirocinio, ferma restando la possibilità per il tirocinante di richiedere il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato con decorrenza dalla pronuncia giudiziale […]”.
I tirocini servono per fare in modo che gli studenti imparino il lavoro, non per generare nuove forme di schiavismo.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/8763365357_40893cbe9a_z.jpg400640zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-27 12:08:182022-09-27 12:08:18Poca spesa (o spesa nulla), tanta resa. A cura di Fulvia Magenga, Segretario Generale SIASO/CIU UNIONQUADRI.
: “Strategic resource and public good, secure and reliable spatial connectivity is essential for the technological autonomy of industry.” http://europa.eu/!9XtWQB
#EESCPlenary ha adottato il parere sul pacchetto #space al quale CCMI ha contribuito con il suo parere complementare.
: “Risorsa strategica e bene pubblico, una connettività spaziale sicura e affidabile è essenziale per l’autonomia tecnologica dell’industria“. http://europa.eu/!9XtWQB
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/download-1.jpg8001200zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-23 09:13:012022-09-26 12:26:41Notizie CESE: Sessione plenaria 21 – 22 settembre 2022 – Prof. Maurizio Mensi – CIU Unionquadri.
: gli appalti congiunti #defence impediranno agli investimenti nazionali di approfondire la frammentazione, limitare la cooperazione, aumentare le dipendenze esterne e ostacolare l’interoperabilità.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/09/FdL6HGWXoAA9hjE.jpg453679zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-09-22 16:36:022022-09-22 16:37:25Notizie CESE: Sessione plenaria 21 - 22 settembre 2022 - Prof. Maurizio Mensi – CIU Unionquadri.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito.
Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo.OkNoPrivacy policy
CNEL 18 ottobre 2022 – IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO: Aspetti di sinergia tra la sanità militare e la sanità civile.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaParlamento Europeo Ufficio in Italia – 25 ottobre 2022 – Sala della Bandiere – “La Migrazione: Cultura e Diritti Umani per una Europa Universale attraverso inclusione, crescita e sviluppo”
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaNuova Area Archivio CCNL Sul Sito Del Ministero Del Lavoro.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaE’ disponibile on line sul sito del Ministero del lavoro la nuova area “Norme e contratti collettivi – Archivio CNEL”, volta a rendere disponibili e fruibili le principali disposizioni normative e contrattuali applicabili ai rapporti di lavoro privati in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. n. 104/2022, entrato in vigore il 13 agosto 2022.
Lo rende noto lo stesso Ministero con un comunicato inserito nel proprio sito istituzionale lo scorso 30 settembre.
Il lavoro trasparente
In attuazione, infatti, della Direttiva (UE) 2019/1152, relativa alle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili, il D.Lgs. n. 104/2022 ha introdotto l’obbligatorietà di una serie di informazioni da indicare al momento dell’assunzione, inerenti il rapporto di lavoro, le prescrizioni minime relative alle condizioni di lavoro, nonché una serie di ulteriori misure a tutela dei lavoratori, novellando così quanto disposto dal precedente D.Lgs. n. 152/97.
E’, infattil, “sparito” nella nuova normativa il riferimento alla possibilità di mero rinvio alle norme del contratto collettivo applicato.
Campo di applicazione
Rientrano nel campo di applicazione della nuova disciplina in materia di obblighi informativi gravanti sul datore di lavoro:
i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato e part time;
il contratto di lavoro in somministrazione;
il contratto di lavoro intermittente;
le collaborazioni coordinate e continuative;
i contratti di prestazione occasionale;
i rapporti di lavoro marittimo, agricolo, della pesca, domestico e con le pubbliche amministrazioni.
Restano esclusi i rapporti di lavoro:
caratterizzati da un tempo di lavoro predeterminato ed effettivo (requisiti che devono essere concorrenti) di durata pari o inferiore ad una media di tre ore a settimana riferiti a quattro settimane consecutive;
autonomo;
del personale dipendente di amministrazioni pubbliche in servizio all’estero;
del personale in regime di diritto pubblico, limitatamente ad alcune disposizioni (art. 1, comma 4).
Le informazioni obbligatorie
Ampliando le informazioni già previste dalla previgente disciplina, il nuovo decreto indica fra gli elementi da indicare obbligatoriamente:
l’indicazione delle generalità di eventuali co-datori di lavoro, di cui all’art. 30, comma 4-ter e 31, commi 3-bis e 3-ter, del D.Lgs. n. 276/2003;
in caso di lavoratori dipendenti da agenzia di somministrazione di lavoro, l’identità delle imprese utilizzatrici, non appena sia nota;
il diritto a ricevere la formazione erogata dal datore di lavoro, ove prevista;
il contratto collettivo nazionale e aziendale applicato, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto;
gli enti destinatari dei contributi previdenziali e qualunque forma di protezione in materia di sicurezza sociale fornita dal datore di lavoro stesso;
l’orario normale di lavoro e le eventuali condizioni per i cambiamenti di turno, se previsti;
la variabilità della programmazione del lavoro, l’ammontare minimo delle ore retribuite garantite e la retribuzione per il lavoro prestato in aggiunta alle stesse;
l’importo iniziale della retribuzione o comunque il compenso e i relativi elementi costitutivi, con l’indicazione del periodo e delle modalità di pagamento. Detta indicazione ovviamente non può comprendere gli elementi variabili quali, ad esempio, il premio di risultato o eventuali misure di welfare;
le ore e i giorni di riferimento in cui il lavoratore è tenuto a svolgere le prestazioni lavorative.
le ferie e gli altri congedi retribuiti (vale a dire quelli di maternità e paternità, congedo parentale, congedo straordinario per assistenza a persone disabili, congedo per cure per gli invalidi, congedo per le donne vittime di violenza di genere).
I medesimi obblighi informativi sono estesi ai committenti di collaborazioni coordinate e continuative, anche etero-organizzate, e ai contratti di prestazione occasionale, in quanto compatibili.
Detta “compatibilità” va, peraltro, accertata caso per caso, in relazione alla tipologia di prestazione effettivamente richiesta.
Notizie CESE: Appalti comuni nella Difesa. Mensi legge la proposta Ue – Prof. Maurizio Mensi Consigliere CESE per CIU Unionquadri.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaDi Marco Battaglia –
Con il nuovo regolamento proposto dalla Commissione europea per incentivare gli Stati membri a rafforzarsi attraverso appalti comuni nel settore della Difesa, l’Ue intende stimolare lo sviluppo di un modello europeo di industria del settore, soprattutto ora che i Paesi europei hanno la necessità di rinnovare le scorte in conseguenza degli aiuti inviati all’Ucraina. Il punto di Maurizio Mensi, professore di Diritto dell’economia alla Scuola nazionale dell’amministrazione e membro del Comitato economico e sociale europeo
Rafforzare l’industria europea della Difesa incentivando appalti comuni fra Stati membri. È questo il principale obiettivo dell’European defence industry reinforcement through common procurement Act (Edirpa), il regolamento proposto dalla Commissione il 19 luglio, la cui adozione è prevista a fine anno e che il 21 settembre ha ottenuto il parere favorevole del Comitato economico e sociale. Il regolamento non introduce nuovi criteri di aggiudicazione né nuove regole per le procedure di gara, che continuano ad essere gestite a livello nazionale ai sensi della normativa vigente (in primis la direttiva 2009/81), ma cerca di stimolare innovazione e cooperazione tramite progetti comuni e più intense sinergie civili-militari. Alle prese con la necessità di rinnovare le scorte in conseguenza della guerra in Ucraina, gli Stati membri avranno pertanto a disposizione un nuovo strumento, con una dotazione di cinquecento milioni di euro.
Uno strumento per ricostruire gli arsenali
In linea con gli obiettivi del fondo europeo per la difesa (Edf) per garantire alle Forze armate la sicurezza degli approvvigionamenti, quello istituito dal regolamento è uno strumento “a breve termine” (riguarda il periodo 2022-2024) che si aggiunge alla task force per le acquisizioni congiunte volte a facilitare il coordinamento dell’assistenza militare all’Ucraina e precede la proposta di un Programma europeo per gli investimenti nel settore della difesa (Edip). Quest’ultimo in particolare aiuterà gli Stati membri a costituire consorzi (Edcc) per acquisire congiuntamente capacità di difesa da sviluppare in modo collaborativo beneficiando di un’esenzione Iva.
Le acquisizioni congiunte
Dopo la dichiarazione di Versailles dell’11 marzo 2022, con cui i capi di Stato e di governo dell’Ue si erano impegnati a rafforzare la difesa europea, la comunicazione congiunta della Commissione europea e dell’Alto rappresentante del 18 maggio aveva indicato la strada da seguire. Alla base, la convinzione che acquisti congiunti garantiscano un miglior rapporto qualità-prezzo e interoperabilità fra sistemi d’arma e materiali. Un più stretto raccordo operativo fra Stati membri, costretti dall’attuale congiuntura a ridefinire strategie e piani operativi, consente poi all’industria della difesa di far fronte al rapido incremento della domanda aumentando altresì l’interazione fra Forze armate:
Migliorare la base industriale europea
In prospettiva vi è l’esigenza di migliorare la base tecnologica e industriale della difesa Ue (Edtib) tramite efficienza ed economie di scala, in linea con le indicazioni della comunicazione della Commissione sulla “Tabella di marcia sulle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa” del 15 febbraio 2022. A tal fine servono catene di fornitura sicure e un più agevole accesso a tecnologie critiche come i semiconduttori. Come rilevato, il Comitato economico e sociale europeo, con il parere Ccmi/200 (di cui sono stato relatore) approvato in plenaria lo scorso 21 settembre, ha condiviso l’iniziativa della Commissione, particolarmente opportuna ora che la guerra è tornata in Europa e utile in caso di possibili future tensioni. Cerca di evitare fra l’altro che i crescenti investimenti a livello nazionale accentuino la frammentazione nel settore della difesa e intensifichino le dipendenze esterne. Tuttavia, poiché il rafforzamento delle capacità militari europee deve considerarsi uno sforzo a lungo termine, si ritiene che questo strumento debba essere adeguatamente potenziato. La sua attuale dotazione finanziaria risulta infatti insufficiente a orientare le decisioni degli Stati membri in materia di appalti.
Evitare protezionismi
Condivisibile poi l’indicazione che le forniture siano prodotte nell’Unione europea o nei Paesi associati e previste condizioni specifiche per le imprese sottoposte al controllo di paesi terzi. Tali condizioni, oltre ad essere nell’interesse dei contribuenti europei, sono necessarie per rafforzare le capacità industriali UE, in linea con l’obiettivo dell’autonomia strategica aperta. Tuttavia, dovranno essere applicate con cautela. Occorre infatti bilanciare la discrezionalità nella scelta del fornitore a livello nazionale con l’urgenza di acquisire le forniture oggetto di gara garantendo la loro interoperabilità con i materiali esistenti. Queste potranno essere pertanto fornite anche da società controllate da soggetti provenienti da Paesi alleati e/o Nato che forniscano adeguate garanzie di sicurezza.
Un modello europeo per l’industria della difesa
Più in generale, i settori di difesa, sicurezza e spazio costituiscono ormai elementi qualificanti e trainanti del sistema industriale europeo, da tempo oggetto di un’intensa azione regolamentare. Questo a partire dalla politica di sicurezza e di difesa comune (Pesdc) nel 1999, poi con la istituzione della cooperazione strutturata permanente (Pesco) nel 2017, l’avvio del Fondo europeo per la difesa (Fes) nel 2019 e la creazione della direzione generale dell’industria, dello spazio e della difesa (Dg Defis) della Commissione europea nel 2021. Al centro dell’attenzione di Bruxelles le comunicazioni satellitari, i droni, i prodotti a doppio uso, i semiconduttori, fino alle politiche di ricerca e innovazione. Già la strategia globale del 2016 aveva preconizzato un’industria della difesa europea sostenibile, innovativa e competitiva per ridurre le dipendenze strategiche, secondo gli obiettivi della Bussola strategica del marzo 2022. Il piano d’azione della Commissione del febbraio 2021 sulle interazioni tra l’industria civile, della difesa e dello spazio, ha peraltro ribadito la necessità di promuovere il reciproco arricchimento tra tecnologie civili e della difesa. Inoltre l’aggiornamento, nel maggio 2021, della nuova strategia industriale del 2020, “Costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell’Europa”, ha confermato che è la leadership tecnologica il principale motore di competitività e innovazione, soprattutto per le tecnologie critiche.
Innovazione civile e difesa sono infatti settori strettamente connessi e sempre più le applicazioni civili attingono dalla medesima base tecnologica, creando sinergie tra diversi settori di ricerca, vieppiù importanti in un contesto di confronto strategico e crescenti tensioni con Russia e Cina ed in tal senso essenziali per garantire sicurezza e libertà. È anche questo il “modello europeo” a cui fa riferimento la Dichiarazione sui diritti ed i principi digitali proposta il 26 gennaio 2022.
VILLA MEDICI: Bando di concorso per il riallestimento delle camere degli ospiti.
/in Bandi - Concorsi - Opportunità, Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaRestituire l’incanto a Villa Medici
Bando di concorso per il riallestimento
delle camere degli ospiti di Villa Medici
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici si associa al Mobilier national, con il sostegno e la guida della Fondazione Bettencourt Schueller, per promuovere la creazione contemporanea nel campo dell’artigianato e del design, attraverso un bando eccezionale per progetti volti a riallestire e arredare le camere degli ospiti dello storico edificio di Villa Medici.
Sostenuto anche dalla Fondazione Banque Populaire e dalla Maison Tréca, questo bando di concorso coinvolgerà designer, architetti e artisti contemporanei che lavoreranno in team con artigiani per mettere in luce il loro know-how e dare una nuova identità alle camere di Villa Medici.
Al termine di un periodo di candidatura di due mesi, i progetti saranno selezionati da una giuria composta da Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e curatore generale di Homo Faber Event, Hedwige Gronier, responsabile del mecenatismo culturale della Fondazione Bettencourt Schueller, Hervé Lemoine, presidente del Mobilier national, Christine Macel, direttrice del musée des Arts décoratifs, India Mahdavi, architetto, designer e scenografo, Isabelle de Ponfilly, presidente del consiglio di amministrazione dell’École nationale supérieure des Arts décoratifs, e presieduta da Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.
Al bando, che prevede il riallestimento di tre camere entro il 2023, seguiranno altri due bandi nei prossimi mesi per un totale di nove camere.
Si inserisce in un ambizioso progetto di riallestimento per il 2025, intitolato “Restituire l’incanto a Villa Medici”, basato su una partnership inedita con il Mobilier national, per far dialogare gli approcci del design, dell’architettura, dell’interior design, della tappezzeria e delle arti della tavola.
La più francese delle ville romane, sede dell’Accademia di Francia a Roma dal 1803, inizia infatti una metamorfosi che si inserisce in una storia segnata da grandi operazioni di riallestimento e decorazione realizzate dai direttori di Villa Medici, da Horace Vernet a Richard Peduzzi, passando per Ingres e Balthus.
La storia continua oggi con questo vasto progetto portato avanti da Sam Stourdzé, riannodando il dialogo tra patrimonio e contemporaneità e aprendo largamente l’Accademia sulle sfide del design e dei mestieri d’arte.
L’impegno della Fondazione Bettencourt Schueller a fianco di Villa Medici rientra nella volontà comune di promuovere la creazione contemporanea nel campo dell’artigianato artistico. Per questo motivo l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e la Fondazione Bettencourt Schueller lanciano quest’anno un programma di residenza dedicato all’artigianato. In questo contesto, due progetti artistici di artigianato saranno ospitati ogni anno in residenza a Villa Medici. I primi due residenti selezionati sono la tornitrice di metallo Mylinh Nguyen e il duo di designer Caterina e Marc Aurel.
Con lo stesso obiettivo, la Fondazione Bettencourt Schueller sostiene anche il programma pedagogico “Residenza Pro” di Villa Medici per rafforzare la sensibilizzazione ai mestieri d’arte. Questo programma educativo per gli studenti delle scuole superiori professionali e agricole delle regioni francesi, avviato nel 2021 dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, si propone di lavorare ogni anno su un’abilità collegata ai campi di eccellenza delle correnti professionali per esplorare tutte le espressioni tecniche, sociali, artigianali e artistiche. La prima edizione ha permesso di accogliere 300 alunni di 15 licei professionali della filiera del legno della regione Nuova Aquitania. Nel 2023, 600 studenti saranno accolti a Villa Medici provenienti dalle regioni Grand-Est e Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Spinti dall’ambizione comune di promuovere l’arte e il design, la Fondazione Bettencourt Schueller, il Mobilier National e l’Accademia di Francia a Roma, con la partecipazione della Fondazione Banque Populaire e di Tréca, uniscono le forze per fare di Villa Medici un luogo dove si perpetuano competenze eccezionali e si inventa il patrimonio di domani.
A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici:
Fondata nel 1666 da Louis XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione francese con sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari sul colle del Pincio, nel cuore di Roma.
Ente pubblico nazionale dipendente dal Ministero della Cultura, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge oggi tre missioni complementari: accogliere artisti e artiste, artigiani e artigiane, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare una programmazione culturale e artistica che integri tutti i campi delle arti e della creazione e che si rivolga a un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.
A proposito della Fondazione Bettencourt Schueller:
La Fondazione Bettencourt Schueller è una fondazione familiare, riconosciuta di pubblica utilità fin dalla sua creazione nel 1987, che si propone di “mettere le ali al talento” per contribuire al successo e all’influenza della Francia.
A tal fine, cerca, seleziona, sostiene, accompagna e promuove donne e uomini che oggi immaginano il mondo di domani, in tre campi che contribuiscono concretamente al bene comune: le scienze della vita, le arti e la solidarietà.
Con spirito filantropico, la fondazione agisce attraverso premi, donazioni, supporto personalizzato, comunicazione e iniziative co-costruite.
Dalla sua creazione, la fondazione ha assegnato 634 premi e sostenuto più di 1.000 progetti guidati da individui, team, associazioni e organizzazioni di talento.
La Fondazione è impegnata nel settore dei mestieri d’arte da oltre 20 anni. È uno dei primi attori a valorizzare la dimensione contemporanea di questi mestieri grazie al premio Liliane Bettencourt per l’Intelligenza della Mano®. Identifica queste competenze come un vantaggio di attrattiva internazionale che è necessario diffondere all’estero. Ha contribuito al riconoscimento dell’artigianato come pratica artistica ammissibile alle residenze internazionali. In questo contesto è mecenate di Villa Kujoyama dal 2014, di Villa Albertine dal 2021 e ora anche di Villa Medici.
A proposito del Mobilier national:
Il Mobilier National sostiene le arti e i mestieri fin dal XVII secolo e la sua missione è quella di garantire la conservazione e il restauro delle sue collezioni uniche, nonché di perpetuare e trasmettere il suo eccezionale know-how. L’istituzione non è solo un importante sito del patrimonio, ma anche un protagonista della creazione contemporanea e della promozione delle arti decorative francesi.
Il Mobilier national crea e restaura decine di migliaia di mobili e oggetti destinati all’arredamento e alla decorazione di edifici pubblici in Francia e all’estero. Più di trecentoquaranta donne e uomini lavorano quotidianamente per mantenere, mettere in pratica e promuovere l’eccellente know-how dell’istituzione, a Parigi e nelle regioni limitrofe.
Le fabbriche di Gobelins e Beauvais sono dedicate agli arazzi, la fabbrica di Savonnerie ai tappeti e i laboratori di Puy- en-Velay e Alençon ai merletti. L’Atelier de Recherche et de Création – l’ARC – promuove la creazione e il design contemporaneo in Francia.
A proposito della Fondazione Banque populaire:
Dal 1992, la Fondazione Banque Populaire è lo strumento di mecenatismo nazionale delle 14 Banche Popolari e dei loro soci. È impegnata nei settori della musica, della disabilità e, più recentemente, dell’artigianato artistico per aiutare persone di talento, inventive e tenaci ad avviare i loro progetti di vita.
È una delle più antiche fondazioni del settore finanziario ed è l’unica a sostenere gli individui fornendo loro mezzi finanziari ma anche il conforto di una rete di relazioni e un accompagnamento a lungo termine.
Attenta alla qualità dell’impegno profuso nei confronti dei suoi vincitori, la Fondazione ha cercato personalità di spicco in ogni campo per formare giurie di esperti. Ascolto, sostegno e fiducia sono il fondamento della Fondazione. In 30 anni, 943 progetti hanno beneficiato del suo sostegno.
A proposito di Tréca:
Marchio del Gruppo Adova, gruppo artigiano francese di biancheria da letto, la Maison Tréca incarna l’arte di dormire alla francese grazie all’eredità di maestri artigiani il cui savoir-faire unico si trasmette dal 1935.
Con creazioni ispirate ai più grandi palazzi e pensate da designer di fama internazionale (Quaglio Simonelli, Andreas Weber, Christian Lacroix…), Tréca invita a vivere un’esperienza di comfort su misura.
Tutte le collezioni sono realizzate con materiali naturali, rari e preziosi sublimati nei laboratori di Reichshoffen (Alsace) e Mer (Loir-et-Cher), garanzia di un sonno d’eccellenza.
Note
Il programma di residenza dedicato ai mestieri d’arte:
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici collabora con la Fondazione Bettencourt Schueller per avviare un programma inedito di residenza per professionisti che lavorano nel campo dell’artigianato artistico.
Villa Medici offre un programma di residenza annuale di un mese per 4 artigiani e/o designer che saranno vincitori del Premio Liliane Bettencourt per l’Intelligenza della Mano entro la fine del 2023.
Attraverso questo programma di residenza di ricerca, creazione e sperimentazione per persone che lavorano nel campo dell’arte e del design, Villa Medici desidera ampliare l’accesso alle sue residenze ad artigiani dell’arte e designer in un ambiente di lavoro che incoraggi l’emulazione tra le discipline artistiche.
➝ Scopri di più
I vincitori 2022 di questo programma di residenza sono Mylinh Nguyen, tornitrice di metallo, e il duo di designer Caterina e Marc Aurel.
Mylinh Nguyen:
Mylinh Nguyen ha conseguito un doppio diploma in artigianato, in scultura metallica presso la Scuola Nazionale Superiore di Arti Applicate e di Mestieri d’Arte Olivier de Serres e in tessile presso la Scuola Superiore di Arti Applicate Duperré. È stata formata da Fred Barnley ed è specializzata nella lavorazione del rame. Nel 2013 ha ricevuto il premio per l’Intelligenza della Mano dalla Fondazione Bettencourt Schueller, categoria talento d’eccezione, per la sua serie di sculture Meduse. Nel 2015 è stata residente a Kujoyama Villa in Giappone, dove ha trasformato la sua pratica coltivando nuove competenze legate alla modellazione. Nel 2017 è diventata Accademica per la Fondazione Hermès. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria 27 Concept.
A Roma, città di pietra per eccellenza, Mylinh Nguyen lavorerà sulle crepe. Dopo alcune fasi di deambulazione per individuare delle fessure in luoghi singolari della città, realizzerà dei calchi in materiali naturali per ricavarne dei lunghi quadri di gesso. In seguito cercherà di sviluppare dei mezzi per riparare, nobilitare e valorizzare queste fessure legate al passare del tempo, come un cenno al kintsugi, una tecnica giapponese di riparazione con lacca dorata che permette di sublimare le brecce della ceramica.
Scopri il suo profilo: Nguyen | Fondazione Bettencourt Schueller
Caterina e Marc Aurel:
Marc Aurel, formatosi alla Scuola di Belle Arti e Architettura di Marsiglia, è entrato a Parigi dal 1989 al 1994 nello studio Wilmotte & Associés, dove è responsabile di progetti di design urbano. Parallelamente ad un’attività di professore di scuola d’arte, nel 1995 fonda lo studio Aurel Design Urbain, a Cassis, presente anche a Parigi dal 2018.
Caterina Aurel, formata alla Scuola di Architettura di Firenze e poi all’École Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi, lavora sulla città e sullo sviluppo degli spazi pubblici. Dopo una collaborazione con la SCET come urbanista (Gruppo Caisse des Dépôts) dal 1994 al 2002, entra nello Studio Aurel Design Urbain come associata. Nel 2021 si forma in ecologia urbana presso il Museo di Storia Naturale di Parigi.
Caterina & Marc Aurel hanno scelto di mettere la loro esperienza al servizio del maggior numero di persone possibile, avvicinandosi alla città attraverso l’innovazione dei materiali naturali in relazione alle competenze artigianali, al rapporto tra città e natura e alla valorizzazione di materiali riciclati. Nel 2014 hanno vinto il premio Dialogo della Fondazione Bettencourt Schueller per la loro collezione di mobili in ceramica progettata per i souk di Beirut. Nel 2015 e nel 2018, le sedute «Beirut e Onda» integrano le collezioni permanenti dei musei Adrien Dubouché di Limoges e di Sèvres.
Scopri il loro profilo: Beirut | Fondazione Bettencourt Schueller
Accademia di Francia a Roma — Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti, 1 – Roma
Infoline: +39 06 67611
Sito web ufficiale: villamedici.it
Contatti stampa:
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici:
Ufficio stampa per l’Italia
Elisabetta Castiglioni
info@elisabettacastiglioni.it
T. +39 328 4112014
Ufficio stampa per la Francia e l’estero
Babel Communication, Isabelle Baragan
isabellebaragan@orange.fr
T. +33 06 71 65 32 36
Fondazione Bettencourt Schueller:
Agenzia Clai
fbs@clai2.com
Emilie de Chezelles
+ 33 7 77 26 24 60
Valentine Sauveur
+ 33 7 84 58 77 11
Mobilier national :
Anne Derrien
anne.derrien@culture.gouv.fr
+33 (0)1 44 08 52 86
Cell. +33 (0)6 70 25 79 32
Credits immagine: Vista aerea di Villa Medici © M3 Studio
Elisabetta Castiglioni, Press Office & Public Relations,
www.elisabettacastiglioni.it
B O N U S € 150.00 DL 23 settembre 2022 n. 144 (decreto “Aiuti-ter”).
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaAssemblea Nazionale di Fenimprese: Mancuso: «Saremo sempre accanto alle imprese e ai territori”.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairacrotoneok – https://www.crotoneok.it/assemblea-nazionale-di-fenimprese-mancuso-saremo-sempre-accanto-alle-imprese-e-ai-territori/
Il 23 settembre si è svolta a Roma l’assemblea nazionale di FenImprese che, condotta da Claudio Brachino e introdotta dall’inno d’Italia cantato da Annalisa Minetti accompagnata sul palco dal Presidente Mancuso e dal Direttore Esposito, si è strutturata in cinque talks.
Primo talk “Europa ed Italia quale futuro per le PMI”.
Sul palco il Presidente Luca Vincenzo Mancuso e l’Onorevole Fabio Massimo Castaldo – Movimento 5 Stelle (Vice Pres. Parlamento Europeo). Tanti i temi, on una reciproca promessa di collaborazione.
Secondo talk “Energia” presenti, Bruno Vettore noto manager e imprenditore nel settore immobiliare, l’Onorevole Francesca De Vito Consigliere Regionale- Fratelli d’Italia, Onorevole Marta Leonori – PD e Francesco Riva membro per la conferderazione del CNEL.
Durante l’assise Il Direttore Andrea Esposito, in qualità di Presidente dell’ente bilaterale Entebild che grazie alla sua Presidenza sta crescendo tanto, ha presentato il centro Studi FenImprese, struttura con attività scientifica autonoma e sistematica di indagine, analisi e ricerche su argomenti di carattere tecnico, economico e sociale il cui Presidente, Professor Antonello De Oto, ha annunciato il rinnovo di molti contratti nazionali del lavoro dell’associazione FenImprese quale parte datoriale.
Nel terzo talk “ECONOMIA E FUTURO” presenti il Presidente Mancuso, Marcel Vulpis Vice Presidente Lega Pro, che ha presentato la convezione tra la lega e FenImprese, e Alfonso Lovito Direttore generale università E-campus.
Il quarto talk “Ambiente” ha visto la presenza del Direttore Nazionale Andrea Esposito che ha dato spunti molto condivisi dalla platea, l’Onorevole Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia che ha elogiato il lavoro di FenImprese, Fabrizio Barulli partnership & business development Pmi Telepass e Patrizia Baratto referente Fondo Conoscenza.
L’ultimo talk “Pace” ha coinvolto particolarmente la platea grazie anche a Luigi Maccaro (Fondazione Exodus) che ha portato i saluti di Don Antonio Mazzi e gli interventi del regista e coreografo Luciano Cannito e dell’esponente CIU e responsabile della sezione cultura FenImprese dott. Marco Ancora Il finale dell’assemblea ha segnato momenti importantissimi, tra i quali la nascita all’interno di FenImprese di Aisa (Associazione Imprese Spettacolo e Audiovisivi) presieduta dal Maestro Luciano Cannito che avrà il compito di tutelare un mondo spesso poco rappresentato e trascurato ma che riveste grande importanza in termini economici e sociali.
Significative, inoltre, le premiazioni, consegnate dal Presidente, dal Direttore e dal Coordinatore Nazionale Simone Razionale, alla carriera di Vulpis, Vettore e Lovito, di tanti Dirigenti Nazionali e dei business partner. I saluti sono stati ultimati con una cena di gala presentata da Laura Magnani.
L’assemblea ha fornito molti spunti interessanti lanciati alla politica presente con l’auspicio di essere proposti al nuovo governo; il nostro Paese, infatti, possiede un patrimonio di democrazia ancora da valorizzare con numerosi i cambiamenti da compiere sul piano socio-culturale, del costume, e soprattutto dei ruolo politici e istituzionali, perché la potenzialità democratica e di qualità si traducano in forme vigorose e solide di crescita economica e in una mutazione di come politica e governi guardino ai fattori reali di crescita con scelte coraggiose che guardino al futuro e non al voto immediato. Gli italiani che dovranno anche loro modificarsi dovranno sempre tener fermo il timone perché siano solo partiti davvero democratici, nella loro vita interna e nelle loro scelte internazionali, a governare il Paese. Ma il compito delle imprese di qualsiasi dimensione e di chi le rappresenta è di non piegarsi mai alle ragioni di questa o quella coalizione, questo o quel partito. Ci dobbiamo battere come non mai per la crescita, per quanto accidentata, lunga e ardimentosa sia l’acquisizione di questa cultura economica da parte dei partiti e delle istituzioni italiane”.
Noi siamo le imprese italiane, noi siamo l’unico futuro, subito riforme per il faro energia, riforma del fisco, burocrazia, rimodulazione del reddito di cittadinanza.
Poca spesa (o spesa nulla), tanta resa. A cura di Fulvia Magenga, Segretario Generale SIASO/CIU UNIONQUADRI.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaCon i due DPCM (09/02/2018 – 09/03/2022) che hanno normato il profilo professionale dell’Assistente di Studio Odontoiatrico ed il percorso di studi obbligatorio, sono arrivati anche i percorsi professionali erogati dalle scuole di formazione, accreditate o autorizzate dalle regioni di appartenenza.
Il percorso di formazione prevede 700 ore di corso: 300 ore di teoria e 400 ore tra tirocinio e laboratorio.
Il tirocinio previsto per la formazione ASO è di tipo “curricolare” e deve essere espletato dal discente obbligatoriamente.
Per potere accedere ai locali dello studio o ambulatorio odontoiatrico, il discente deve essere coperto da assicurazione INAIL contro i rischi previsti dal Documento di Valutazione dei Rischi redatto dall’azienda ospitante.
La scuola di formazione prepara un contratto che sottopone a chi si prenderà cura della formazione pratica del discente (soggetto ospitante). Su quel contratto deve essere evidenziato il fatto che il tirocinante NON PUO’ E NON DEVE ESSERE UTILIZZATO COME LAVORATORE, in base all’accordo Stato Regioni Repertorio n. 86/CSR del 25 maggio 2017, “Linee guida in materia di tirocini”.
Di fatto, il succitato accordo non lascia spazio all’interpretazione. Alle premesse, al punto B è infatti chiarito che:
“I tirocinanti non possono sostituire i lavoratori con contratto a termine nei periodi di picco delle attività e non possono essere utilizzati per sostituire il personale del soggetto ospitante nei periodi di malattia o ferie né per ricoprire ruoli necessari all’organizzazione dello stesso”.
Le linee guida specificano ancora che “[…] fatti salvi i licenziamenti per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali, non è possibile ospitare tirocinanti se il soggetto ospitante prevede nel PFI (Piano Formativo Individuale) attività equivalenti a quelle per cui lo stesso ha effettuato, nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti, licenziamento per giustificato motivo oggettivo, licenziamenti collettivi, nonché:
– Licenziamento per superamento del periodo di comporto,
– Licenziamento per mancato superamento del periodo di prova,
– Licenziamento per fine appalto,
– Risoluzione del periodo di apprendistato per volontà del datore di lavoro, al termine del periodo formativo […]”
Quindi tutto regolamentato. Non vi è possibilità di errore nell’ interpretazione.
E allora perché nella realtà i tirocini curricolari che riguardano gli ASO non risultano chiari a molti dei soggetti ospitanti?
Perché nella realtà alcune scuole dimenticano di fare riferimento all’accordo stato regioni di cui sopra o di chiarire che il tirocinante non può essere utilizzato come lavoratore a costo 0? O ancora, perché alcuni odontoiatri richiedono al sindacato tirocinanti perché “non è il momento giusto per assumere?”
Ci vorrebbe solo chiarezza. Chiarezza nel proporre i contratti di tirocinio ai soggetti ospitanti, chiarezza nell’esplicitare gli obblighi dei soggetti ospitanti nei confronti degli studenti che devono imparare, guardando, seguendo il proprio tutor e ripercorrendo insieme a lui le procedure e ordini di servizio.
Concludendo: smettete di utilizzare personale non adeguatamente formato, non pagato e non sufficientemente adeguato per svolgere mansioni di ASO al posto di ASO perché è illegale ed è punito con severe sanzioni. “[…] se il tirocinio è svolto in modo fraudolento, il soggetto ospitante è punito con l’ammenda di 50 euro per ogni tirocinante coinvolto, per ogni giorno di tirocinio, ferma restando la possibilità per il tirocinante di richiedere il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato con decorrenza dalla pronuncia giudiziale […]”.
I tirocini servono per fare in modo che gli studenti imparino il lavoro, non per generare nuove forme di schiavismo.
Notizie CESE: Sessione plenaria 21 – 22 settembre 2022 – Prof. Maurizio Mensi – CIU Unionquadri.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zaira#EESCPlenary adopted opinion on #space package to which CCMI contributed its supplementary opinion.
: “Strategic resource and public good, secure and reliable spatial connectivity is essential for the technological autonomy of industry.” http://europa.eu/!9XtWQB
#EESCPlenary ha adottato il parere sul pacchetto #space al quale CCMI ha contribuito con il suo parere complementare.
: “Risorsa strategica e bene pubblico, una connettività spaziale sicura e affidabile è essenziale per l’autonomia tecnologica dell’industria“. http://europa.eu/!9XtWQB
Notizie CESE: Sessione plenaria 21 – 22 settembre 2022 – Prof. Maurizio Mensi – CIU Unionquadri.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaRapporteur-General
: Joint #defence procurement will stop national investments from deepening fragmentation, limiting cooperation, increasing external dependencies and hampering interoperability. Read #EESCplenary opinion: http://europa.eu/!gq7BH3
Relatore generale
: gli appalti congiunti #defence impediranno agli investimenti nazionali di approfondire la frammentazione, limitare la cooperazione, aumentare le dipendenze esterne e ostacolare l’interoperabilità.