La nuova possibilità riguarda i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione
HPHp
Dopo l’uscita del bando di concorso del programma ITACA DI INPS per soggiorni all’estero nell’anno scolastico 201-2022, Intercultura riapre le iscrizioni. La nuova possibilità riguarda i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione, a cui è sono rivolte le borse di studio ITACA, sia gli altri studenti interessati a partecipare a un programma all’estero Intercultura, senza richiedere una borsa di studio.
Il bando ITACA 2021/22 offre 1.500 borse di studio rivolte a figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (che, come spiegato da INPS sul suo sito, è autofinanziato esclusivamente con i contributi dei dipendenti e non utilizza fondi pubblici). I programmi di Intercultura sono conformi al bando ITACA e offrono in aggiunta un percorso di formazione su tematiche di educazione interculturale che consente agli studenti di ricevere la certificazione delle competenze acquisite e di ricavare benefici più ampi dall’esperienza all’estero.
IL LINK PER SCARICARE IL BANDO E ISCRIVERSI
Le iscrizioni al bando Itaca saranno aperte dal 10 dicembre 2020 all′11 gennaio 2021. Gli studenti interessati a partecipare a un programma all’estero di Intercultura attraverso una borsa di studio del programma Itaca di INPS possono trovare tutte le informazioni e il bando da scaricare alla pagina www.intercultura.it/itaca. Intercultura offre l’opportunità di vivere e studiare in 60 destinazioni di tutti e 5 i continenti, dal Nord America all’Europa, fino all’Asia (soprattutto la Cina), l’America Latina e anche l’Africa. Tra le novità di quest’anno spiccano l’anno scolastico in Grecia e il trimestre e l’anno scolastico nel Regno Unito. 5.000 volontari dell’Associazione seguono passo passo l’esperienza dei ragazzi e delle loro famiglie, aiutandoli a prepararsi all’esperienza e assistendoli durante il soggiorno all’estero e al rientro in Italia. (per individuare il Centro locale della propria area di residenza: www.intercultura.it/volontari/i-centri-locali/).
800 STUDENTI CON INTERCULTURA E ITACA NEGLI ULTIMI ANNI, 72 ATTUALMENTE ALL’ESTERO
Sono circa 800 gli studenti delle scuole superiori che negli ultimi anni hanno sfruttato l’opportunità delle borse di studio ITACA per partecipare a un programma di Intercultura e tra questi 72 di loro sono attualmente all’estero per un periodo di studio in prevalenza annuale in 19 Paesi diversi. Tra i Paesi più gettonati le destinazioni europee, anche a causa delle limitazioni che ci sono state quest’anno a causa della situazione sanitaria, con Irlanda, Olanda, Germania e Finlandia in testa.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/5fbcc7282900004580c6c7da.jpeg225225zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-25 15:17:462022-03-24 10:38:52Intercultura-Inps, vivere e studiare nel mondo. Dal 10 dicembre corsa per 1500 borse.
Giovedì 26 novembre p.v. si terrà questa importante conferenza dedicata al tema dello sviluppo sostenibile nei paesi del Mediterraneo. Organizzata dal CESE, vedrà la partecipazione di rappresentanti della società civile e dei consigli economici e sociali dei paesi UE e dell’area del Mediterraneo per un confronto sulle principali sfide dei prossimi anni.
Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha varato una consultazione pubblica sulla parità di genere con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulla condizione della donna in Italia.
L’iniziativa, approvata dall’Assemblea nella seduta del 28 ottobre scorso, su proposta del Forum italiano per le pari opportunità istituito al CNEL, è svolta sulla base dell’articolo 10 del Regolamento degli Organi del CNEL ed è realizzata in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca intende raccogliere il parere delle cittadine e dei cittadini italiani sulle diseguaglianze di genere in Italia.
In Italia la condizione della donna nel mondo del lavoro è penalizzata dalla difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che spinge in basso (49,7% dato ISTAT, contro il 60,4% Ue) la quota dell’occupazione femminile fra i 15 e i 64 anni e che induce il 27% delle donne madri ad abbandonare la propria occupazione alla nascita del figlio. Un dato salito al 38% con la pandemia (addirittura il 43% se con figli fino a 5 anni). Esiste ancora un elevato divario di genere in termini di lavoro non retribuito (nel quale le donne spendono in media 4 ore e 15 minuti al giorno, contro 2 ore e 16 minuti degli uomini).
Le consultazioni pubbliche del CNEL rivestono un elevato valore di partecipazione dei cittadini e assumono per il Consiglio la natura di atto istruttorio di particolare rilievo, quale elemento di valutazione per successive deliberazioni dell’Assemblea e l’iniziativa legislativa.
“Sin dalla sua istituzione il CNEL ha dedicato grande attenzione alla parità di genere e ha contribuito, spesso in maniera determinante, all’elaborazione dei principali provvedimenti normativi di genere degli ultimi 50 anni tra cui, ad esempio, la “Disciplina legislativa del divieto di licenziamento delle lavoratrici a causa di matrimonio” (1962); quello sulla maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, dal divieto di licenziamento causa matrimonio del (1963); la legge Golfo-Mosca sull’equilibrio di genere nei Consigli di amministrazione (2011). Molti anche i dossier e i rapporti nazionali, tra questi vale la pena ricordare il Rapporto sui percorsi professionali delle donne (1992). Nel 2019 il CNEL ha presentato il disegno su “Modifiche all’articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale” e ha costituito il Forum permanente sulle pari opportunità”, ha dichiarato la vicepresidente CNEL Gianna Fracassi, coordinatrice del Forum.
Il tuo parere è molto importante
FAI SENTIRE LA TUA VOCE, PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE!
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/400400p694EDNmainthumbnail_immagine-consultazione-parità-genere1.jpg167400zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-20 17:38:442022-03-24 10:39:04PARI OPPORTUNITÀ, AL VIA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL CNEL.
Il 26 novembre 2020 ore 16 – 17,30 il Segretario Regionale CIU – Unionquadri Lazio e Vice Presidente ANUTEI – Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito Italiano, Ing. Giovanni Gasbarrone, parteciperà come relatore e moderatore alla sessione tematica che tratterà anche l’impatto dello Smart Working con il 5G .
Mercati verticali e Tlc sempre più integrati con il salto di paradigma abilitato dalle nuove reti. L’impatto del 5G su smart city e smart working determinerà una svolta sui contratti e le relazioni industriali. L’Ing. Gasbarrone tratterà nel dettaglio gli sviluppi del modo di vivere e lavorare in ambito smart city con l’avvento del 5G, le competenze digitali richieste e la ridefinizione del ruolo dei quadri.
5G e infrastrutture digitali della smart city
16:00 – 17:30
Modera: Giovanni Gasbarrone, Vice Presidente ANUTEI – Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito Italiano e Segretario Regionale CIU – Unionquadri Lazio
Ore 16.00 Intervento introduttivo a cura del moderatore
Ore 16.10 “5G e Smart Cities”
Fulvio Ananasso, Presidente, SGI Stati Generali Innovazione
Ore 16.25 Intervento a cura di Andrea Toigo, EMEA Territory IOT Sales Manager, Intel Corporation
Ore 16.40 Intervento a cura di Barbara Martini, R&D Manager, Head of Research, CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
Ore 16.55 Intervento a cura di Claudia Perin, Vice Chairman, Corecom
Vice Presidente ANUTEI e Segretario Regionale CIU Lazio
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/Slider-homepage_intro.jpg6001920zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-20 16:26:252022-03-24 10:39:465G e infrastrutture digitali della smart city
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/126244602_10216558222778978_5203306875062397736_o.jpg6301200zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-20 16:05:442022-03-24 10:39:5023 novembre 2020 - ore 15 - CRISI ECONOMICA ATTUALE COME AFFRONTARLA? COSA SUCCEDERÀ NEL POST PANDEMIA?
Sintesi, ad opera del Consigliere CESE della CIU – Unionquadri Prof. Maurizio Mensi, del programma di lavoro presentato dalla DG Grow della Commissione europea al CESE per il 2021 (CWP 2021).
IL PROGRAMMA PER IL 2021 DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Il 10 novembre scorso la DG Grow della Commissione europea ha presentato al Comitato economico e sociale europeo il programma di lavoro per il 2021 (CWP 2021 – Commission Work Program 2021). Si tratta di 88 nuove iniziative e 44 pacchetti tematici che evidenziano la portata di un progetto ambizioso, destinato ad incidere in profondità e ridisegnare la società europea dei prossimi anni e basato principalmente su: ambiente, digitale, regole adeguate.
Con l’European Green Deal la Commissione sta preparando il suo piano di valutazione d’impatto per il clima così da raggiungere gli obiettivi di miglioramento climatico (FIT for 55) insieme al piano d’azione per l’economia circolare, basato su eco-design e prodotti sostenibili, compresa la raccolta, il riutilizzo e la riparazione di telefoni cellulari, computer portatili e altri dispositivi.
Parte rilevante del programma riguarda l’aggiornamento della politica industriale, per tener conto degli impatti del COVID-19, del contesto competitivo globale e dell’accelerazione della transizione digitale.
La Commissione si rende conto anche della necessità di affrontare gli effetti distorsivi che sussidi stranieri possono avere sul mercato unico per proteggere il tessuto economico e i suoi attori (imprese, lavoratori, liberi professionisti, piccole e medie imprese, artigiani e commercianti), messi a dura prova da pratiche e comportamenti pregiudizievoli del corretto funzionamento del mercato e della concorrenza.
Il programma SURE ha come obiettivo aiutare i lavoratori a conservare il proprio reddito e garantire che le aziende possano mantenere il livello occupazionale, con un piano d’azione per l’attuazione del pilastro relativo ai diritti sociali.
A ciò si aggiunge la necessità di migliorare la qualità della
Al riguardo CWP2021 individua 41 iniziative REFIT per la semplificazione della normativa vigente, di cui 3 in particolare sotto la responsabilità della DG GROW: la revisione della direttiva sui prodotti da costruzione, la revisione della direttiva macchine e la valutazione della direttiva sulla compatibilità elettromagnetica.
Per la realizzazione dell’ambizioso programma la Commissione è consapevole che occorre far leva oltre che sul coinvolgimento delle istituzioni europee, sul sostegno della società civile e delle sue organizzazioni insieme alla mobilitazione dei cittadini europei.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/26.11.2020-Lotta-allo-spreco-alimentare.jpg15761880zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-19 15:07:202022-03-24 10:39:54Giovedì 26 novembre alle ore 17.00 - Lotta allo spreco alimentare.
1 – Tutte le epoche hanno i loro Caligola, di destra o di sinistra. Se qualcuno avesse ancora avuto dubbi sul narcisismo infantile del Presidente Trump, la condotta da lui tenuta durante queste elezioni dovrebbe averli decisamente dissipati. Il testardo rifiuto di riconoscere la sconfitta e l’ accanimento nel perseguire le vie giudiziarie per ribaltare il risultato, pur in assenza di prove concrete di frodi o brogli , rivelano una personalita’ incapace di fare i conti con la realta’ e disposta a falsarla senza scrupoli. Secondo alcuni osservatori, l’intento di Trump e dei suoi team legali – guidati da Rudolph Giuliani, indomito procuratore anti-crimine negli anni ’90, ormai irriconoscibile nell’ avvilente ruolo di avvocato appiattito sulle nevrosi del suo cliente – sarebbe quello di arrivare a dicembre senza la certificazione dei risultati elettorali negli Stati chiave, in modo da consentire ai Parlamenti locali, tutti a maggioranza repubblicana, di selezionare direttamente i delegati che fungeranno da Grandi Elettori nella votazione finale, ignorando la scelta effettuata dalla volonta’ popolare ( ipotesi in teoria consentita dalle leggi in vigore, ma che costituirebbe un sostanziale “golpe”, foriero di un pericolosissimo scontro frontale). Secondo altri, tutto il caos e la tensione che il Presidente uscente sta creando sarebbero invece finalizzati a rafforzarlo in un negoziato sotto banco per ottenere una sorta di immunita’ per le gravi accuse di frode fiscale a cui andrebbe incontro una volta tornato ad essere un privato cittadino ( Ford “perdono’ ” Nixon per il Watergate). Qualunque sia la verita’ – e lo scopriremo nelle prossime settimane – la transizione e’ diventata vischiosa, conflittuale e non funzionale, considerando che l’amministrazione uscente sta rifiutando di collaborare con la nuova, non consentendo un sereno passaggio di consegne come vorrebbe la prassi. Nel frattempo, Biden sta incassando le congratulazioni da pressoche’ tutti i leader mondiali.
2- Se si guarda ai numeri delle elezioni ( 70 milioni per Trump e 74 milioni per Biden), risulta chiaro che nonostante la sconfitta il Presidente uscente ha catturato una incredibile quantita’ di voti, a dispetto dei sondaggi che prevedevano una marea democratica, aggiunto al fatto che i repubblicani probabilmente conserveranno la maggioranza in Senato e che i democratici – pur mantenendo la maggioranza alla Camera – hanno perso dei seggi. Pertanto, la vittoria di Biden sembra derivare piu’ dalla punizione di Trump per l’inaccettabile gestione della pandemia di coronavirus che dall’entusiasmo per il candidato democratico, senza dubbio“decent man” ma alquanto privo di carisma. Cio’ non toglie che Biden possa essere l’uomo giusto al momento giusto, sostituendo all’approccio divisivo e nevrotico di Trump una filosofia ispirata alla riconciliazione sia all’interno che in politica estera. Intendiamoci: Trump in realta’ non e’ un “lupo solitario” nel panorama politico americano, dato che si colloca nel solco di una tradizione repubblicana “ante” 1945 incentrata sul concetto di primazia egoistica degli USA ( “America first!”). Il fatto nuovo e’ che Trump ha declinato tale impostazione in una maniera caotica, improvvisata, personalistica e decisamente rozza, a causa della sua attitudine mentale. Ma le pulsioni populiste e nazionaliste che lo hanno portato al potere rimangono forti e presenti nella societa’ americana, se si pensa che rispetto al 2016 ha comunque conquistato ulteriori milioni di voti, con il risultato che gli USA appaiono ora lacerati da una divisione che non sara’ facile per Biden sanare. L’unica possibilita’ e’ che riesca miracolosamente a mobilitare lo spirito e l’orgoglio nazionale con la creazione di una “nuova frontiera” di stile rooseveltiano o kennedyano. Ammesso che il suo team sia intellettualmente all’altezza di una tale sfida, sara’ molto complicato riuscirci se i repubblicani, come e’ probabile, prevarranno in Senato vincendo i 2 seggi in palio in Georgia a gennaio, in quanto ogni provvedimento di rilievo andra’ faticosamente negoziato con loro.
3 – Biden ha gia’ indicato alcune priorita’ del suo mandato. All’interno, la precedenza sara’ data alla lotta contro la pandemia, per la quale ha gia’ nominato un team di esperti ( che tuttavia al momento non puo’ interloquire con Anthony Fauci in mancanza dell’autorizzazione del Presidente in carica !). Poi dedichera’ la sua attenzione alle minoranze etniche e tentera’ non solo di preservare l’ Obamacare, ma anche di espanderlo, il che richiedera’ tra l’altro un’ economia che si riprenda in fretta. In politica estera, ha gia’ annunciato che il primo decreto esecutivo sancira’ il ritorno all’accordo internazionale sul clima globale, atto che si collochera’ certamente nel contesto di una valorizzazione sistematica della collaborazione multilaterale (non abbandono dell’OMS e probabilmente ritorno all’UNESCO). Inoltre, miglioreranno sensibilmente i rapporti con gli alleati all’interno della NATO ( anche se la questione del “burden sharing” non sparira’ per incanto e se con la Turchia le relazioni saranno piu’ problematiche che con Trump), nonche’ con l’Unione Europea e i suoi Stati membri, in particolare ricucendo quelli con la Germania, mentre il Regno Unito perdera’ un interlocutore prezioso come Trump proprio nel delicato momento della Brexit. Sul piano dell’economia, e’ prevedibile – con indubbio vantaggio anche del nostro Paese – un atteggiamento diverso sull’uso dei dazi commerciali e un clima collaborativo che consentira’ di gestire piu’ razionalmente e serenamente anche le divergenze ( aiuti di stato, surplus commerciali, possibile ripresa dei negoziati per il TTIP ). Biden non vuole affossare l’Unione Europea, come stava invece tentando di fare Trump in una logica di “divide et impera”; al contrario, vuole recuperare una partnership seria con l’UE, anche in campo economico, in un’ottica di solidarieta’ tra Paesi che condividono i principi alla base della civilta’ occidentale e liberale. In Medio Oriente, continuera’ la tendenza ad un graduale disimpegno, ma e’ probabile che Biden cerchi di ridare fiato ai negoziati israelo-palestinesi e che si riapra il dialogo con Teheran in relazione all’accordo nucleare denunciato da Trump. Verso Mosca Biden nutre una forte diffidenza e non puo’ non considerare Pechino un competitore abile e pericoloso, ma con entrambi usera’ toni piu’ diplomatici e si adoperera’ per trovare specifici territori di cooperazione, pur dovendo tener conto della rilevante sensibilita’ del suo partito alla questione dei diritti umani. Quello che certamente non cambiera’ e’ il graduale slittamento di interesse verso l’Asia, che vedra’ il rafforzamento dei legami con Giappone, Corea del Sud e Australia, anche in funzione di contenimento della Cina.
4 – In conclusione, un compito non facile per il nuovo ”imperatore” Biden, ma tutti ci auguriamo che – con il supporto della energica Vice Presidente Kamala Harris – riesca a sorprenderci, attingendo alla sua indubbia esperienza politica, alla sensibilita’ umana acquisita passando attraverso dolorose vicende familiari e all’ empatia costruttiva che gli riconoscono anche gli avversari repubblicani.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/CIRCOLARE-INFORMATIVA-12-2020-DECRETO-RISTORI-BIS_001-1.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-18 16:25:182022-03-24 10:40:08Circolare Informativa in merito al Decreto Ristori Bis.
Nelle aule della Columbia University di New York hanno insegnato Franklin Roosevelt e Barack Obama, premi Nobel tra cui il fisico Enrico Fermi, scrittori come Jack Kerouac, contribuendo a rendere questa università una delle più illustri e famose al mondo.
L’Università ha più di 100 programmi accademici e accoglie studenti da ogni parte del mondo, ma il processo di selezione segue dei criteri molto restrittivi, per questo occorre prepararsi con largo anticipo.
Come candidarsi
Le domande di ammissione devono includere:
– Informazioni autobiografiche;
– Elenco e descrizione dei risultati ottenuti dallo studente, delle sue attività, del lavoro e delle sue esperienze estive;
– Un saggio personale in cui il candidato si presenta; – Un diploma di scuola superiore;
– La raccomandazione di un consulente scolastico; – La certificazione che attesta la conoscenza della lingua inglese, necessaria nella maggior parte dei corsi per i quali si inoltra la domanda.
È previsto inoltre che i candidati autodenuncino il punteggio a uno dei due test standardizzati:
– L’esame SAT (Scholastic Assessment Test), un test riconosciuto in tutte le università americane che valuta il livello di conoscenza dello studente in ambito scolastico; – L’esame ACT(American College Test), un esame di qualificazione richiesto ai diplomati delle scuole superiori per l’ammissione ai programmi undergraduate presso le università negli Stati Uniti.
Date da ricordare
Le domande vanno presentate entro il 31 dicembre (oppure entro l’1 novembre nel caso di “early decision” o di indirizzi specifici come le medical school).
Le risposte si ricevono entro aprile e l’adesione va confermata a maggio, così che la trascrizione ufficiale degli studenti ammessi vien resa nota a fine giugno.
INSTAGRAMColumbia Libraries
I colloqui orali
I membri volontari del Columbia’s Alumni Representative Committee, oltre a selezionare gli Student Interviewers, conducono i colloqui per le ammissioni.
Come si legge sul sito, a causa degli impatti in continua evoluzione associati alla pandemia COVID-19, i colloqui saranno virtuali (via telefono o video chat) per il ciclo di candidatura 2020-21. I membri del Comitato di Rappresentanza degli Alumni contatteranno i candidati solo dopo l’invio di tutto il materiale di candidatura alla Columbia.
Poiché i volontari sono un numero limitato, non sarà possibile concedere i colloqui a tutti i candidati, ma coloro cui non verrà offerto non sono in alcun modo svantaggiati nel processo di ammissione.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2020/11/08xp-columbia1-superJumbo.jpg13652048zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2020-11-18 15:23:252022-03-24 10:36:30Cosa fare per entrare alla Columbia University of New York.
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Intercultura-Inps, vivere e studiare nel mondo. Dal 10 dicembre corsa per 1500 borse.
/in Bandi - Concorsi - Opportunità, Comunicati stampa, Documenti, News /da zairaHUFFINGTON POST – NOTIZIE
La nuova possibilità riguarda i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione
Dopo l’uscita del bando di concorso del programma ITACA DI INPS per soggiorni all’estero nell’anno scolastico 201-2022, Intercultura riapre le iscrizioni. La nuova possibilità riguarda i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione, a cui è sono rivolte le borse di studio ITACA, sia gli altri studenti interessati a partecipare a un programma all’estero Intercultura, senza richiedere una borsa di studio.
Il bando ITACA 2021/22 offre 1.500 borse di studio rivolte a figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (che, come spiegato da INPS sul suo sito, è autofinanziato esclusivamente con i contributi dei dipendenti e non utilizza fondi pubblici). I programmi di Intercultura sono conformi al bando ITACA e offrono in aggiunta un percorso di formazione su tematiche di educazione interculturale che consente agli studenti di ricevere la certificazione delle competenze acquisite e di ricavare benefici più ampi dall’esperienza all’estero.
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Le iscrizioni al bando Itaca saranno aperte dal 10 dicembre 2020 all′11 gennaio 2021. Gli studenti interessati a partecipare a un programma all’estero di Intercultura attraverso una borsa di studio del programma Itaca di INPS possono trovare tutte le informazioni e il bando da scaricare alla pagina www.intercultura.it/itaca. Intercultura offre l’opportunità di vivere e studiare in 60 destinazioni di tutti e 5 i continenti, dal Nord America all’Europa, fino all’Asia (soprattutto la Cina), l’America Latina e anche l’Africa. Tra le novità di quest’anno spiccano l’anno scolastico in Grecia e il trimestre e l’anno scolastico nel Regno Unito. 5.000 volontari dell’Associazione seguono passo passo l’esperienza dei ragazzi e delle loro famiglie, aiutandoli a prepararsi all’esperienza e assistendoli durante il soggiorno all’estero e al rientro in Italia. (per individuare il Centro locale della propria area di residenza: www.intercultura.it/volontari/i-centri-locali/).
800 STUDENTI CON INTERCULTURA E ITACA NEGLI ULTIMI ANNI, 72 ATTUALMENTE ALL’ESTERO
Sono circa 800 gli studenti delle scuole superiori che negli ultimi anni hanno sfruttato l’opportunità delle borse di studio ITACA per partecipare a un programma di Intercultura e tra questi 72 di loro sono attualmente all’estero per un periodo di studio in prevalenza annuale in 19 Paesi diversi. Tra i Paesi più gettonati le destinazioni europee, anche a causa delle limitazioni che ci sono state quest’anno a causa della situazione sanitaria, con Irlanda, Olanda, Germania e Finlandia in testa.
Notizie CESE – Bruxelles.
/in Comunicati stampa, Documenti, News /da zairaGiovedì 26 novembre p.v. si terrà questa importante conferenza dedicata al tema dello sviluppo sostenibile nei paesi del Mediterraneo. Organizzata dal CESE, vedrà la partecipazione di rappresentanti della società civile e dei consigli economici e sociali dei paesi UE e dell’area del Mediterraneo per un confronto sulle principali sfide dei prossimi anni.
https://www.eesc.europa.eu/it/agenda/our-events/events/euromed-summit-2020-economic-and-social-councils-and-similar-institutions
PARI OPPORTUNITÀ, AL VIA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL CNEL.
/in Comunicati stampa, Documenti, News /da zairaIl Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha varato una consultazione pubblica sulla parità di genere con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulla condizione della donna in Italia.
L’iniziativa, approvata dall’Assemblea nella seduta del 28 ottobre scorso, su proposta del Forum italiano per le pari opportunità istituito al CNEL, è svolta sulla base dell’articolo 10 del Regolamento degli Organi del CNEL ed è realizzata in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca intende raccogliere il parere delle cittadine e dei cittadini italiani sulle diseguaglianze di genere in Italia.
In Italia la condizione della donna nel mondo del lavoro è penalizzata dalla difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che spinge in basso (49,7% dato ISTAT, contro il 60,4% Ue) la quota dell’occupazione femminile fra i 15 e i 64 anni e che induce il 27% delle donne madri ad abbandonare la propria occupazione alla nascita del figlio. Un dato salito al 38% con la pandemia (addirittura il 43% se con figli fino a 5 anni). Esiste ancora un elevato divario di genere in termini di lavoro non retribuito (nel quale le donne spendono in media 4 ore e 15 minuti al giorno, contro 2 ore e 16 minuti degli uomini).
Le consultazioni pubbliche del CNEL rivestono un elevato valore di partecipazione dei cittadini e assumono per il Consiglio la natura di atto istruttorio di particolare rilievo, quale elemento di valutazione per successive deliberazioni dell’Assemblea e l’iniziativa legislativa.
“Sin dalla sua istituzione il CNEL ha dedicato grande attenzione alla parità di genere e ha contribuito, spesso in maniera determinante, all’elaborazione dei principali provvedimenti normativi di genere degli ultimi 50 anni tra cui, ad esempio, la “Disciplina legislativa del divieto di licenziamento delle lavoratrici a causa di matrimonio” (1962); quello sulla maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, dal divieto di licenziamento causa matrimonio del (1963); la legge Golfo-Mosca sull’equilibrio di genere nei Consigli di amministrazione (2011). Molti anche i dossier e i rapporti nazionali, tra questi vale la pena ricordare il Rapporto sui percorsi professionali delle donne (1992). Nel 2019 il CNEL ha presentato il disegno su “Modifiche all’articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale” e ha costituito il Forum permanente sulle pari opportunità”, ha dichiarato la vicepresidente CNEL Gianna Fracassi, coordinatrice del Forum.
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5G e infrastrutture digitali della smart city
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Modera: Giovanni Gasbarrone, Vice Presidente ANUTEI – Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito Italiano e Segretario Regionale CIU – Unionquadri Lazio
Ore 16.00 Intervento introduttivo a cura del moderatore
Ore 16.10 “5G e Smart Cities”
Fulvio Ananasso, Presidente, SGI Stati Generali Innovazione
Ore 16.25 Intervento a cura di
Andrea Toigo, EMEA Territory IOT Sales Manager, Intel Corporation
Ore 16.40 Intervento a cura di
Barbara Martini, R&D Manager, Head of Research, CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
Ore 16.55 Intervento a cura di
Claudia Perin, Vice Chairman, Corecom
Vice Presidente ANUTEI e Segretario Regionale CIU Lazio
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Giovanni Gasbarrone
Presidente, SGI Stati Generali Innovazione
Fulvio Ananasso
Vice Chairman, Corecom
Claudia Perin
EMEA Territory IOT Sales Manager, Intel Corporation
Andrea Toigo
23 novembre 2020 – ore 15 – CRISI ECONOMICA ATTUALE COME AFFRONTARLA? COSA SUCCEDERÀ NEL POST PANDEMIA?
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Allegate slide sintetiche ma molto efficaci per illustrare le iniziative avviate a livello Europeo.
IL PROGRAMMA PER IL 2021 DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Il 10 novembre scorso la DG Grow della Commissione europea ha presentato al Comitato economico e sociale europeo il programma di lavoro per il 2021 (CWP 2021 – Commission Work Program 2021). Si tratta di 88 nuove iniziative e 44 pacchetti tematici che evidenziano la portata di un progetto ambizioso, destinato ad incidere in profondità e ridisegnare la società europea dei prossimi anni e basato principalmente su: ambiente, digitale, regole adeguate.
Il programma SURE ha come obiettivo aiutare i lavoratori a conservare il proprio reddito e garantire che le aziende possano mantenere il livello occupazionale, con un piano d’azione per l’attuazione del pilastro relativo ai diritti sociali.
Al riguardo CWP2021 individua 41 iniziative REFIT per la semplificazione della normativa vigente, di cui 3 in particolare sotto la responsabilità della DG GROW: la revisione della direttiva sui prodotti da costruzione, la revisione della direttiva macchine e la valutazione della direttiva sulla compatibilità elettromagnetica.
CWP 2021 Slides
Giovedì 26 novembre alle ore 17.00 – Lotta allo spreco alimentare.
/in Comunicati stampa, Documenti, News /da zairaLE ELEZIONI AMERICANE.
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1 – Tutte le epoche hanno i loro Caligola, di destra o di sinistra. Se qualcuno avesse ancora avuto dubbi sul narcisismo infantile del Presidente Trump, la condotta da lui tenuta durante queste elezioni dovrebbe averli decisamente dissipati. Il testardo rifiuto di riconoscere la sconfitta e l’ accanimento nel perseguire le vie giudiziarie per ribaltare il risultato, pur in assenza di prove concrete di frodi o brogli , rivelano una personalita’ incapace di fare i conti con la realta’ e disposta a falsarla senza scrupoli. Secondo alcuni osservatori, l’intento di Trump e dei suoi team legali – guidati da Rudolph Giuliani, indomito procuratore anti-crimine negli anni ’90, ormai irriconoscibile nell’ avvilente ruolo di avvocato appiattito sulle nevrosi del suo cliente – sarebbe quello di arrivare a dicembre senza la certificazione dei risultati elettorali negli Stati chiave, in modo da consentire ai Parlamenti locali, tutti a maggioranza repubblicana, di selezionare direttamente i delegati che fungeranno da Grandi Elettori nella votazione finale, ignorando la scelta effettuata dalla volonta’ popolare ( ipotesi in teoria consentita dalle leggi in vigore, ma che costituirebbe un sostanziale “golpe”, foriero di un pericolosissimo scontro frontale). Secondo altri, tutto il caos e la tensione che il Presidente uscente sta creando sarebbero invece finalizzati a rafforzarlo in un negoziato sotto banco per ottenere una sorta di immunita’ per le gravi accuse di frode fiscale a cui andrebbe incontro una volta tornato ad essere un privato cittadino ( Ford “perdono’ ” Nixon per il Watergate). Qualunque sia la verita’ – e lo scopriremo nelle prossime settimane – la transizione e’ diventata vischiosa, conflittuale e non funzionale, considerando che l’amministrazione uscente sta rifiutando di collaborare con la nuova, non consentendo un sereno passaggio di consegne come vorrebbe la prassi. Nel frattempo, Biden sta incassando le congratulazioni da pressoche’ tutti i leader mondiali.
2- Se si guarda ai numeri delle elezioni ( 70 milioni per Trump e 74 milioni per Biden), risulta chiaro che nonostante la sconfitta il Presidente uscente ha catturato una incredibile quantita’ di voti, a dispetto dei sondaggi che prevedevano una marea democratica, aggiunto al fatto che i repubblicani probabilmente conserveranno la maggioranza in Senato e che i democratici – pur mantenendo la maggioranza alla Camera – hanno perso dei seggi. Pertanto, la vittoria di Biden sembra derivare piu’ dalla punizione di Trump per l’inaccettabile gestione della pandemia di coronavirus che dall’entusiasmo per il candidato democratico, senza dubbio“decent man” ma alquanto privo di carisma. Cio’ non toglie che Biden possa essere l’uomo giusto al momento giusto, sostituendo all’approccio divisivo e nevrotico di Trump una filosofia ispirata alla riconciliazione sia all’interno che in politica estera. Intendiamoci: Trump in realta’ non e’ un “lupo solitario” nel panorama politico americano, dato che si colloca nel solco di una tradizione repubblicana “ante” 1945 incentrata sul concetto di primazia egoistica degli USA ( “America first!”). Il fatto nuovo e’ che Trump ha declinato tale impostazione in una maniera caotica, improvvisata, personalistica e decisamente rozza, a causa della sua attitudine mentale. Ma le pulsioni populiste e nazionaliste che lo hanno portato al potere rimangono forti e presenti nella societa’ americana, se si pensa che rispetto al 2016 ha comunque conquistato ulteriori milioni di voti, con il risultato che gli USA appaiono ora lacerati da una divisione che non sara’ facile per Biden sanare. L’unica possibilita’ e’ che riesca miracolosamente a mobilitare lo spirito e l’orgoglio nazionale con la creazione di una “nuova frontiera” di stile rooseveltiano o kennedyano. Ammesso che il suo team sia intellettualmente all’altezza di una tale sfida, sara’ molto complicato riuscirci se i repubblicani, come e’ probabile, prevarranno in Senato vincendo i 2 seggi in palio in Georgia a gennaio, in quanto ogni provvedimento di rilievo andra’ faticosamente negoziato con loro.
3 – Biden ha gia’ indicato alcune priorita’ del suo mandato. All’interno, la precedenza sara’ data alla lotta contro la pandemia, per la quale ha gia’ nominato un team di esperti ( che tuttavia al momento non puo’ interloquire con Anthony Fauci in mancanza dell’autorizzazione del Presidente in carica !). Poi dedichera’ la sua attenzione alle minoranze etniche e tentera’ non solo di preservare l’ Obamacare, ma anche di espanderlo, il che richiedera’ tra l’altro un’ economia che si riprenda in fretta. In politica estera, ha gia’ annunciato che il primo decreto esecutivo sancira’ il ritorno all’accordo internazionale sul clima globale, atto che si collochera’ certamente nel contesto di una valorizzazione sistematica della collaborazione multilaterale (non abbandono dell’OMS e probabilmente ritorno all’UNESCO). Inoltre, miglioreranno sensibilmente i rapporti con gli alleati all’interno della NATO ( anche se la questione del “burden sharing” non sparira’ per incanto e se con la Turchia le relazioni saranno piu’ problematiche che con Trump), nonche’ con l’Unione Europea e i suoi Stati membri, in particolare ricucendo quelli con la Germania, mentre il Regno Unito perdera’ un interlocutore prezioso come Trump proprio nel delicato momento della Brexit. Sul piano dell’economia, e’ prevedibile – con indubbio vantaggio anche del nostro Paese – un atteggiamento diverso sull’uso dei dazi commerciali e un clima collaborativo che consentira’ di gestire piu’ razionalmente e serenamente anche le divergenze ( aiuti di stato, surplus commerciali, possibile ripresa dei negoziati per il TTIP ). Biden non vuole affossare l’Unione Europea, come stava invece tentando di fare Trump in una logica di “divide et impera”; al contrario, vuole recuperare una partnership seria con l’UE, anche in campo economico, in un’ottica di solidarieta’ tra Paesi che condividono i principi alla base della civilta’ occidentale e liberale. In Medio Oriente, continuera’ la tendenza ad un graduale disimpegno, ma e’ probabile che Biden cerchi di ridare fiato ai negoziati israelo-palestinesi e che si riapra il dialogo con Teheran in relazione all’accordo nucleare denunciato da Trump. Verso Mosca Biden nutre una forte diffidenza e non puo’ non considerare Pechino un competitore abile e pericoloso, ma con entrambi usera’ toni piu’ diplomatici e si adoperera’ per trovare specifici territori di cooperazione, pur dovendo tener conto della rilevante sensibilita’ del suo partito alla questione dei diritti umani. Quello che certamente non cambiera’ e’ il graduale slittamento di interesse verso l’Asia, che vedra’ il rafforzamento dei legami con Giappone, Corea del Sud e Australia, anche in funzione di contenimento della Cina.
4 – In conclusione, un compito non facile per il nuovo ”imperatore” Biden, ma tutti ci auguriamo che – con il supporto della energica Vice Presidente Kamala Harris – riesca a sorprenderci, attingendo alla sua indubbia esperienza politica, alla sensibilita’ umana acquisita passando attraverso dolorose vicende familiari e all’ empatia costruttiva che gli riconoscono anche gli avversari repubblicani.
Patrizio Fondi
Ambasciatore
Dirigente CIU – Unionquadri
Roma, 18 novembre 2020
Circolare Informativa in merito al Decreto Ristori Bis.
/in Comunicati stampa, Documenti, News /da zairaPubblichiamo gli approfondimenti in merito al Decreto Ristori Bis inviatoci dal Centro Studi della nostra Associata – FEDAPI.
Cosa fare per entrare alla Columbia University of New York.
/in Bandi - Concorsi - Opportunità, Comunicati stampa, Documenti /da zairahttps://www.huffingtonpost.it/notizie/ NOTIZIE –
Cosa fare per entrare alla Columbia University of New York
Nonostante i criteri severi del processo di selezione, studiare in una delle più prestigiose università del mondo e degli USA è possibile
Nelle aule della Columbia University di New York hanno insegnato Franklin Roosevelt e Barack Obama, premi Nobel tra cui il fisico Enrico Fermi, scrittori come Jack Kerouac, contribuendo a rendere questa università una delle più illustri e famose al mondo.
L’Università ha più di 100 programmi accademici e accoglie studenti da ogni parte del mondo, ma il processo di selezione segue dei criteri molto restrittivi, per questo occorre prepararsi con largo anticipo.
Come candidarsi
Le domande di ammissione devono includere:
– Informazioni autobiografiche;
– Elenco e descrizione dei risultati ottenuti dallo studente, delle sue attività, del lavoro e delle sue esperienze estive;
– Un saggio personale in cui il candidato si presenta; – Un diploma di scuola superiore;
– La raccomandazione di un consulente scolastico; – La certificazione che attesta la conoscenza della lingua inglese, necessaria nella maggior parte dei corsi per i quali si inoltra la domanda.
È previsto inoltre che i candidati autodenuncino il punteggio a uno dei due test standardizzati:
– L’esame SAT (Scholastic Assessment Test), un test riconosciuto in tutte le università americane che valuta il livello di conoscenza dello studente in ambito scolastico; – L’esame ACT(American College Test), un esame di qualificazione richiesto ai diplomati delle scuole superiori per l’ammissione ai programmi undergraduate presso le università negli Stati Uniti.
Date da ricordare
Le domande vanno presentate entro il 31 dicembre (oppure entro l’1 novembre nel caso di “early decision” o di indirizzi specifici come le medical school).
Le risposte si ricevono entro aprile e l’adesione va confermata a maggio, così che la trascrizione ufficiale degli studenti ammessi vien resa nota a fine giugno.
I colloqui orali
I membri volontari del Columbia’s Alumni Representative Committee, oltre a selezionare gli Student Interviewers, conducono i colloqui per le ammissioni.
Come si legge sul sito, a causa degli impatti in continua evoluzione associati alla pandemia COVID-19, i colloqui saranno virtuali (via telefono o video chat) per il ciclo di candidatura 2020-21. I membri del Comitato di Rappresentanza degli Alumni contatteranno i candidati solo dopo l’invio di tutto il materiale di candidatura alla Columbia.
Poiché i volontari sono un numero limitato, non sarà possibile concedere i colloqui a tutti i candidati, ma coloro cui non verrà offerto non sono in alcun modo svantaggiati nel processo di ammissione.