Da sinistra: Maurizio Mensi, Consigliere CESE per CIU-Unionquadri; Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri; Renato Brunetta, Presidente del CNEL; Francesco Riva, Consigliere CNEL e CIU-Unionquadri; Fabio Petracci, Vice Presidente CIU-Unionquadri.
Roma, 8 aprile 2024 – Si è svolto nella cornice del CNEL, presso l’aula Plenaria Marco Biagi, il convegno organizzato da CIU-Unionquadri, Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali, intitolato: “Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L’impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum Computing”. L’iniziativa è stata patrocinata dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e dal CESE – Comitato economico e sociale europeo. A circa 5 anni dall’applicazione del Regolamento 679/2016 – GDPR, il convegno ha stimolato una riflessione sulla figura professionale del responsabile protezione dati (DPO, Data Protection Officer), anche e soprattutto alla luce dell’impatto dell’intelligenza artificiale.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del CNEL, Renato Brunetta, che ha fornito la disponibilità del CNEL, a lavorare su un ddl sugli impatti dell’intelligenza artificiale. Nel corso del suo intervento, il Presidente Brunetta ha posto l’accento sulla necessità di sgombrare il fronte da due illusioni di fondo sul fronte della transizione digitale. Da un lato, che la fruizione della rete sia a titolo gratuito. Dall’altro, che possa essere un luogo senza responsabilità, un luogo di totale libertà e licenza.
Dopo l’introduzione del Presidente Brunetta, sono intervenuti relatori di primo piano a livello nazionale ed europeo. In particolare: Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri; Francesco Riva, Consigliere CNEL e CIU-Unionquadri; Fabio Petracci, Vice Presidente CIU-Unionquadri; Maurizio Mensi, Consigliere CESE per CIU-Unionquadri; unitamente ad altre testimonianze di esperti e professionisti del settore, fra cui Paolo La Bollita; Serena Urbano; Marcella Esposito; Antonio Bubici; Francesco Cresti; Vito Donato Grippa; Elisa Lazzaro; Alberto Tarlao.
Come ha rilevato Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri, “Il DPO è un profilo professionale nuovo nel contesto nazionale, i cui compiti e caratteristiche sono delineati direttamente dal legislatore europeo e che avuto il merito di contribuire nel corso degli anni alla sensibilizzazione su un tema, quello della privacy, legato strettamente alla tutela dei diritti del cittadino/lavoratore”.
La discussione si è poi allargata all’impatto dell’innovazione tecnologica e in particolare dell’intelligenza artificiale sul sistema socio-economico, sul rapporto fra regole e innovazione e sull’importanza decisiva del “fattore umano”. Di qui la necessità di investire nella formazione e nella riqualificazione professionale, alla luce degli spunti che emergono dal confronto fra i due principali modelli, quello UE (con l’AI Act) e quello USA (con l’Executive Order della Casa Bianca).
Nel trarre spunto da quest’ultimo tema, la Presidente Ancora ha aggiunto che: “poiché le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono sempre più impiegate nei settori di sanità, mobilità, giustizia, sicurezza e ambiente, occorre avviare un’azione educativa capillare e diffusa, rivolta ai dipendenti e ai cittadini/utenti, per costruire un ecosistema basato su trasparenza, fiducia reciproca e responsabilità. A tal fine anche nel nostro Paese, come negli Stati Uniti, occorre individuare in ogni amministrazione e ente pubblico un responsabile per l’IA, che possa controllare e monitorare il corretto funzionamento dei sistemi di IA”.
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Il presidente del CNEL: “Siamo disponibili ad accogliere le istanze di chi si occupa di regolazione, per definire proposte di legge in questa materia”.
“La transizione digitale sta cambiando la vita delle persone e delle imprese, la vita delle nostre società. E mentre proviamo a regolare le prime ondate di cambiamento ne arrivano di nuove, come ora sta avvenendo con il tema dell’intelligenza artificiale. Il CNEL, la casa dei corpi intermedi, sta avviando un lavoro di analisi sugli inevitabili impatti che la trasformazione digitale può avere sul mercato del lavoro e sulla privacy. Siamo anche disponibili ad accogliere le istanze di chi si occupa di regolazione, per definire proposte di legge in questa materia. Va però sgomberato il campo da due illusioni. La prima è l’idea che tutta la fruizione della rete sia a titolo gratuito. Non è così. Non ci sono pasti gratis. La seconda illusione è che la rete possa essere un luogo senza responsabilità, un luogo di totale libertà e licenza. Se non siamo consapevoli di questi inganni, la regolazione diventa un’impresa impossibile”
Così il presidente del CNEL Renato Brunetta al convegno “Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L’impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum computing”, organizzato oggi a Villa Lubin dalla confederazione Unionquadri e dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/04/cover-sito4-800-800-p-L-97.jpeg533800zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-04-09 09:11:002024-04-09 09:59:47PRIVACY. BRUNETTA: CNEL DISPONIBILE PER DDL SU IMPATTI INTELLIGENZA ARTIFICIALE.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/03/08.04.2024-Evento-CNEL-sui-DPO-pieghevole_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-04-05 12:15:342024-04-05 12:15:34CNEL 8 aprile 2024 - Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L'impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum Computing.
La recente evoluzione del contesto internazionale ha accresciuto le sfide legate alla disinformazione, ulteriormente potenziate dall’avanzamento delle tecnologie digitali.
Dalle elezioni europee del 2019, la Commissione ha attribuito particolare importanza al rafforzamento e al rilancio della democrazia europea con l’obiettivo di dare maggiore potere ai cittadini e costruire democrazie più resilienti in tutta l’UE, anche contrastando la disinformazione.
Il Parlamento europeo ha inoltre costantemente spinto per una risposta europea comune alla disinformazione e per combattere la disinformazione nell’UE e nei suoi vicini.
La disinformazione è una questione trasversale e il CESE ha in particolare adottato una serie di pareri in materia, sottolineandone gli effetti negativi per la democrazia europea. In particolare, il CESE ha sottolineato la necessità di intraprendere azioni per prevenire l’importazione di discriminazioni e pregiudizi nel mondo digitale, nonché di disinformazione e manipolazione.
Per questi motivi e in vista delle prossime elezioni europee, il CESE si è impegnato a elaborare un parere di iniziativa strategica sul tema Tutela della democrazia dalla disinformazione, coordinato dalla Sezione TEN.
Questo OIO strategico analizzerà la situazione, presenterà raccomandazioni concrete e offrirà anche l’opportunità di interagire direttamente con le organizzazioni che rappresentano i giovani, che sono uno dei principali obiettivi della disinformazione e della manipolazione, soprattutto attraverso l’uso delle nuove tecnologie e dei social media. media.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/04/EESC-logo-IT-pos.jpg241425zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-04-02 15:12:212024-04-02 15:12:32Salvaguardare la democrazia dalla disinformazione.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/04/TFA_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-04-02 15:03:402024-04-02 15:03:40TFA SOSTEGNO IX CICLO PUBBLICATO DECRETO PRESELETTIVE DAL 7 AL 10 MAGGIO
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/03/Formazione-11.04.24-ultimo_001.png842596zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-03-27 15:01:052024-03-27 15:01:05CNUPI – CONFAL FEDERAZIONE SCUOLA OLBIA SEMINARIO DI FORMAZIONE – AGGIORNAMENTO “LA COMUNICAZIONE EFFICACE IN CLASSE”
Si sbloccano per gli statali i concorsi per i super-funzionari, una nuova figura che si inserisce tra i dirigenti e i funzionari. Avranno stipendi lordi molto vicini a 100.000 euro l’anno. Vediamo dove sono previsti i primi reclutamenti e quali sono le competenze richieste.
Per gli statali sono stati sbloccati i concorsi per i super-funzionari. Si tratta di una nuova categoria di dipendenti pubblici, in quadrati tra i dirigenti e i funzionari. A loro spettano stipendi decisamente rilevanti: quasi 100.000 euro lordi l’anno. Vediamo quali sono le competenze richieste e dove ci saranno i primi reclutamenti.
Statali, chi sono i super-funzionari
Nel lavoro pubblico arrivano i super-funzionari, una categoria di lavoratori dall’expertise notevole, posizionati in un livello intermedio tra i funzionari tradizionali e i dirigenti.
La novità riguarda anche l’istituzione di una nuova area professionale all’interno dei ministeri, creata per accogliere queste figure, quella delle “elevate professionalità”. Questi dipendenti statali non solo avranno un ruolo fondamentale nella gestione e nell’operatività interna, ma godranno, come accennato, anche di stipendi eccezionalmente elevati, che possono arrivare fino a quasi 100.000 euro lordi all’anno.
Elevale professionalità
La denominazione di “super-funzionari” non è casuale. Riflette le competenze avanzate e la professionalità elevata che questi lavoratori portano con sé, collocandosi efficacemente a metà strada tra i ruoli esistenti, simili ai “quadri” nel settore privato.
Il loro compenso, decisamente competitivo, punta a riconoscere il valore aggiunto che apporteranno all’amministrazione pubblica. Il primo gruppo di 205 talenti con queste caratteristiche speciali farà il suo ingresso nei ministeri quest’anno, alcuni attraverso concorsi pubblici, altri selezionati da ranghi esistenti con procedure comparative.
Questa cifra si traduce in un costo annuo di 98.000 euro per ciascun dipendente, una spesa notevolmente superiore rispetto al costo medio di un dirigente di seconda fascia, stimato in 67.500 euro.
Riorganizzazione interna
Per rendere possibile l’ingresso di queste 60 nuove professionalità elevate, si procederà con una riorganizzazione interna che prevede il sacrificio di 352 posti di assistente e 189 posizioni di operatore. La normativa vigente impone infatti ai ministeri di mantenere invariata la spesa per il personale, rendendo necessario eliminare alcune posizioni per fare spazio ai nuovi ingressi.
Ecco l’elenco dei ministeri coinvolti e delle relative assunzioni previste:
Ministero della Cultura: 100 super-funzionari, grazie anche a finanziamenti specifici per potenziare l’organico.
Ministero delle Infrastrutture: introduzione di una nuova area per super-funzionari con 10 posizioni disponibili, offrendo retribuzioni leggermente inferiori ma comunque competitive.
Ministero degli Affari Esteri: piano di assunzioni che prevede 18 ingressi quest’anno e 17 l’anno successivo, con uno stipendio medio proposto.
Lo stipendio lordo sfiora i 100.000 euro l’anno
Gli stipendi previsti per i super-funzionari riflettono l’importanza e la qualità del contributo che si attende da loro. A conferma di ciò, i Piani integrati delle attività dei ministeri (Piao) rivelano che la retribuzione annuale lorda per queste nuove posizioni sarà vicina ai 100.000 euro. Per essere precisi, il ministero della Cultura ha stabilito uno stipendio lordo annuo di 98.147 euro per i propri neoassunti, una cifra che supera quella destinata ai dirigenti di seconda fascia.
I compensi negli altri ministeri
Anche altri dicasteri hanno intrapreso azioni simili, sebbene con alcune variazioni:
Il ministero delle Infrastrutture ha introdotto la quarta area dei funzionari con elevate professionalità, assegnando a questo gruppo uno stipendio annuo di 63.432 euro, leggermente superiore al compenso dei dirigenti di seconda fascia.
Il ministero degli Affari Esteri, sotto la guida di Antonio Tajani, ha pianificato l’ingresso di 18 super-funzionari quest’anno e altri 17 nel prossimo, stabilendo uno stipendio pro-capite di 70.684 euro, che include una parte variabile di 15.000 euro.
Assunzioni negli altri ministeri
La strategia di inserimento dei super-funzionari non si limita ai ministeri citati. Altri dicasteri stanno valutando come implementare questa innovativa figura professionale all’interno delle proprie strutture. Per esempio, il ministero della Difesa sta pianificando l’introduzione della quarta area dei funzionari non appena verranno definite le necessità in termini di numero di posti e retribuzione media annua.
Analogamente, il ministero dell’Ambiente ha avviato una fase di studio per capire come integrare al meglio i super-funzionari all’interno del proprio organico. È evidente, tuttavia, che non tutti i ministeri si sono ancora mossi in questa direzione, segno che la quarta area, nonostante sia stata introdotta con l’ultimo contratto delle Funzioni centrali del triennio 2019-2021, finora è rimasta più teorica che pratica.
Pubblica amministrazione più attrattiva
L’obiettivo di questa iniziativa è duplice: da un lato, attrarre nella pubblica amministrazione competenze di alto livello che possano competere con quelle offerte dal settore privato; dall’altro, fornire opportunità di crescita professionale a funzionari già in servizio che dimostrano abilità e competenze particolarmente elevate. In questo modo, si spera di valorizzare ulteriormente il lavoro all’interno della pubblica amministrazione, rendendola più efficiente e attrattiva per i talenti.
Il contratto dei super-funzionari
Per rafforzare ulteriormente la posizione dei super-funzionari all’interno della pubblica amministrazione, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sollecitato l’Aran a negoziare con i sindacati un miglioramento delle condizioni contrattuali relative alla quarta area.
FAQ (domande e risposte)
Quali sono i requisiti per i super-funzionari statali?
I super-funzionari statali devono possedere elevate professionalità, collocandosi in una nuova area professionale che si posiziona tra i funzionari e i dirigenti. Questi individui sono selezionati sia attraverso concorsi sia mediante procedure comparative tra gli attuali funzionari, indicando un mix di competenze avanzate e esperienza all’interno della pubblica amministrazione.
Quanti super-funzionari saranno assunti dal ministero dell’Economia?
Il ministero dell’Economia e delle Finanze prevede l’assunzione di 60 super-funzionari. Questa decisione fa parte di un piano più ampio di rinnovamento e potenziamento delle competenze all’interno dei ministeri italiani.
Che stipendio lordo annuo percepiranno i super-funzionari?
I super-funzionari avranno uno stipendio lordo annuo che può arrivare a quasi 100.000 euro. Ad esempio, il ministero della Cultura ha stabilito una retribuzione annua lorda di 98.147 euro per i super-funzionari neoassunti.
Come finanzia il ministero dell’Economia l’assunzione dei super-funzionari?
Per finanziare l’assunzione dei 60 super-funzionari, il ministero dell’Economia ha allocato 5,9 milioni di euro. Questo finanziamento è stato reso possibile anche attraverso la rinuncia a 352 posizioni di assistente e 189 operatori, in linea con le norme che impediscono ai ministeri di aumentare la propria spesa per il personale.
Qual è il costo di un super-funzionario rispetto a un dirigente di seconda fascia?
Il costo di un super-funzionario, stimato in 98.000 euro annui, supera quello di un dirigente di seconda fascia, il cui costo unitario è indicato in 67.500 euro. Questo sottolinea l’importanza e il valore attribuito alle competenze dei super-funzionari rispetto alle posizioni tradizionali all’interno della pubblica amministrazione.
Quali ministeri hanno introdotto la quarta area dei super-funzionari?
I ministeri che hanno già introdotto o stanno pianificando di introdurre la quarta area dei super-funzionari includono:
Ministero dell’Economia e delle Finanze: 60 posizioni
Ministero della Cultura: 100 posizioni
Ministero delle Infrastrutture: 10 posizioni
Ministero degli Affari Esteri: 18 ingressi quest’anno e ulteriori 17 previsti per il prossimo anno
Altri ministeri, come quello della Difesa e dell’Ambiente, stanno ancora valutando o hanno iniziato fasi di studio per definire l’integrazione di questa nuova figura professionale all’interno delle proprie strutture.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/03/8015405_24210028_cncorso_statali_2024.jpg208380zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-03-27 13:19:032024-03-27 15:21:45Statali, concorsi per super-funzionari.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/03/08.04.2024-Evento-CNEL-sui-DPO-pieghevole_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-03-25 08:51:502024-03-25 08:52:43CNEL 8 aprile 2024 - Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L'impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum Computing.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/03/prosima-pubblicazione-ordinanza-GPS_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-03-25 08:32:392024-03-25 08:32:39GPS 2024-2026 TUTTO PRONTO PER L’ AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE PROVINCIALI.
Francesco Riva è consigliere CNEL in rappresentanza di CIU Unionquadri.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/03/1710344073416-1.jpg862602zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2024-03-18 12:27:472024-03-18 12:29:43Intervento del Dott. Francesco Riva, in qualità di Coordinatore della Consulta Nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile del CNEL.
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Convegno della CIU al CNEL sul G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione CIU-Unionquadri: nella PA è necessario un responsabile per l’IA Brunetta: il CNEL disponibile per ddl su impatti intelligenza artificiale.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaDa sinistra: Maurizio Mensi, Consigliere CESE per CIU-Unionquadri; Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri; Renato Brunetta, Presidente del CNEL; Francesco Riva, Consigliere CNEL e CIU-Unionquadri; Fabio Petracci, Vice Presidente CIU-Unionquadri.
Roma, 8 aprile 2024 – Si è svolto nella cornice del CNEL, presso l’aula Plenaria Marco Biagi, il convegno organizzato da CIU-Unionquadri, Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali, intitolato: “Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L’impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum Computing”. L’iniziativa è stata patrocinata dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e dal CESE – Comitato economico e sociale europeo. A circa 5 anni dall’applicazione del Regolamento 679/2016 – GDPR, il convegno ha stimolato una riflessione sulla figura professionale del responsabile protezione dati (DPO, Data Protection Officer), anche e soprattutto alla luce dell’impatto dell’intelligenza artificiale.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del CNEL, Renato Brunetta, che ha fornito la disponibilità del CNEL, a lavorare su un ddl sugli impatti dell’intelligenza artificiale. Nel corso del suo intervento, il Presidente Brunetta ha posto l’accento sulla necessità di sgombrare il fronte da due illusioni di fondo sul fronte della transizione digitale. Da un lato, che la fruizione della rete sia a titolo gratuito. Dall’altro, che possa essere un luogo senza responsabilità, un luogo di totale libertà e licenza.
Dopo l’introduzione del Presidente Brunetta, sono intervenuti relatori di primo piano a livello nazionale ed europeo. In particolare: Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri; Francesco Riva, Consigliere CNEL e CIU-Unionquadri; Fabio Petracci, Vice Presidente CIU-Unionquadri; Maurizio Mensi, Consigliere CESE per CIU-Unionquadri; unitamente ad altre testimonianze di esperti e professionisti del settore, fra cui Paolo La Bollita; Serena Urbano; Marcella Esposito; Antonio Bubici; Francesco Cresti; Vito Donato Grippa; Elisa Lazzaro; Alberto Tarlao.
Come ha rilevato Gabriella Ancora, Presidente CIU-Unionquadri, “Il DPO è un profilo professionale nuovo nel contesto nazionale, i cui compiti e caratteristiche sono delineati direttamente dal legislatore europeo e che avuto il merito di contribuire nel corso degli anni alla sensibilizzazione su un tema, quello della privacy, legato strettamente alla tutela dei diritti del cittadino/lavoratore”.
La discussione si è poi allargata all’impatto dell’innovazione tecnologica e in particolare dell’intelligenza artificiale sul sistema socio-economico, sul rapporto fra regole e innovazione e sull’importanza decisiva del “fattore umano”. Di qui la necessità di investire nella formazione e nella riqualificazione professionale, alla luce degli spunti che emergono dal confronto fra i due principali modelli, quello UE (con l’AI Act) e quello USA (con l’Executive Order della Casa Bianca).
Nel trarre spunto da quest’ultimo tema, la Presidente Ancora ha aggiunto che: “poiché le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono sempre più impiegate nei settori di sanità, mobilità, giustizia, sicurezza e ambiente, occorre avviare un’azione educativa capillare e diffusa, rivolta ai dipendenti e ai cittadini/utenti, per costruire un ecosistema basato su trasparenza, fiducia reciproca e responsabilità. A tal fine anche nel nostro Paese, come negli Stati Uniti, occorre individuare in ogni amministrazione e ente pubblico un responsabile per l’IA, che possa controllare e monitorare il corretto funzionamento dei sistemi di IA”.
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/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaIl presidente del CNEL: “Siamo disponibili ad accogliere le istanze di chi si occupa di regolazione, per definire proposte di legge in questa materia”.
Così il presidente del CNEL Renato Brunetta al convegno “Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L’impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum computing”, organizzato oggi a Villa Lubin dalla confederazione Unionquadri e dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).
CNEL 8 aprile 2024 – Il G.D.P.R. a cinque anni dalla sua applicazione. L’impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum Computing.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaScarica l’invito
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Salvaguardare la democrazia dalla disinformazione.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaLa recente evoluzione del contesto internazionale ha accresciuto le sfide legate alla disinformazione, ulteriormente potenziate dall’avanzamento delle tecnologie digitali.
Dalle elezioni europee del 2019, la Commissione ha attribuito particolare importanza al rafforzamento e al rilancio della democrazia europea con l’obiettivo di dare maggiore potere ai cittadini e costruire democrazie più resilienti in tutta l’UE, anche contrastando la disinformazione.
Il Parlamento europeo ha inoltre costantemente spinto per una risposta europea comune alla disinformazione e per combattere la disinformazione nell’UE e nei suoi vicini.
La disinformazione è una questione trasversale e il CESE ha in particolare adottato una serie di pareri in materia, sottolineandone gli effetti negativi per la democrazia europea. In particolare, il CESE ha sottolineato la necessità di intraprendere azioni per prevenire l’importazione di discriminazioni e pregiudizi nel mondo digitale, nonché di disinformazione e manipolazione.
Per questi motivi e in vista delle prossime elezioni europee, il CESE si è impegnato a elaborare un parere di iniziativa strategica sul tema Tutela della democrazia dalla disinformazione, coordinato dalla Sezione TEN.
Questo OIO strategico analizzerà la situazione, presenterà raccomandazioni concrete e offrirà anche l’opportunità di interagire direttamente con le organizzazioni che rappresentano i giovani, che sono uno dei principali obiettivi della disinformazione e della manipolazione, soprattutto attraverso l’uso delle nuove tecnologie e dei social media. media.
TFA SOSTEGNO IX CICLO PUBBLICATO DECRETO PRESELETTIVE DAL 7 AL 10 MAGGIO
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/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaSi sbloccano per gli statali i concorsi per i super-funzionari, una nuova figura che si inserisce tra i dirigenti e i funzionari. Avranno stipendi lordi molto vicini a 100.000 euro l’anno. Vediamo dove sono previsti i primi reclutamenti e quali sono le competenze richieste.
Per gli statali sono stati sbloccati i concorsi per i super-funzionari. Si tratta di una nuova categoria di dipendenti pubblici, in quadrati tra i dirigenti e i funzionari. A loro spettano stipendi decisamente rilevanti: quasi 100.000 euro lordi l’anno. Vediamo quali sono le competenze richieste e dove ci saranno i primi reclutamenti.
Statali, chi sono i super-funzionari
Nel lavoro pubblico arrivano i super-funzionari, una categoria di lavoratori dall’expertise notevole, posizionati in un livello intermedio tra i funzionari tradizionali e i dirigenti.
La novità riguarda anche l’istituzione di una nuova area professionale all’interno dei ministeri, creata per accogliere queste figure, quella delle “elevate professionalità”. Questi dipendenti statali non solo avranno un ruolo fondamentale nella gestione e nell’operatività interna, ma godranno, come accennato, anche di stipendi eccezionalmente elevati, che possono arrivare fino a quasi 100.000 euro lordi all’anno.
Elevale professionalità
La denominazione di “super-funzionari” non è casuale. Riflette le competenze avanzate e la professionalità elevata che questi lavoratori portano con sé, collocandosi efficacemente a metà strada tra i ruoli esistenti, simili ai “quadri” nel settore privato.
Il loro compenso, decisamente competitivo, punta a riconoscere il valore aggiunto che apporteranno all’amministrazione pubblica. Il primo gruppo di 205 talenti con queste caratteristiche speciali farà il suo ingresso nei ministeri quest’anno, alcuni attraverso concorsi pubblici, altri selezionati da ranghi esistenti con procedure comparative.
I fondi per i super-funzionari
Il finanziamento per l’assunzione dei super-funzionari è previsto negli ultimi Piani integrati delle attività dei ministeri (Piao). In particolare, il ministero dell’Economia e delle Finanze si appresta a inserire nel proprio organico 60 super-funzionari, destinando allo scopo 5,9 milioni di euro.
Questa cifra si traduce in un costo annuo di 98.000 euro per ciascun dipendente, una spesa notevolmente superiore rispetto al costo medio di un dirigente di seconda fascia, stimato in 67.500 euro.
Riorganizzazione interna
Per rendere possibile l’ingresso di queste 60 nuove professionalità elevate, si procederà con una riorganizzazione interna che prevede il sacrificio di 352 posti di assistente e 189 posizioni di operatore. La normativa vigente impone infatti ai ministeri di mantenere invariata la spesa per il personale, rendendo necessario eliminare alcune posizioni per fare spazio ai nuovi ingressi.
Ecco l’elenco dei ministeri coinvolti e delle relative assunzioni previste:
Lo stipendio lordo sfiora i 100.000 euro l’anno
Gli stipendi previsti per i super-funzionari riflettono l’importanza e la qualità del contributo che si attende da loro. A conferma di ciò, i Piani integrati delle attività dei ministeri (Piao) rivelano che la retribuzione annuale lorda per queste nuove posizioni sarà vicina ai 100.000 euro. Per essere precisi, il ministero della Cultura ha stabilito uno stipendio lordo annuo di 98.147 euro per i propri neoassunti, una cifra che supera quella destinata ai dirigenti di seconda fascia.
I compensi negli altri ministeri
Anche altri dicasteri hanno intrapreso azioni simili, sebbene con alcune variazioni:
Assunzioni negli altri ministeri
La strategia di inserimento dei super-funzionari non si limita ai ministeri citati. Altri dicasteri stanno valutando come implementare questa innovativa figura professionale all’interno delle proprie strutture. Per esempio, il ministero della Difesa sta pianificando l’introduzione della quarta area dei funzionari non appena verranno definite le necessità in termini di numero di posti e retribuzione media annua.
Ti ricordo che nel 2024 sono previste altre 6.500 assunzioni nei ministeri.
Analogamente, il ministero dell’Ambiente ha avviato una fase di studio per capire come integrare al meglio i super-funzionari all’interno del proprio organico. È evidente, tuttavia, che non tutti i ministeri si sono ancora mossi in questa direzione, segno che la quarta area, nonostante sia stata introdotta con l’ultimo contratto delle Funzioni centrali del triennio 2019-2021, finora è rimasta più teorica che pratica.
Pubblica amministrazione più attrattiva
L’obiettivo di questa iniziativa è duplice: da un lato, attrarre nella pubblica amministrazione competenze di alto livello che possano competere con quelle offerte dal settore privato; dall’altro, fornire opportunità di crescita professionale a funzionari già in servizio che dimostrano abilità e competenze particolarmente elevate. In questo modo, si spera di valorizzare ulteriormente il lavoro all’interno della pubblica amministrazione, rendendola più efficiente e attrattiva per i talenti.
Il contratto dei super-funzionari
Per rafforzare ulteriormente la posizione dei super-funzionari all’interno della pubblica amministrazione, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sollecitato l’Aran a negoziare con i sindacati un miglioramento delle condizioni contrattuali relative alla quarta area.
FAQ (domande e risposte)
Quali sono i requisiti per i super-funzionari statali?
I super-funzionari statali devono possedere elevate professionalità, collocandosi in una nuova area professionale che si posiziona tra i funzionari e i dirigenti. Questi individui sono selezionati sia attraverso concorsi sia mediante procedure comparative tra gli attuali funzionari, indicando un mix di competenze avanzate e esperienza all’interno della pubblica amministrazione.
Quanti super-funzionari saranno assunti dal ministero dell’Economia?
Il ministero dell’Economia e delle Finanze prevede l’assunzione di 60 super-funzionari. Questa decisione fa parte di un piano più ampio di rinnovamento e potenziamento delle competenze all’interno dei ministeri italiani.
Che stipendio lordo annuo percepiranno i super-funzionari?
I super-funzionari avranno uno stipendio lordo annuo che può arrivare a quasi 100.000 euro. Ad esempio, il ministero della Cultura ha stabilito una retribuzione annua lorda di 98.147 euro per i super-funzionari neoassunti.
Come finanzia il ministero dell’Economia l’assunzione dei super-funzionari?
Per finanziare l’assunzione dei 60 super-funzionari, il ministero dell’Economia ha allocato 5,9 milioni di euro. Questo finanziamento è stato reso possibile anche attraverso la rinuncia a 352 posizioni di assistente e 189 operatori, in linea con le norme che impediscono ai ministeri di aumentare la propria spesa per il personale.
Qual è il costo di un super-funzionario rispetto a un dirigente di seconda fascia?
Il costo di un super-funzionario, stimato in 98.000 euro annui, supera quello di un dirigente di seconda fascia, il cui costo unitario è indicato in 67.500 euro. Questo sottolinea l’importanza e il valore attribuito alle competenze dei super-funzionari rispetto alle posizioni tradizionali all’interno della pubblica amministrazione.
Quali ministeri hanno introdotto la quarta area dei super-funzionari?
I ministeri che hanno già introdotto o stanno pianificando di introdurre la quarta area dei super-funzionari includono:
Altri ministeri, come quello della Difesa e dell’Ambiente, stanno ancora valutando o hanno iniziato fasi di studio per definire l’integrazione di questa nuova figura professionale all’interno delle proprie strutture.
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