Il 18 maggio 2022 il Gruppo Diversity Europe (Gruppo III) del Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha deciso all’unanimità di cambiare nome in “Gruppo delle organizzazioni della società civile”. Il cambio di nome entra in vigore con effetto immediato.
Séamus Boland , presidente del gruppo delle organizzazioni della società civile, ha dichiarato: La crisi economica e finanziaria, la pandemia di COVID-19 e ora la guerra in Ucraina, hanno dimostrato che le organizzazioni della società civile contribuiscono attivamente alla resilienza e alla sostenibilità delle nostre comunità. Portano soluzioni alle sfide, difendono i nostri valori europei e sono essenziali per l’attuazione di politiche efficaci. Le organizzazioni della società civile sono attori chiave per un futuro sostenibile e devono essere riconosciute come tali.
In questo contesto, il Gruppo ha deciso di cambiare nome, al fine di fornire agli stakeholder una maggiore chiarezza sulla propria composizione e mission .
Il cambio di denominazione è particolarmente opportuno, alla luce della pubblicazione del rapporto finale sugli esiti della Conferenza sul futuro dell’Europa . La relazione propone di rafforzare le strutture esistenti, per riflettere meglio le esigenze e le aspettative dei cittadini dell’UE nel processo decisionale e afferma inoltre: In questo quadro, rafforzare il ruolo istituzionale del CESE e conferiregli poteri come facilitatore e garante di attività di democrazia partecipativa come dialogo strutturato con le organizzazioni della società civile e i panel dei cittadini.
Sfondo:
Il gruppo delle organizzazioni della società civile è uno dei tre gruppi che compongono il CESE. In linea con le modifiche introdotte nel Trattato di Lisbona, il Gruppo III è composto da altri rappresentanti e portatori di interessi della società civile, in particolare nel campo economico, civico, professionale e culturale . I suoi membri provengono da organizzazioni che rappresentano i seguenti settori:
Il mondo accademico (scienziati naturali, economisti, sociologi, ecc.)
Partecipazione e responsabilizzazione dei cittadini
Sviluppo della società civile
Consumatori
Ambiente, patrimonio e sviluppo sostenibile
Agricoltura, pesca e comunità costiere, silvicoltura
Tutela dei diritti umani (Tematiche riguardanti bambini, anziani, famiglie, uguaglianza di genere, gruppi emarginati e svantaggiati, migranti e rifugiati, minoranze, persone con disabilità, donne e giovani)
Economia sociale (enti di beneficenza, cooperative, fondazioni, mutue e imprese sociali)
Durante la Presidenza 2020-2023, il Gruppo delle organizzazioni della società civile concentra il proprio lavoro su “La povertà e il ruolo delle organizzazioni della società civile nel combatterla”.
Civil Society Organisations’ Group is the new name of the EESC’s Diversity Europe Group.
On 18 May 2022, the Diversity Europe Group (Group III) of the European Economic and Social
Committee (EESC) decided unanimously to change its name to “Civil Society Organisations’ Group”.
The change of name enters into force with immediate effect.
Séamus Boland, President of the Civil Society Organisations’ Group, said: “The economic and financial
crisis, the COVID-19 pandemic and now the war in Ukraine, have demonstrated that civil society
organisations actively contribute to the resilience and sustainability of our communities. They bring
solutions to challenges, they defend our European values and are essential for the implementation of
effective policies. Civil society organisations are key players for a sustainable future and must be
recognised as such.”
Within this context, the Group has decided to change its name, in order to provide stakeholders with
more clarity about its composition and mission.
The change of name is especially timely, in the light of the publication of the final report on the outcome
of the Conference on the Future of Europe. The report proposes strengthening existing structures,
to better reflect the needs and expectations of EU citizens in the decision-making process and further
states: “Within this framework, enhance the institutional role of the EESC and empower it as
facilitator and guarantor of participatory democracy activities like structured dialogue with civil
society organisations and Citizens’ panels.”
Background:
The Civil Society Organisations’ Group is one of the three groups that make up the EESC. In line with
the changes introduced in the Lisbon Treaty, Group III is made up of “other representatives and
stakeholders of civil society, particularly in the economic, civic, professional and cultural field”. Its
members are drawn from organisations representing the following fields:
Academia (natural scientists, economists, sociologists, etc.)
Citizens’ Participation and Empowerment
Civil Society Development
Consumers
Environment, Heritage & Sustainable Development
Farming, Fisheries and Coastal Communities, Forestry
Human Rights’ Protection (Issues concerning children, elderly, families, gender equality,
marginalised and underprivileged groups, migrants and refugees, minorities, persons with
disability, women and youth)
Liberal Professions (lawyers, doctors, engineers, etc.)
Small and Medium-sized Enterprises and Crafts
Social Economy (charities, cooperatives, foundations, mutual societies and social enterprises)
During the 2020-2023 Presidency, the Civil Society Organisations’ Group focuses its work on ‘Poverty
and the role of civil society organisations in combatting it’.
Find out more about the Group on the EESC website.
For more information, please contact:
Jasmin Klötzing, Communication Officer, Secretariat of the Civil Society Organisations’ Group
+32 (0)2 546 90 67
jasmin.kloetzing@eesc.europa.eu
The European Economic and Social Committee represents the various economic and social components of organised civil
society. It is an institutional consultative body established by the 1957 Treaty of Rome. Its consultative role enables its members,
and hence the organisations they represent, to participate in the EU decision-making process
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/eesc-griii-logo-en-quadri-pos-01.png323480zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-26 10:20:352022-05-26 10:20:35Il gruppo delle organizzazioni della società civile è il nuovo nome del gruppo Diversity Europe del CESE.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/Invito-convegno-scuola-lavoro-CNEL_27052022_001.png419596zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-23 16:43:032022-05-23 16:43:03Dalla scuola al mondo del lavoro. Integrazione di basi di dati per l’analisi delle biografie scolastiche, universitarie e lavorative.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/FSLKazlXsAE8p2B.jpg451680zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-23 15:49:182022-05-23 15:55:20Aprire una fase costituente. Occorre una Costituzione Europea.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/23.05.2022-comunicato-invito-Mastri-del-Lavoro-Vibo_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-23 15:45:492022-05-23 15:45:49CONVEGNO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE DEI MAESTRI DEL LAVORO Anno 2022 - “La dieta mediterranea – Salute – Sostenibilità – Lavoro”
La possibilità di accedere a un fascicolo elettronico relativo ai propri contenziosi giudiziari in corso, in molti stati d’Europa o di partecipare da remoto a un’udienza mediante una teleconferenza, è ancora una fata morgana, così come – in ambito penale – vittime e imputati non possono accedere ad una banca dati digitale che dia loro contezza dello stato del procedimento. Oppure, ancora, soltanto in 13 Stati membri le prove possono essere presentate a un organo giurisdizionale esclusivamente in formato digitale per tutti i tipi di procedimenti penali, così come soltanto in 10 Stati membri, in materia civile e commerciale, le prove digitali sono ammissibili in tutti i tipi di procedimenti.
La necessità di rafforzare la resilienza dei sistemi giudiziari in tutta Europa, specie dopo gli eventi pandemici, dunque, ha condotto l’Unione – già dallo scorso anno – ad interrogarsi su come sfruttare tutte le opportunità dell’era digitale anche in tale ambito, in un contesto capace di garantire la sicurezza e l’etica.
Infatti, sebbene siano già stati profusi notevoli sforzi, resta ancora molto da fare sia a livello nazionale sia europeo per rafforzare ulteriormente la resilienza dei sistemi giudiziari e la loro capacità di lavorare online. In questo senso va la proposta di Regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria su cui si è appena espresso il CESE, il Comitato economico e sociale europeo, organo consultivo dell’UE con sede a Bruxelles.
La proposta, oggetto di un primo scrutinio da parte della sezione Occupazione, Affari Sociali e Cittadinanza del Comitato e adottata poi il 19 maggio dall’Assemblea Plenaria, delinea un sistema costituito da apparati informatici e punti di accesso interoperabili che operano sotto la responsabilità e la gestione di ciascuno Stato membro, con un punto di accesso elettronico europeo sul portale europeo della giustizia elettronica utilizzabile da ogni persona fisica e giuridica.
Nel suo parere, adottato all’unanimità il 19 maggio, relatore l’italiano Maurizio Mensi (rappresentante della CIU-Unionquadri, parte sociale membro del CNEL), il Comitato ha espresso sostegno e apprezzamento per la proposta della Commissione, evidenziando tuttavia la necessità che siano fornite garanzie su taluni aspetti quali, ad esempio, la sicurezza della tecnologia utilizzata. Insieme alla riservatezza, infatti, la garanzia di un impianto tecnologico sicuro rappresenta, a parere del CESE, un elemento essenziale, data la natura sensibile delle udienze che si svolgono in tribunale.A ciò si aggiungono – – sostiene ancora il CESE –il rispetto delle regole in tema di protezione dei dati personali insieme alla sicurezza dei dati e dei sistemi coinvolti.
Una particolare attenzione, da parte del Comitato, è stata richiesta anche alle condizioni attuative del principio di “Open Justice”, al fine di garantire il rispetto del principio della giustizia aperta, sotto i profili della partecipazione, dell’osservazione e dell’accessibilità.
Ulteriore aspetto critico sollevato è stato quello relativo al “Digital Divide”. Per il Comitato, le scarse competenze digitali e un accesso limitato alla tecnologia, insieme a bassi livelli di alfabetizzazione e conoscenze giuridiche possono aumentare le barriere all’accesso ai servizi digitali e vanificare gli obiettivi perseguiti con la proposta di regolamento. Pertanto, nell’attuare le misure volte a digitalizzare la cooperazione giudiziaria occorrerà garantire l’accessibilità a tutti, in termini di tecnologie e interventi di sostegno, lasciando impregiudicata la possibilità per le persone fisiche e giuridiche di continuare a utilizzare il tradizionale sistema di comunicazione cartaceo.
In definitiva, gli strumenti di comunicazione digitale tra organi giurisdizionali e autorità competenti degli Stati membri contribuiscono senza dubbio ad una migliore efficienza dei sistemi giudiziari riducendo ritardi e oneri amministrativi, accelerando lo scambio di informazioni tra autorità, aumentando la semplificazione e riducendo tempi e costi per la trattazione delle cause, in tal senso aumentando la competitività del sistema socio-economico.
:Justice #Digitalisation to improve access & competitiveness is welcome, but w/ adequate safeguards on security & confidentiality & remedies for the digital, technological & educational divide! #EESCPlenaryRead our opinion: http://europa.eu/!wrFXht
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/0000.jpg8001200zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-23 07:29:162022-05-23 07:31:16CESE: Parere del Prof. Maurizio Mensi – Consigliere CESE CIU Unionquadri. Digitalizzazione della giustizia, via libera dal CESE: udienze e fascicoli presto online.
CIU Unionquadri nasce nel 1975 per rappresentare gli interessi della categoria dei Quadri intermedi. Negli anni 2000 la Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali apre anche ai professionisti dipendenti e autonomi, tutela le professioni intellettuali; i quadri, ai sensi della Legge 190/85, i professionisti dipendenti e liberi, i ricercatori, le medio-alte professionalità, sia persone fisiche sia associazioni.
Siede ininterrottamente dal 1989 in Italia nel Consiglio Nazionale per l’Economia e il Lavoro e dal 1994 siede anche nel Comitato Economico e Sociale Europeo a Bruxelles, riconfermata per il nuovo quinquennio 2020 – 2025.
È fra le Confederazioni Sindacali in Italia comparativamente maggiormente rappresentative.
Opera in Italia con Delegazioni Regionali, provinciali, territoriali e con Delegazioni in oltre venti Paesi Esteri.
Si è sempre distinta per essere capace di anticipare i cambiamenti economici, produttivi e sociali del mondo delle elevate professionalità; sia con riguardo ai professionisti alle dipendenze sia con riguardo ai professionisti autonomi.
Pertanto, ecco nascere la Convenzione con Mutua Genesi, una Società Generale di Mutuo Soccorso: un’organizzazione di stampo associativo senza finalità di lucro. Si origina sulla base dell’idea fondante della mutualità: un nucleo di persone che mettono insieme le proprie risorse allo scopo di fornirsi supporto, guidate dai valori di Solidarietà e Reciprocità.
L’obiettivo è quello di diffondere la cultura “Mutualistica” per realizzare un sistema di Sanità Integrativa che possa rispondere in maniera efficace ai bisogni di tutela dei cittadini, ottimizzando le disponibilità economiche già impiegate dalle famiglie in questo settore. Vengono offerte prestazioni sanitarie a costi agevolati, un corretto e veloce accesso alle informazioni e di conseguenza, alla diagnosi precoce.
Non più emisferi separati, ma una complessiva “sinergia sociale” fra pubblico e privato, tra professionisti e microimprese, che dialogano, ma soprattutto che si rispecchiano negli stessi ideali “Dare Valore alla Vita di Ogni Singola Persona Tutelando la Salute”.
Consapevole di tali nuovi assetti si costituisce così, a seguito della manifestazione di un bisogno primario, con la creazione di sussidi sanitari su misura per rispondere a questo stato di necessità.
Total Life Easy, è un sussidio pensato appositamente per la convenzione nata da questa sinergia con CIUUNIONQUADRI.
La motivazione a incentivare l’adozione di questo modello è la volontà di rendere fruibile la Sanità Integrativa per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o, comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi, accelerando quindi i tempi delle liste di attesa e che, al contempo, necessitano come tutti di tutele sanitarie di massima qualità.
Associarsi a Mutua Genesi significa non soltanto avere accesso a soluzioni sanitarie di eccellenza, ma anche poter partecipare attivamente alla vita associativa, avendo la possibilità di conferire il proprio valore aggiunto per migliorare l’associazione stessa.
Per maggiori informazioni potete contattare la segreteria della nostra organizzazione tramite mail segreteria@ciuonline.it .
La CIU Unionquadri è intervenuta alla Conferenza Stampa di presentazione della Settima Edizione di Rome Art Week, che si è tenuta presso la prestigiosa sede della Temple University di Roma.
Marco Ancora, Responsabile Nazionale Cultura di CIU-Unionquadri ha illustrato le dinamiche del mondo del lavoro e delle professioni culturali e intellettuali, ricordando il prestigio e l’internazionalità della manifestazione giunta alla sua settima edizione.
I numeri dell’edizione precedente hanno fatto rilevare incrementi esponenziali per quanto riguarda le partecipazioni:
546 le iscrizioni, di cui 146 tra gallerie, accademie e istituzioni, 341 artisti, 59 curatori, 392 gli eventi, di cui 120 eventi veri e propri, 120 esposizioni, 152 open studio.
Numeri importanti per Roma Capitale, che ineriscono non solo l’intera categoria degli operatori dell’arte e della cultura ma che insistono soprattutto sul territorio, sull’economia, sul turismo e ogni altro indotto.
Rome Art Week, ha continuato Marco Ancora, è sempre più strettamente connaturata alla Città di Roma e ad un ambito sempre più europeo ed internazionale.
Le libere professioni, le professioni intellettuali e tutti coloro che operano nel mondo della cultura sono diventati ormai referenti fondamentali di quel mondo del lavoro in continua evoluzione e trasformazione, rappresentando un settore strategico per l’occupazione al centro di un (del) dibattito nazionale ed europeo che la CIU Unionquadri sta portando presso le sedi del CNEL e del CESE in modo costante e precipuo, al fine di meglio comprenderne e definirne l’inquadramento e le tutele.
Sono intervenuti Massimiliano Padovan di benedetto, Presidente e Fondatore di Rome Art Week, Shara Wasserman, Director of Exhibitions Temple University Rome, Massimo Scaringella, Curatore e Responsabile Rapporti Internazionali di RAW.
Massimiliano Padovan di Benedetto ha poi presentato la nuova Directory, curata dall’Associazione KOU ed edita da Menexa, contenente la raccolta dei partecipanti della precedente edizione di RAW, che conferma come la rassegna sia diventata il punto di riferimento del panorama culturale ed artistico non solo della Capitale, muovendosi in ambiti e contesti sempre più internazionali.
La Settima Edizione di Rome Art Week vede il Patrocinio della Regione Lazio, dell’Assessorato alla Cultura di Roma, dell’Unione degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma, dell’Università La Sapienza di Roma, di CIU Unionquadri e di altre Istituzioni Nazionali ed Internazionali.
La presentazione si è svolta presso l’Auditorium della Temple University alla presenza di giornalisti, istituzioni ed operatori del settore del mondo dell’arte e della cultura.
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/image00.png138364zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-17 09:53:462022-05-17 09:54:56CIU Unionquadri partecipa alla presentazione della Settima Edizione di Rome Art Week presso la Temple University di Roma.
Strutture sanitarie convenzionate il personale sanitario può operare tanto in regime di lavoro autonomo che subordinato. Lo afferma una recente sentenza della Corte Costituzionale del 9 maggio 2022.
La Corte Costituzionale stabilisce che le regioni ed il settore pubblico non possono imporre alle aziende sanitarie private l’assunzione di personale per la cura della persona esclusivamente con contratto di lavoro subordinato.
Ciò significa che medici, infermieri ed altro personale addetto alla cura della persona, affinchè la convenzione sia valida, potrà essere tanto lavoratore autonomo che subordinato.
Con la recente sentenza del 9 maggio 2022 n.113, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 9 comma 1 della legge regionale del Lazio 28.12.2018 n.13 laddove stabilisce che il personale sanitario addetto ai servizi alla persona nelle strutture sanitarie private accreditate debba necessariamente intrattenere con la struttura un rapporto di lavoro subordinato.
Ha ritenuto la Corte Costituzionale come una simile norma e quindi non solo quella impugnata venga a violare in maniera eccessiva e non necessaria iprincipi di libertà economica sanciti dalla Costituzione (articolo 41 Costituzione) .
https://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2022/05/Il-diritto-del-Web.jpg316227zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2022-05-16 13:00:162022-05-16 14:31:11@MaurizioMensi e @pietro_falletta "Il diritto del web"
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CESE: PARERE – Digitalizzazione della cooperazione giudiziaria transfrontaliera.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaIl gruppo delle organizzazioni della società civile è il nuovo nome del gruppo Diversity Europe del CESE.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaIl 18 maggio 2022 il Gruppo Diversity Europe (Gruppo III) del Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha deciso all’unanimità di cambiare nome in “Gruppo delle organizzazioni della società civile”. Il cambio di nome entra in vigore con effetto immediato.
Séamus Boland , presidente del gruppo delle organizzazioni della società civile, ha dichiarato:
In questo contesto, il Gruppo ha deciso di cambiare nome, al fine di fornire agli stakeholder una maggiore chiarezza sulla propria composizione e mission .
Il cambio di denominazione è particolarmente opportuno, alla luce della pubblicazione del rapporto finale sugli esiti della Conferenza sul futuro dell’Europa . La relazione propone di rafforzare le strutture esistenti, per riflettere meglio le esigenze e le aspettative dei cittadini dell’UE nel processo decisionale e afferma inoltre:
Sfondo:
Il gruppo delle organizzazioni della società civile è uno dei tre gruppi che compongono il CESE. In linea con le modifiche introdotte nel Trattato di Lisbona, il Gruppo III è composto da
. I suoi membri provengono da organizzazioni che rappresentano i seguenti settori:Durante la Presidenza 2020-2023, il Gruppo delle organizzazioni della società civile concentra il proprio lavoro su “La povertà e il ruolo delle organizzazioni della società civile nel combatterla”.
Scopri di più sul gruppo sul sito web del CESE .
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Civil Society Organisations’ Group is the new name of the EESC’s Diversity Europe Group.
On 18 May 2022, the Diversity Europe Group (Group III) of the European Economic and Social
Committee (EESC) decided unanimously to change its name to “Civil Society Organisations’ Group”.
The change of name enters into force with immediate effect.
Séamus Boland, President of the Civil Society Organisations’ Group, said: “The economic and financial
crisis, the COVID-19 pandemic and now the war in Ukraine, have demonstrated that civil society
organisations actively contribute to the resilience and sustainability of our communities. They bring
solutions to challenges, they defend our European values and are essential for the implementation of
effective policies. Civil society organisations are key players for a sustainable future and must be
recognised as such.”
Within this context, the Group has decided to change its name, in order to provide stakeholders with
more clarity about its composition and mission.
The change of name is especially timely, in the light of the publication of the final report on the outcome
of the Conference on the Future of Europe. The report proposes strengthening existing structures,
to better reflect the needs and expectations of EU citizens in the decision-making process and further
states: “Within this framework, enhance the institutional role of the EESC and empower it as
facilitator and guarantor of participatory democracy activities like structured dialogue with civil
society organisations and Citizens’ panels.”
Background:
The Civil Society Organisations’ Group is one of the three groups that make up the EESC. In line with
the changes introduced in the Lisbon Treaty, Group III is made up of “other representatives and
stakeholders of civil society, particularly in the economic, civic, professional and cultural field”. Its
members are drawn from organisations representing the following fields:
Academia (natural scientists, economists, sociologists, etc.)
Citizens’ Participation and Empowerment
Civil Society Development
Consumers
Environment, Heritage & Sustainable Development
Farming, Fisheries and Coastal Communities, Forestry
Human Rights’ Protection (Issues concerning children, elderly, families, gender equality,
marginalised and underprivileged groups, migrants and refugees, minorities, persons with
disability, women and youth)
Liberal Professions (lawyers, doctors, engineers, etc.)
Small and Medium-sized Enterprises and Crafts
Social Economy (charities, cooperatives, foundations, mutual societies and social enterprises)
During the 2020-2023 Presidency, the Civil Society Organisations’ Group focuses its work on ‘Poverty
and the role of civil society organisations in combatting it’.
Find out more about the Group on the EESC website.
For more information, please contact:
Jasmin Klötzing, Communication Officer, Secretariat of the Civil Society Organisations’ Group
+32 (0)2 546 90 67
jasmin.kloetzing@eesc.europa.eu
The European Economic and Social Committee represents the various economic and social components of organised civil
society. It is an institutional consultative body established by the 1957 Treaty of Rome. Its consultative role enables its members,
and hence the organisations they represent, to participate in the EU decision-making process
Dalla scuola al mondo del lavoro. Integrazione di basi di dati per l’analisi delle biografie scolastiche, universitarie e lavorative.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaAprire una fase costituente. Occorre una Costituzione Europea.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairahttps://www.cnel.it/Comunicazione-e-Stampa/Notizie/ArtMID/694/ArticleID/2285/UE-I-GIOVANI-VOGLIONO-GLI-STATI-UNITI-APRIRE-UNA-FASE-COSTITUENTE#.Ynapa2ICjbM.twitter
CONVEGNO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE DEI MAESTRI DEL LAVORO Anno 2022 – “La dieta mediterranea – Salute – Sostenibilità – Lavoro”
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaCESE: Parere del Prof. Maurizio Mensi – Consigliere CESE CIU Unionquadri. Digitalizzazione della giustizia, via libera dal CESE: udienze e fascicoli presto online.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaLa possibilità di accedere a un fascicolo elettronico relativo ai propri contenziosi giudiziari in corso, in molti stati d’Europa o di partecipare da remoto a un’udienza mediante una teleconferenza, è ancora una fata morgana, così come – in ambito penale – vittime e imputati non possono accedere ad una banca dati digitale che dia loro contezza dello stato del procedimento. Oppure, ancora, soltanto in 13 Stati membri le prove possono essere presentate a un organo giurisdizionale esclusivamente in formato digitale per tutti i tipi di procedimenti penali, così come soltanto in 10 Stati membri, in materia civile e commerciale, le prove digitali sono ammissibili in tutti i tipi di procedimenti.
La necessità di rafforzare la resilienza dei sistemi giudiziari in tutta Europa, specie dopo gli eventi pandemici, dunque, ha condotto l’Unione – già dallo scorso anno – ad interrogarsi su come sfruttare tutte le opportunità dell’era digitale anche in tale ambito, in un contesto capace di garantire la sicurezza e l’etica.
Infatti, sebbene siano già stati profusi notevoli sforzi, resta ancora molto da fare sia a livello nazionale sia europeo per rafforzare ulteriormente la resilienza dei sistemi giudiziari e la loro capacità di lavorare online. In questo senso va la proposta di Regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria su cui si è appena espresso il CESE, il Comitato economico e sociale europeo, organo consultivo dell’UE con sede a Bruxelles.
La proposta, oggetto di un primo scrutinio da parte della sezione Occupazione, Affari Sociali e Cittadinanza del Comitato e adottata poi il 19 maggio dall’Assemblea Plenaria, delinea un sistema costituito da apparati informatici e punti di accesso interoperabili che operano sotto la responsabilità e la gestione di ciascuno Stato membro, con un punto di accesso elettronico europeo sul portale europeo della giustizia elettronica utilizzabile da ogni persona fisica e giuridica.
Nel suo parere, adottato all’unanimità il 19 maggio, relatore l’italiano Maurizio Mensi (rappresentante della CIU-Unionquadri, parte sociale membro del CNEL), il Comitato ha espresso sostegno e apprezzamento per la proposta della Commissione, evidenziando tuttavia la necessità che siano fornite garanzie su taluni aspetti quali, ad esempio, la sicurezza della tecnologia utilizzata. Insieme alla riservatezza, infatti, la garanzia di un impianto tecnologico sicuro rappresenta, a parere del CESE, un elemento essenziale, data la natura sensibile delle udienze che si svolgono in tribunale.A ciò si aggiungono – – sostiene ancora il CESE –il rispetto delle regole in tema di protezione dei dati personali insieme alla sicurezza dei dati e dei sistemi coinvolti.
Una particolare attenzione, da parte del Comitato, è stata richiesta anche alle condizioni attuative del principio di “Open Justice”, al fine di garantire il rispetto del principio della giustizia aperta, sotto i profili della partecipazione, dell’osservazione e dell’accessibilità.
Ulteriore aspetto critico sollevato è stato quello relativo al “Digital Divide”. Per il Comitato, le scarse competenze digitali e un accesso limitato alla tecnologia, insieme a bassi livelli di alfabetizzazione e conoscenze giuridiche possono aumentare le barriere all’accesso ai servizi digitali e vanificare gli obiettivi perseguiti con la proposta di regolamento. Pertanto, nell’attuare le misure volte a digitalizzare la cooperazione giudiziaria occorrerà garantire l’accessibilità a tutti, in termini di tecnologie e interventi di sostegno, lasciando impregiudicata la possibilità per le persone fisiche e giuridiche di continuare a utilizzare il tradizionale sistema di comunicazione cartaceo.
In definitiva, gli strumenti di comunicazione digitale tra organi giurisdizionali e autorità competenti degli Stati membri contribuiscono senza dubbio ad una migliore efficienza dei sistemi giudiziari riducendo ritardi e oneri amministrativi, accelerando lo scambio di informazioni tra autorità, aumentando la semplificazione e riducendo tempi e costi per la trattazione delle cause, in tal senso aumentando la competitività del sistema socio-economico.
Rapporteur
:Justice #Digitalisation to improve access & competitiveness is welcome, but w/ adequate safeguards on security & confidentiality & remedies for the digital, technological & educational divide! #EESCPlenary Read our opinion: http://europa.eu/!wrFXht
Convenzione Sanitaria Mutua Genesi.
/in Comunicati stampa, Documenti, News /da zairaCIU Unionquadri nasce nel 1975 per rappresentare gli interessi della categoria dei Quadri intermedi. Negli anni 2000 la Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali apre anche ai professionisti dipendenti e autonomi, tutela le professioni intellettuali; i quadri, ai sensi della Legge 190/85, i professionisti dipendenti e liberi, i ricercatori, le medio-alte professionalità, sia persone fisiche sia associazioni.
Siede ininterrottamente dal 1989 in Italia nel Consiglio Nazionale per l’Economia e il Lavoro e dal 1994 siede anche nel Comitato Economico e Sociale Europeo a Bruxelles, riconfermata per il nuovo quinquennio 2020 – 2025.
È fra le Confederazioni Sindacali in Italia comparativamente maggiormente rappresentative.
Opera in Italia con Delegazioni Regionali, provinciali, territoriali e con Delegazioni in oltre venti Paesi Esteri.
Si è sempre distinta per essere capace di anticipare i cambiamenti economici, produttivi e sociali del mondo delle elevate professionalità; sia con riguardo ai professionisti alle dipendenze sia con riguardo ai professionisti autonomi.
Pertanto, ecco nascere la Convenzione con Mutua Genesi, una Società Generale di Mutuo Soccorso: un’organizzazione di stampo associativo senza finalità di lucro. Si origina sulla base dell’idea fondante della mutualità: un nucleo di persone che mettono insieme le proprie risorse allo scopo di fornirsi supporto, guidate dai valori di Solidarietà e Reciprocità.
L’obiettivo è quello di diffondere la cultura “Mutualistica” per realizzare un sistema di Sanità Integrativa che possa rispondere in maniera efficace ai bisogni di tutela dei cittadini, ottimizzando le disponibilità economiche già impiegate dalle famiglie in questo settore. Vengono offerte prestazioni sanitarie a costi agevolati, un corretto e veloce accesso alle informazioni e di conseguenza, alla diagnosi precoce.
Non più emisferi separati, ma una complessiva “sinergia sociale” fra pubblico e privato, tra professionisti e microimprese, che dialogano, ma soprattutto che si rispecchiano negli stessi ideali “Dare Valore alla Vita di Ogni Singola Persona Tutelando la Salute”.
Consapevole di tali nuovi assetti si costituisce così, a seguito della manifestazione di un bisogno primario, con la creazione di sussidi sanitari su misura per rispondere a questo stato di necessità.
Total Life Easy, è un sussidio pensato appositamente per la convenzione nata da questa sinergia con CIU UNIONQUADRI.
La motivazione a incentivare l’adozione di questo modello è la volontà di rendere fruibile la Sanità Integrativa per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o, comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi, accelerando quindi i tempi delle liste di attesa e che, al contempo, necessitano come tutti di tutele sanitarie di massima qualità.
Associarsi a Mutua Genesi significa non soltanto avere accesso a soluzioni sanitarie di eccellenza, ma anche poter partecipare attivamente alla vita associativa, avendo la possibilità di conferire il proprio valore aggiunto per migliorare l’associazione stessa.
Per maggiori informazioni potete contattare la segreteria della nostra organizzazione tramite mail segreteria@ciuonline.it .
La Segreteria Organizzativa CIU Unionquadri
01 Mutua Genesi adesione Associato EASY 15-4-22.pdf
03 TABELLA EASY 17-3-22.pdf
CIU Unionquadri partecipa alla presentazione della Settima Edizione di Rome Art Week presso la Temple University di Roma.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaLa CIU Unionquadri è intervenuta alla Conferenza Stampa di presentazione della Settima Edizione di Rome Art Week, che si è tenuta presso la prestigiosa sede della Temple University di Roma.
Marco Ancora, Responsabile Nazionale Cultura di CIU-Unionquadri ha illustrato le dinamiche del mondo del lavoro e delle professioni culturali e intellettuali, ricordando il prestigio e l’internazionalità della manifestazione giunta alla sua settima edizione.
I numeri dell’edizione precedente hanno fatto rilevare incrementi esponenziali per quanto riguarda le partecipazioni:
546 le iscrizioni, di cui 146 tra gallerie, accademie e istituzioni, 341 artisti, 59 curatori, 392 gli eventi, di cui 120 eventi veri e propri, 120 esposizioni, 152 open studio.
Numeri importanti per Roma Capitale, che ineriscono non solo l’intera categoria degli operatori dell’arte e della cultura ma che insistono soprattutto sul territorio, sull’economia, sul turismo e ogni altro indotto.
Rome Art Week, ha continuato Marco Ancora, è sempre più strettamente connaturata alla Città di Roma e ad un ambito sempre più europeo ed internazionale.
Le libere professioni, le professioni intellettuali e tutti coloro che operano nel mondo della cultura sono diventati ormai referenti fondamentali di quel mondo del lavoro in continua evoluzione e trasformazione, rappresentando un settore strategico per l’occupazione al centro di un (del) dibattito nazionale ed europeo che la CIU Unionquadri sta portando presso le sedi del CNEL e del CESE in modo costante e precipuo, al fine di meglio comprenderne e definirne l’inquadramento e le tutele.
Sono intervenuti Massimiliano Padovan di benedetto, Presidente e Fondatore di Rome Art Week, Shara Wasserman, Director of Exhibitions Temple University Rome, Massimo Scaringella, Curatore e Responsabile Rapporti Internazionali di RAW.
Massimiliano Padovan di Benedetto ha poi presentato la nuova Directory, curata dall’Associazione KOU ed edita da Menexa, contenente la raccolta dei partecipanti della precedente edizione di RAW, che conferma come la rassegna sia diventata il punto di riferimento del panorama culturale ed artistico non solo della Capitale, muovendosi in ambiti e contesti sempre più internazionali.
La Settima Edizione di Rome Art Week vede il Patrocinio della Regione Lazio, dell’Assessorato alla Cultura di Roma, dell’Unione degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma, dell’Università La Sapienza di Roma, di CIU Unionquadri e di altre Istituzioni Nazionali ed Internazionali.
La presentazione si è svolta presso l’Auditorium della Temple University alla presenza di giornalisti, istituzioni ed operatori del settore del mondo dell’arte e della cultura.
Pronuncia Corte Costituzionale.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaStrutture sanitarie convenzionate il personale sanitario può operare tanto in regime di lavoro autonomo che subordinato. Lo afferma una recente sentenza della Corte Costituzionale del 9 maggio 2022.
La Corte Costituzionale stabilisce che le regioni ed il settore pubblico non possono imporre alle aziende sanitarie private l’assunzione di personale per la cura della persona esclusivamente con contratto di lavoro subordinato.
Ciò significa che medici, infermieri ed altro personale addetto alla cura della persona, affinchè la convenzione sia valida, potrà essere tanto lavoratore autonomo che subordinato.
Con la recente sentenza del 9 maggio 2022 n.113, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 9 comma 1 della legge regionale del Lazio 28.12.2018 n.13 laddove stabilisce che il personale sanitario addetto ai servizi alla persona nelle strutture sanitarie private accreditate debba necessariamente intrattenere con la struttura un rapporto di lavoro subordinato.
Ha ritenuto la Corte Costituzionale come una simile norma e quindi non solo quella impugnata venga a violare in maniera eccessiva e non necessaria iprincipi di libertà economica sanciti dalla Costituzione (articolo 41 Costituzione) .
@MaurizioMensi e @pietro_falletta “Il diritto del web”
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zaira