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Francesco Riva Coordinatore della Consulta Nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile.

CODICE STRADA. BRUNETTA: ACCOLTE LE PROPOSTE DEL CNEL. TRA QUESTE IL DDL SU ALCOLOCK
“L’approvazione definitiva del nuovo codice della strada è motivo di orgoglio per il CNEL che ha visto inserire nel nuovo testo di legge tutte le sue proposte e osservazioni, in particolare, quella sull’alcolock. Il mio plauso va alla Consulta per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile del CNEL che ha svolto, fin dalla scorsa Consiliatura, un enorme lavoro e dato un contributo importante alla formulazione dell’articolato di legge. Tra queste, sono di particolare importanza le norme per l’inserimento di una targa e l’obbligatorietà dell’assicurazione e del casco per i monopattini; le disposizioni che limitano la circolazione sulle strade extra-urbane e l’implementazione costante di campagne per la sensibilizzazione e la formazione dei giovani utenti della strada. Grande soddisfazione, infine, per aver riproposto, nella diciannovesima legislatura, il DDL che rende obbligatorio l’installazione dell’alcolock, un dispositivo che blocca l’accensione del mezzo se si ha un tasso alcolemico fuori norma. Il CNEL continuerà con coerenza a dare il proprio importante contributo alle iniziative per la riduzione degli incidenti stradali e alla sicurezza di tutti gli utenti delle strade, in particolare tra i giovani”.  Lo ha dichiarato il presidente del CNEL Renato Brunetta a seguito dell’approvazione del nuovo codice della strada.

   Ufficio Stampa

 

Francesco Riva, Consigliere CNEL e Coordinatore della Consulta
Nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile

CNEL – 27 novembre 2024 – La sostenibilità del trasporto marittimo fra snodo del commercio mondiale, transizione ambientale e digitale.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi, gratuitamente, compilando il seguente form https://forms.office.com/e/UbZgbwS4JP

AVVISO DI SELEZIONE PER 6 TIROCINI PER NEOLAUREATI PRESSO IL CNEL.

Presentazione candidature: 18 novembre – 06 dicembre 2024

Sostenere la competitività e la sostenibilità in tutta l’UE è essenziale per soddisfare le nuove esigenze del mercato, come si evince dal tasso di disoccupazione dell’UE, che si attesta al 5,9%.

Accogliamo con favore gli orientamenti aggiornati sulle politiche per l’occupazione e raccomandiamo:
🔹 rafforzare il ruolo delle parti sociali attraverso il dialogo sociale e la contrattazione collettiva nelle riforme dell’occupazione e nell’elaborazione delle politiche;
🔹 aumentare l’offerta di manodopera e migliorare l’accesso a posti di lavoro di qualità;
🔹 politiche di inclusione più forti per promuovere le pari opportunità nell’occupazione e nello sviluppo della carriera;
🔹 rafforzare le competenze per le transizioni verde e digitale e garantire l’accesso a un apprendimento permanente di alta qualità.

Leggi tutto: europa.eu/!x7TDJT

🔍 Dati del Eurostat settembre 2024.

hashtag#SocialRights EU Employment & Skills

Legge di Bilancio 2025: incontro a Palazzo Chigi per la definizione delle prossime misure economiche.

Si è svolta lunedì scorso, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, la riunione tra Governo e Sindacati sulla Legge di Bilancio 2025. Presenti, per la parte istituzionale, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, il Vicepremier Antonio Tajani, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il responsabile alla Sanità Orazio Schillaci, al MIMIT Adolfo Urso, al Lavoro e Politiche Sociali Maria Elvira Calderone. Presente anche la Ragioniera Generale dello Stato, Daria Perrotta. 

Sono state convocate le principali sigle sindacali, tra cui CIU Unionquadri per l’approfondimento delle principali misure previste a tutela dei lavoratori, con particolare attenzione richiesta da CIU Unionquadri sul ruolo dei Quadri e delle alte Professionalità, componenti centrali della missione di CIU Unionquadri che li rappresenta al CNEL. 

L’incontro è stato introdotto dalla Premier, che ha illustrato i punti qualificanti della Manovra evidenziando la volontà del Governo di dare un impulso a coesione e crescita nel quadro degli impegni assunti con l’Europa con il Piano Strutturale di Bilancio e il nuovo Patto di Stabilità. In particolare, la Presidente ha ricordato il peso del superbonus, che da solo nel 2025 sottrae alle casse dello Stato 38 miliardi, a cui se ne aggiungono 12 negoziati con l’Europa per la correzione del debito. 

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato come le risorse siano state focalizzate sul lavoro, il sostegno ai redditi medio bassi, la riduzione della pressione fiscale, le politiche per la famiglia, prendendo atto delle richieste pervenute dai sindacati. 

CIU Unionquadri ha confermato una valutazione complessivamente positiva, tuttavia con problematiche da migliorare. Le richieste di CIU Unionquadri hanno riguardato in particolare, a sostegno del ceto medio, la questione del taglio del cuneo fiscale, misura di grande impatto che auspica venga trasformata in una disposizione strutturale. 

La riduzione della pressione fiscale è fondamentale per il ceto medio, un segmento spesso penalizzato dal sistema tributario attuale e si è chiesto che il Parlamento esplori ulteriori misure fiscali per alleviare la pressione sui lavoratori, estendendo detrazioni che non riguardano solo le famiglie numerose, ma anche quelle monogenitoriali. Un altro aspetto evidenziato è stato il principio, sancito dall’art 45 della Costituzione, della partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, con l’introduzione di normative che favoriscano il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni aziendali strategiche, contribuendo ad un clima lavorativo più collaborativo e meno conflittuale. 

Riguardo la mobilità e gli incentivi per i Neoassunti si è chiesto di estendere tale agevolazione anche ai professionisti di fascia media che spesso si spostano per lavoro, con l’obbiettivo di sostenere le professionalità elevate che necessitano di mobilità geografica. È stata evidenziata l’importanza di promuovere la leadership femminile nelle aziende, anche tramite una maggiore flessibilità lavorativa e benefici per il work-life balance. Riguardo il pubblico impiego, sulla reintroduzione del limite al turn over al 75%, CIU Unionquadri ha evidenziato che tale disposizione rischia di rallentare l’ingresso delle giovani generazioni nel settore pubblico, in un momento in cui sarebbe cruciale favorire il rinnovamento ed il trasferimento di competenze. Contestualmente si è sostenuto la bontà delle misure per il mantenimento in servizio dei lavoratori fino a 70 anni, sottolineando l’importanza di consentire ai lavoratori di decidere liberamente il momento del pensionamento. 

Sulla previdenza, il DDL, prevede il computo anche delle prestazioni erogabili dai fondi di previdenza complementare eventualmente attivati dal lavoratore subordinato per il raggiungimento del, valore soglia, utile al pensionamento anticipato. Si è preso atto con favore della disposizione proposta in quanto incentiva i lavoratori al versamento del trattamento di fine rapporto ai fondi di previdenza complementare. 

L’incontro a Palazzo Chigi ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso di approvazione del Disegno di Legge Bilancio 2025, e CIU Unionquadri ha ribadito la propria posizione in difesa dei diritti dei lavoratori, con particolare attenzione ai Quadri e alle Alte Professionalità.

11 novembre: INCONTRO A PALAZZO CHIGI SULLA LEGGE DI BILANCIO 2025.

Si è svolta presso la Sala Verde di Palazzo Chigi la riunione tra Governo e Sindacati sulla Legge di Bilancio 2025. Presenti, per la parte istituzionale, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, il Vicepremier Antonio Tajani, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il responsabile alla Sanità Orazio Schillaci, al MIMIT Adolfo Urso, al Lavoro e Politiche Sociali Maria Elvira Calderone. Presente anche la Ragioniera Generale dello Stato, Daria Perrotta.

Sono state convocate le principali sigle sindacali, tra cui CIU Unionquadri per l’approfondimento delle principali misure previste a tutela dei lavoratori, con particolare attenzione richiesta da CIU Unionquadri sul ruolo dei Quadri e delle alte Professionalità, componenti centrali della missione di CIU Unionquadri che li rappresenta al CNEL.

L’incontro è stato introdotto dalla Premier, che ha illustrato i punti qualificanti della Manovra evidenziando la volontà del Governo di dare un impulso a coesione e crescita nel quadro degli impegni assunti con l’Europa con il Piano Strutturale di Bilancio e il nuovo Patto di Stabilità. In particolare, la Presidente ha ricordato il peso del superbonus, che da solo nel 2025 sottrae alle casse dello Stato 38 miliardi, a cui se ne aggiungono 12 negoziati con l’Europa per la correzione del debito.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato come le risorse siano state focalizzate sul lavoro, il sostegno ai redditi medio bassi, la riduzione della pressione fiscale, le politiche per la famiglia, prendendo atto delle richieste pervenute dai sindacati.

CIU Unionquadri ha confermato una valutazione complessivamente positiva, tuttavia con problematiche da migliorare.

Le richieste di CIU Unionquadri hanno riguardato in particolare, a sostegno del ceto medio, la questione del taglio del cuneo fiscale, misura di grande impatto che auspica venga trasformata in una disposizione strutturale.

La riduzione della pressione fiscale è fondamentale per il ceto medio, un segmento spesso penalizzato dal sistema tributario attuale e si è chiesto che il Parlamento esplori ulteriori misure fiscali per alleviare la pressione sui lavoratori, estendendo detrazioni che non riguardano solo le famiglie numerose, ma anche quelle monogenitoriali.

Un altro aspetto evidenziato è stato il principio, sancito dall’art 45 della Costituzione, della partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, con l’introduzione di normative che favoriscano il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni aziendali strategiche, contribuendo ad un clima lavorativo più collaborativo e meno conflittuale.

Riguardo la mobilità e gli incentivi per i Neoassunti si è chiesto di estendere tale agevolazione anche ai professionisti di fascia media che spesso si spostano per lavoro, con l’obbiettivo di sostenere le professionalità elevate che necessitano di mobilità geografica.

È stata evidenziata l’importanza di promuovere la leadership femminile nelle aziende, anche tramite una maggiore flessibilità lavorativa e benefici per il work-life balance.

Riguardo il pubblico impiego, sulla reintroduzione del limite al turn over al 75%, CIU Unionquadri ha evidenziato che tale disposizione rischia di rallentare l’ingresso delle giovani generazioni nel settore pubblico, in un momento in cui sarebbe cruciale favorire il rinnovamento ed il trasferimento di competenze. Contestualmente si è sostenuto la bontà delle misure per il mantenimento in servizio dei lavoratori fino a 70 anni, sottolineando l’importanza di consentire ai lavoratori di decidere liberamente il momento del pensionamento.

Sulla previdenza, il DDL, prevede il computo anche delle prestazioni erogabili dai fondi di previdenza complementare eventualmente attivati dal lavoratore subordinato per il raggiungimento del, valore soglia, utile al pensionamento anticipato.

Si è preso atto con favore della disposizione proposta in quanto incentiva i lavoratori al versamento del trattamento di fine rapporto ai fondi di previdenza complementare.

L’incontro a Palazzo Chigi ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso di approvazione del Disegno di Legge Bilancio 2025 e CIU Unionquadri ha ribadito la propria posizione in difesa dei diritti dei lavoratori, con particolare attenzione ai Quadri e alle Alte Professionalità.

CIU Unionquadri a Palazzo Chigi sul: “Disegno di legge di bilancio”

La CIU Unionquadri parteciperà, su invito del Sottosegretario di Stato, Dott. Alfredo Mantovano, a un incontro con il Presidente del Consiglio dei ministri e una delegazione governativa sul disegno di legge di bilancio, che si svolgerà a Palazzo Chigi, lunedì 11 novembre 2024, alle ore 9.00.

La sostenibilità del trasporto marittimo fra snodo del commercio mondiale, transizione ambientale e digitale.

Le nuove progressioni verticali nella PA: a chi appartiene la giurisdizione?

Con il DL n.80/2021, sono state ampliate le modalità di ricorso alle progressioni verticali tra aree professionali nell’ambito del pubblico impiego.

E’ stata infatti attribuita amplia delega alla contrattazione collettiva per attuare progressioni verticali interne nell’ambito dell’inquadramento nella pubblica amministrazione, basate sulla valutazione di precisi criteri meritocratici indicati dalla legge – dl 80/2021- che è andata a modificare l’articolo 52 del DLGS 165/2001 stabilendo al comma 1 bis di quest’ultima disposizione di legge che: “le progressioni all’interno della stessa area avvengono, con modalità stabilite dalla contrattazione collettiva, in funzione delle capacità culturali e professionali e dell’esperienza maturata e secondo principi di selettività, in funzione della qualità dell’attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito. Fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno, le progressioni fra le aree e, negli enti locali, anche fra qualifiche diverse, avvengono pertanto per il  tramite procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio, sull’assenza di provvedimenti disciplinari, sul possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno, nonché sul numero e sulla tipologia de gli incarichi rivestiti.”

Dunque le nuove progressioni verticali si realizzeranno attraverso procedure comparative che almeno in parte si discostano dalle procedure concorsuali.

Ciò, diversamente dai rigidi limiti imposti dal DLGS 150/2009, il quale consentiva le procedure di progressione verticale esclusivamente tramite l’espletamento di procedure concorsuali e con la riserva del 50% dei posti al personale interno.

Per quanto riguarda quest’ultimo limite, il TAR Sicilia con la sentenza 2406/2023 ha ritenuto che successivamente all’introduzione dell’articolo 52 bis del DLGS 165/2001 non sussiste obbligo alcuno di riserva in capo all’amministrazione nell’effettuare le progressioni verticali.

Quindi, se ne deduce che non si impone all’amministrazione di attuare una contestuale procedura concorsuale, ma di attuare nella misura del 50% altrettante procedure di assunzione per il personale esterno che può avvenire tramite concorso, ma anche mediante scorrimento delle graduatorie o mobilità volontaria nell’ambito della programmazione triennale delle assunzioni.

Diversi pareri dell’ARAN hanno ammesso la possibilità per gli enti, almeno nell’ambito della procedura transitoria sino al 31 dicembre 2025, di prevedere l’espletamento di un colloquio finalizzato ad accertare le competenze professionali (parere protocollo n.5318/2023).

Resta quindi da verificare, meglio puntualizzando la differenza tra procedura comparativa e procedura concorsuale, la sussistenza, in caso di controversia, della giurisdizione del giudice ordinario o di quello amministrativo.

Di recente, i giudici amministrativi hanno ribadito che anche nel caso di procedure per la progressione verticale permane la giurisdizione del giudice amministrativo.

In proposito, il TAR Lazio Sezione Roma con la sentenza n.10265/2023 ha stabilito la propria giurisdizione sul presupposto per cui nelle progressioni verticali le selezioni riservate ai dipendenti interni si considerano come rivolte all’assunzione, in quanto il passaggio ad aree qualitativamente diverse comporterebbe una novazione del rapporto di lavoro equiparabile ad una assunzione con conseguente giurisdizione giudice amministrativo.

Il TAR Lazio nel pronunciarsi in merito richiama la sentenza 8985/2018 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che ebbero però a pronunciarsi prima dell’entrata in vigore del DL 80/2021.

Quest’ultima pronuncia delle Sezioni Unite in tema di giurisdizione aveva già affermato il concetto in base al quale per “procedure concorsuali di assunzione” – attribuite alla giurisdizione del giudice amministrativo, perché ascritte al diritto pubblico ed all’attività autoritativa dell’amministrazione – si intendono non soltanto quelle preordinate alla costituzione ex novo dei rapporti di lavoro (come le procedure aperte a candidati esterni, ancorché vi partecipino soggetti già dipendenti pubblici), ma anche i procedimenti concorsuali interni, destinati a consentire l’inquadramento dei dipendenti in “aree” funzionali o categorie più elevate, con “novazione oggettiva” dei rapporti di lavoro (Cass., Sez. un., 26 marzo 2014, n. 7171; Cass., Sez. un., 20 dicembre 2016, n. 26270; Cass., Sez. un., 9 aprile 2010, n. 8424 e n. 8425);

In pratica di fronte al sicuro mutamento della procedura di accesso alla progressione verticale, non muta la giurisdizione in quanto quest’ultima non è tanto legata alla natura della procedura selettiva che può essere o meno concorsuale, ma all’esito della stessa finalizzato all’accesso in un nuovo contesto lavorativo equivalente ad una nuova assunzione.

Di conseguenza, qualora insorgano contenziosi in merito alle selezioni per le progressioni verticali, il giudice da adire, dovrebbe essere, salvo mutamenti degli orientamenti giurisprudenziali, il giudice amministrativo.

Fabio Petracci