DEPOSITATE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULL’ART. 19 lett. b) DELLO STATUTO DEI LAVORATORI: IL VIA A NUOVE REGOLE SUL PLURALISMO SINDACALE ALL’INTERNO DELLE AZIENDE.

Con il deposito delle motivazioni della Sentenza della Corte Costituzionale sull’art. 19 lett. b) dello Statuto dei Lavoratori del 23 luglio u.s., si conferma l’antisindacalità  (art. 28 Statuto dei Lavoratori) del comportamento datoriale volto ad escludere dalla negoziazione il sindacato presente in azienda, come sostenuto dalla CIU.
La CIU accoglie con soddisfazione tale decisione, “si chiude un’era” ha dichiarato Corrado Rossitto Presidente Nazionale della CIU, che prosegue “la Corte Costituzionale apre da oggi al pluralismo partecipativo ed alla democrazia sindacale all’interno dei luoghi di lavoro”.
Una sentenza  che secondo la CIU sconfessa definitivamente qualsiasi possibile effetto proveniente dall’accordo sulla rappresentanza siglato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria il 31 maggio 2013.
“La sentenza della Corte Costituzionale va applicata” ribadisce Rossitto “è in gioco la legge fondamentale dello Stato, non scaturisca da questa decisione alcuna strumentalizzazione in negativo” .
Con la Sentenza n.231/2013 depositata il 23 luglio u.s. la Corte Costituzionale spiega il perché dell’illegittimità dell’art. 19 comma 1 lett. b) dello Statuto dei lavoratori: viola gli artt. 2, 3 e 39 della Costituzione, ovvero il fondamentale principio solidaristico, quello di uguaglianza sostanziale dei cittadini ed infine quello di libertà di azione e organizzazione sindacale. Principi fondamentali alla base della convivenza civile e democratica nonché della tutela dei diritti dei singoli.

Per visualizzare i punti 6.6 e 7 della Sentenza della Corte Costituzionale cliccare: Sentenza 231/2013

LA CIU AL MINISTERO DEL LAVORO SULLA SICUREZZA.

Si è tenuta presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la riunione per la modifica dell’allegato XL, Lett. B, del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. in relazione al divieto della lavorazione di sabbiatura a secco.
Per la CIU, favorevole all’inserimento di tale divieto nel decreto legislativo, ha partecipato il nostro rappresentante membro titolare della Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro, Dott. Giuseppe Evangelisti.

LA CIU AL CNEL PER IL TERZO RAPPORTO ANNUALE.

Lunedì 15 luglio 2013, presso la Sala del Parlamentino del CNEL, si è svolta la Conferenza sul Terzo Rapporto annuale “Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia” organizzata dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle Politiche di integrazione.
Oltre al Presidente del CNEL dotto. Antonio Marzano, il quale ha portato i saluti e presentato il Rapporto, erano presenti: il dott. Natale Forlani, Direttore Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione che ha illustrato il Rapporto, ha concluso i lavori il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dott.ssa Maria Cecilia Guerra.
Per il conto della CIU, ha partecipato Charles Dadié DAGO Responsabile Carte Blue.

APPROVATO AL CESE UN EMENDAMENTO CIU SUL SETTORE SPAZIALE.

Approvato, nell’ambito della politica industriale dell’Unione Europea, dalla Commissione Mercato Unico del Comitato Economico e Sociale Europeo, a  Bruxelles, un emendamento presentato dalla CIU che richiede, per il settore spaziale, “una forza lavoro “altamente qualificata” coperta da contratti appropriati e garantita da un’istruzione e una formazione professionale al passo con i tempi, che facilitino la mobilità”.

Va tenuto presente il numero sempre maggiore di attività cui ci si avvale dei servizi spaziali: sicurezza, agricoltura, trasporti, sviluppo regionale, monitoraggio degli oceani, meteorologia, telecomunicazioni, radiodiffusione, superamento dei divari digitali” – ha evidenziato Corrado Rossitto Presidente Nazionale CIU e Consigliere del CESE, riprendendo il testo approvato.

L’attività spaziale sarà inoltre utile per affrontare una serie di sfide globali quali i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare, la pesca, la deforestazione, il monitoraggio delle risorse naturali, il monitoraggio delle catastrofi.

TELECONFERENZA INFORMATIVA TRA INAIL E CIU TOSCANA E LOMBARDIA.

Si è svolta la Teleconferenza tra l’INAIL – Direzione Generale di Roma, a cui ha partecipato il Cav. Mario GUIDA membro della CIU nel CIV – INAIL e le delegazioni Regionali CIU della Toscana e della Lombardia.
La conferenza ha avuto come argomento le modalità di sviluppo per il 2013 dei bandi ISI, incentivi per lo sviluppo delle imprese che investono in sicurezza.
Sono stati forniti dal Cav. Mario Guida e dalla struttura dell’INAIL tutti i dati dei bandi relativi agli anni precedenti, onde avere un quadro chiaro per il bando del 2013, che dovrebbe essere pubblicato a novembre.
Si è svolta la Teleconferenza tra l’INAIL – Direzione Generale di Roma, a cui ha partecipato il Cav. Mario GUIDA membro della CIU nel CIV – INAIL e le delegazioni Regionali CIU della Toscana e della Lombardia.
La conferenza ha avuto come argomento le modalità di sviluppo per il 2013 dei bandi ISI, incentivi per lo sviluppo delle imprese che investono in sicurezza.
Sono stati forniti dal Cav. Mario Guida e dalla struttura dell’INAIL tutti i dati dei bandi relativi agli anni precedenti, onde avere un quadro chiaro per il bando del 2013, che dovrebbe essere pubblicato a novembre.

LA FEDIMPRESE HA ADERITO ALLA CIU.

La FedImprese – Federazione del Commercio, Turismo, Artigianato, Agricoltura, Terziario, Piccole e Medie Imprese, dei Professionisti e Dirigenti d’Azienda ha aderito alla CIU.
La FedImprese svolge la sua attività sul territorio nazionale.
La FedImprese non è legata a nessun schieramento politico, la sua forza ed il suo successo sono, soprattutto, nella sua apartiticità, perseguendo, la difesa degli operatori economici rappresentati, nel rispetto degli interessi generali della collettività e rifuggendo da corporativismi.

VA RISPETTATA LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE RELATIVA ALL’ART. 19 lett. b) DELLO STATUTO DEI LAVORATORI! – LA RAPPRESENTATIVITA’ DEI SINDACATI MEMBRI DEL CNEL GARANTITA DALLA LEGGE 936/1986.

La sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 19 lett. b) dello statuto dei Lavoratori – giacché quest’ultimo escludeva dalle RSA i sindacati che non siglano il contratto collettivo applicato in azienda – è una vera e propria bomba a orologeria per le relazioni sindacali del nostro Paese.
Nonostante sia ancora prematuro fare pronostici attendibili, prima di leggerne le motivazioni, un dato è certo: si porta finalmente in azienda la democrazia ed il pluralismo rappresentativo che scardina il monopolio delle sigle sindacali confederali che, con la solita semplice firma, si garantivano un posto riservato in azienda. Così sottolinea la CIU.
Dal momento che, dunque, la rappresentatività del sindacato non sarà più misurata in base al criterio della firma del contratto collettivo applicato in azienda, la CIU ribadisce  – come del resto da anni fa – che il fondamentale criterio della rappresentatività sia dato dall’appartenenza al CNEL, soprattutto a seguito del recente dimezzamento dei componenti di quest’Organo di rilevanza costituzionale, misura che riconosce il predetto requisito, in base alla L. n. 936 del 1986, per le sigle che sono al suo interno.
“Per la CIU si apre una nuova stagione sindacale: finalmente i quadri hanno la possibilità di avere una rappresentanza in azienda dove seduti ai tavoli della negoziazione potranno far valere la forza e la specificità del proprio ruolo in azienda, pena l’antisindacalità di qualsiasi condotta volta ad escluderli” ha dichiarato Corrado Rossitto Presidente Nazionale CIU.
Ed infine, la CIU vuole sottolineare che la sentenza della Corte Costituzionale va rispettata!  Il nostro Paese non ha bisogno delle sterili polemiche che in questi giorni sono state animate con l’intento di oscurare l’autorevolezza delle pronunce della Consulta, che vigila sul rispetto della Costituzione.

LA CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA L’INCOSTITUZIONALITÀ’ DELL’ART. 19 lett. b) DELLO ‘STATUTO DEI LAVORATORI’.

La sentenza di ieri della Corte Costituzionale non riguarda solo la FIOM, ma l’intero mondo delle relazioni sindacali.
La CIU accoglie, infatti, con grande soddisfazione tale decisione della Consulta che dichiara l’incostituzionalità dell’art. 19 lett. b) dello Statuto dei Lavoratori.  Con ciò non potranno più essere escluse dalla rappresentanza sindacale aziendale (RSA) le associazioni sindacali non firmatarie di contratti collettivi applicati nell’unità produttiva.
“Una sentenza storica” ha dichiarato Corrado Rossitto Presidente Nazionale CIU “un colpo di piccone al monopolio della rappresentanza sindacale – in vita da quarant’anni –  creato dalle burocrazie di Confindustria, CGIL, CISL e UIL con l’obiettivo di perpetrare il loro potere”.
La CIU ha combattuto per anni a questa battaglia di libertà per il pluralismo della rappresentanza aziendale. Del resto, è tale monopolio che ha impedito alla categoria dei Quadri di essere rappresentati attivamente, con propria rappresentanza, nei luoghi di lavoro.
Nonostante ciò vi è ancora l’arroganza di Confindustria e CGIL, CISL e UIL di presentarsi con il recente accordo interconfederale sulla rappresentanza (cfr. 31 maggio 2013) che promuove il conservatorismo e l’immobilismo.
“La Corte Costituzionale” ha concluso Rossitto “ha preso la decisione che i partiti politici non hanno avuto il coraggio di attivare per decenni, ovvero promuovere la democrazia ed il pluralismo sindacale all’interno delle aziende”.

PROPOSTA DI LEGGE DEL CNEL SUL FISCO.

Nel convegno del 2 luglio u.s. al CNEL, di cui la CIU è membro, alla presenza del Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, si è parlato della proposta di legge varata dall’Assemblea del CNEL, un codice unico per la disciplina dell’accertamento, delle sanzioni e del processo tributario, un passo importante per la prima volta dal modello di diritto tributario settoriale adottato nel 1971.

Il testo di proposta di legge approvato al CNEL sarà trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Presidenti di Camera e Senato.

SI È RIUNITA A ROMA LA GIUNTA ESECUTIVA CONFEDERALE CIU – CHIEDE AL GOVERNO LA REVISIONE SISTEMATICA DELLE DETASSAZIONI FISCALI ED INTERVENTI A FAVORE DEL LAVORO, DIPENDENTE E INDIPENDENTE, DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI.

La Giunta Esecutiva Confederale della CIU, riunita oggi a Roma, chiede al Governo risposte concrete, moderne ed efficaci a tutela del lavoro delle elevate professionalità svolte sia in forma dipendente (quadri e dirigenti)  che indipendente, in particolare – in questo caso – con misure a  sostegno dei giovani professionisti.
La CIU è da tempo impegnata nello studio di strumenti di tutela ed organizzazione efficaci a favore delle elevate professionalità, per venire incontro a tre conseguenze fondamentali dovute alla crisi economica: la diffusione della pratica del demansionamento, la precoce espulsione degli over 50 dal mercato del lavoro ed infine le numerose difficoltà dei giovani professionisti.
La CIU chiede, inoltre, una responsabile politica fiscale per il lavoro delle elevate professionalità attraverso una graduale riduzione della pressione fiscale sulle retribuzioni delle professionalità medio – alte, le cui percentuali di prelievo raggiungono talvolta il 50%. Per la compensazione del minor introito, la CIU indica la razionalizzazione delle detrazioni, deduzioni ed agevolazioni fiscali create in passato (253 miliardi di euro di gettito) in 720 forme come evidenziato dalla Commissione presso il Ministero delle Finanze di cui la CIU ha partecipato ai lavori con proprio rappresentante.
Ed infine bisogna ripristinare l’”indicizzazione ai prezzi” delle pensioni superiori a tre volte il minimo, in primo luogo perché è importante  legare all’economia reale e quindi alla crescite e alla decrescita del Paese i pensionati che rappresentano una grande fetta di popolazione nel nostro Paese, ed inoltre,poiché in questo modo si consentirebbe  l’aumento dei consumi.
 “Le categorie di lavoratori che rappresentiamo” ha concluso Rossitto “non possono permettersi di rimandare oltre la revisione sistematica della ‘questione lavoro’ che insieme alla riforma del fisco rappresentano il punto di partenza per il rilancio dell’economia e della modernizzazione del nostro Paese”.