Effetto pandemia anche sull’imprenditoria femminile.

(c.d.c.) Un milione e 340 mila aziende guidate da donne hanno contribuito al 75% dell’incremento complessivo delle imprese presenti sul territorio. L’effetto Covid ha però fermato questa dinamica, tanto che tra aprile e giugno, le iscrizioni di nuove aziende guidate da donne hanno registrato un calo del 42,3% (-10 mila) rispetto al 2019. «Questo rallentamento — dice il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli — rivela che il peso più rilevante in quelle fasi difficili ricade sulle spalle delle donne».

FASE3, PAOLO PELUFFO: NELLA RICOSTRUZIONE PARTIRE DAI GIOVANI.

Riproponiamo l’intervista del Segretario Generale del CNEL alla trasmissione “In viaggio nella Chiesa di Francesco” di Rai Vaticano andata in onda su Rai1 domenica alle 24.45. Peluffo è stato intervistato dal Direttore Massimo Milone sull’attualità dell’enciclica Laudato si e sugli scenari post Covid-19.

Ci siamo ritrovati in una società diversa, su quali basi costruire?

Intanto sulla responsabilità. La responsabilità della conoscenza e dell’impegno civile che accomuna tutti i Paesi del mondo di fronte a un qualcosa di sconosciuto. Qualcosa di sconosciuto perché nessuno immaginava una pandemia che avrebbe intaccato il modello economico su cui si è creata la crescita degli ultimi vent’anni. La globalizzazione e i trasporti, il movimento, lo scambio turistico, lo scambio delle persone. Guadagno poco ma spendo anche poco per muovermi e per esercitare le mie libertà. Questo modello Disneyland, diciamo, è saltato. Oggi c’è una sorta di bonaccia apparente sulla finanza che è garantita dalle banche centrali europee. Ma questi mesi che tutti i Paesi del mondo hanno per immaginare il nuovo sistema deve partire sapendo che tutto quello quel livello di PIL di crescita che nasceva da quel modello di economia potrà essere conservato. E quindi bisogna tornare alla realtà della produzione, alla realtà della responsabilità nelle comunità.

 

Ecco, Papa Francesco chiede qualcosa in più, parla di un nuovo Umanesimo da costruire. 

Intanto Papa Francesco 5 anni fa aveva previsto ha necessità di un cambiamento di prospettiva spirituale da parte dei governanti tutto il mondo nella responsabilità globale. Tra l’altro, nell’enciclica Laudato Sì ci vedo anche la fine del modello della dialettica cioè della necessità di polarizzarsi gli uni contro gli altri come meccanismo di semplificazione del dibattito pubblico. Ma, invece, c’era la necessità di una forte coesione anche tra forze di ispirazioni completamente divergenti perché il problema è sempre più comune e non è sempre nemmeno soltanto dell’umanità ma anche degli esseri viventi e dell’ambiente, della natura che sono una responsabilità complessiva. Questo vorrà dire che ci potremo permettere sempre di meno conflitti bellici, commerciali, sanzioni tra Paesi, ma che bisognerà andare sempre di più verso un modello condiviso.

 

Settembre, autunno, ripartenza: qual è la parola d’ordine?

La parola d’ordine è ricominciare a lavorare tutti il più possibile, ci sarà un momento difficile ma i giovani hanno più risorse di chiunque altro perché sono nati e cresciuti nell’epoca della mobilità e quindi si sapranno adattare prima degli altri al cambiamento di paradigma che li coinvolgerà ma che gli aprirà anche delle opportunità.

 

“LA SOCIETÀ CIVILE CONTRO LA COVID-19”, APERTE LE CANDIDATURE PER IL PREMIO CESE ALLE SOLIDARIETÀ CIVILE.

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) promuove anche nel 2020 il Premio per la solidarietà civile, un riconoscimento speciale dedicato al tema “La società civile contro la Covid-19”, che quest’anno sostituirà l’emblematico Premio per la società civile che il Comitato assegna ogni anno.

Il Premio per la solidarietà civile renderà omaggio alle iniziative creative ed efficaci realizzate da cittadini, organizzazioni della società civile e società private che si sono distinti per il loro contributo eccezionale per far fronte all’emergenza Covid-19 e alle sue molteplici e gravi conseguenze, rafforzando così la solidarietà europea e contribuendo a creare un’identità europea fondata su valori comuni dell’UE.

Con questo premio il CESE intende accrescere la visibilità di tali iniziative, richiamando l’attenzione sul loro impatto e rendendo omaggio a tutte quelle persone che hanno lottato contro il coronavirus, dando prova di coraggio, impegno, solidarietà e incredibile senso di responsabilità.

Per potersi candidare, i partecipanti devono essere residenti o stabiliti in uno Stato membro dell’Unione europea. I residenti, le società e le organizzazioni della società civile stabiliti nel Regno Unito sono anch’essi ammissibili a presentare la propria candidatura. Benché la maggioranza della popolazione del Regno Unito abbia votato a favore della Brexit e il paese stia abbandonando l’UE, il CESE vuole dimostrare che non intende rompere i legami con la società civile di questo ex Stato membro e che, al contrario, desidera mantenere delle relazioni strette.

Il CESE assegnerà fino a 29 premi, per un importo di 10 000 euro ciascuno, a iniziative realizzate sul territorio dell’UE o del Regno Unito. Sono previsti ventisette premi per progetti attuati negli Stati membri, uno per un’iniziativa realizzata nel Regno Unito e uno per un progetto con un orientamento transfrontaliero o europeo.

Tutti i progetti, compresi quelli presentati da imprese orientate al profitto, devono essere rigorosamente privi di scopo di lucro e non possono ricevere finanziamenti pubblici superiori al 50 %.

Le iniziative devono essere direttamente collegate alla Covid-19 e specificamente finalizzate a combattere il virus o ad affrontarne le conseguenze. Per essere ammissibili, le iniziative devono essere già state realizzate o essere in corso. Sono ammissibili anche i progetti che sono stati avviati prima dell’insorgenza della pandemia e che sono stati adattati per rispondere tempestivamente alle nuove sfide.

Il termine per la presentazione delle candidature scade il 30 settembre 2020 alle ore 12:00. La cerimonia di consegna dei premi si svolgerà nel gennaio 2021 durante la sessione plenaria del CESE.

Le iniziative proposte per il Premio possono riguardare un’ampia gamma di temi, e possono comprendere:

·         azioni connesse alla salute, alle attrezzature sanitarie, ai dispositivi medici, all’assistenza e alle cure;

·         iniziative temporanee volte ad attenuare gli effetti immediati della crisi provocata dal coronavirus e a soddisfare le necessità urgenti dei gruppi destinatari;

·         misure specifiche per aiutare le persone o i gruppi più indigenti, svantaggiati o vulnerabili (compresi i rifugiati), proteggerli dalla malattia stessa e alleviare l’impatto della crisi;

·         iniziative connesse alla situazione di specifici gruppi di destinatari durante il confinamento;

·         iniziative volte ad affrontare le conseguenze economiche e occupazionali della crisi sanitaria;

·         iniziative a sostegno della ripresa dell’economia europea o di specifici settori in seguito alla pandemia;

·         iniziative volte ad aumentare la capacità di reazione in caso di crisi analoghe in futuro.

 

L’elenco completo delle condizioni per partecipare e il modulo di candidatura online sono disponibili su un’apposita pagina del sito Internet del CESE: www.eesc.europa.eu/civilsolidarityprize

I liberi professionisti prigionieri di un vincolo sbagliato.

Pervenutoci da Cesare Damiano da sottolineare importanti considerazioni sui liberi professionisti e i ricongiungimenti pensionistici non riconosciuti con accordi bilaterali tra Stati.

 

Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022.

Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022.

 

NOTA N. 54 – CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO BRUXELLES – 17 E 18 LUGLIO 2020

NOTA N. 54 – CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO BRUXELLES – 17 E 18 LUGLIO 2020

Sanità integrativa, è tempo di una nuova prospettiva? Innovazione e investimenti a sostegno del sistema sanitario integrativo e del Paese.

Pubblichiamo l’articolo pervenutoci dal CNEL su: “Lavoratori autonomi e liberi professionisti spesso privi di contrattazione collettiva”.

Sanità integrativa, è tempo di una nuova prospettiva?

L’emergenza COVID-19 ha messo a nudo le fragilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale ma ha anche portato alla luce due problematiche inevitabilmente correlate: le modalità di intervento e la capacità di supporto della sanità integrativa e il modello di gestione delle RSA. Nel primo caso, sono ancora tutte da esplorare le grandi opportunità, quali ad esempio call center aperti 7  giorni su 7 h24 per un primo screening con un esperto o se del caso con il medico generico o specialista per un primo consulto medico; fornitura di apparati di monitoraggio e comunicazioni a distanza (pressione, battito, temperatura, saturazione, elettrocardio ecc e,  in  un successivo tempo, anche macchinette per esami del sangue, delle urine o della saliva con tamponi o altri rilevatori), per favorire processi di  telemedicina; possibilità di realizzare convenzioni che permettano di svolgere visite specialistiche anche a domicilio o per effettuare test e tamponi e primi interventi evitando pronto soccorsi e ospedali per quanto possibile; convenzioni dirette con centri analisi e così via.

Anche nel caso delle RSA si pone il tema della revisione dell’attuale modello di gestione a favore di una maggiore stratificazione delle strutture in base alle caratteristiche dei pazienti, di una migliore organizzazione dell’assistenza territoriale e domiciliare e di un nuovo modo di concepire la residenzialità (co-housing), non solo come luoghi di cura ma centri residenziali concepiti ad hoc.

Quali innovazioni organizzative, infrastrutturali e tecnologiche, e quali investimenti a supporto dello sviluppo del sistema per far trovare il Paese sempre più preparato alla gestione di situazioni emergenziali come questa?

Il quinto convegno virtuale di Itinerari Previdenziali si pone dunque l’obiettivo di riflettere su questi temi e sugli ampi spazi di intervento che la pandemia ha evidenziato nell’ottica di una vera e propria sinergia tra pubblico e privato. Appare allora necessario discutere dell’importanza di rinforzare il ruolo della sanità integrativa, magari partendo da una chiara e definitiva regolamentazione del sistema, così da alleggerire il carico che grava sul sistema sanitario pubblico, soprattutto in prospettiva alla luce degli effetti dell’invecchiamento della popolazione e delle debolezze nell’attuale gestione dei Silver.

Programma

Giovedì 2 luglio 2020 – in streaming  dalle ore 10.15

 10.15  Il sistema sanitario integrativo alla prova di COVID-19

                    Alberto Brambilla | Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

 10.25   Riflessioni per un nuovo modello di gestione della sanità integrativa

                     Paolo De Angelis | Presidente Studio De Angelis Savelli & Associati,  Comitato Tecnico Scientifico Itinerari Previdenziali

                     Maurizio Hazan | Socio Studio Legale Taurini&Hazan, Comitato Tecnico Scientifico Itinerari Previdenziali
 10.40   PRIMA SESSIONE | Il punto di vista dei gestori sulle opportunità di investimento

      Sebastiano Costa | Senior Vice President, Responsabile team istituzionale PIMCO, Italia

      Enrico Imbraguglio | Managing Partner e Responsabile della Divisione Commerciale Optimum AM

                     Andrea Pezzi | Direttore Generale Poste Assicura e Responsabile Welfare e Innovazione Poste Vita S.p.A.

                     Pierluigi Verderosa | CEO Italy ElipsLife

 11.20    SECONDA SESSIONE | La risposta della sanità integrativa all’emergenza COVID-19

                       Daniele Cerrato | Presidente Casagit

                       Marcello Garzia | Presidente FASI

                       Tiziana Riggio | Direttore Generale Fondo Metasalute

                       Annamaria Trovò | Vicepresidente Fondo Enfea Salute e CDA San.Arti

 11.45    Ruolo e prospettive del sistema sanitario integrativo. Colloquio con: 

                      Cesare Damiano | Consigliere di Amministrazione INAIL e Presidente Associazione Lavoro&Welfare

 12.00    Conclusioni e chiusura dei lavori

Iscrizione

Gentilissimo/a,

per accedere al live streaming del Convegno Virtuale Itinerari Previdenziali “Sanità integrativa, è tempo di una nuova prospettiva?, La invitiamo a seguire le seguenti istruzioni.
ISTRUZIONI PER L’ACCESSO

  1. Cliccare sul link di seguito http://itinerariprevidenziali.stravideo.net/ per accedere alla piattaforma dove sarà trasmesso l’evento
  2. Compilare i campi richiesti (nome e cognome/email/carica/ente)
  3. Cliccare su INVIA. Si aprirà automaticamente la pagina web alla quale sarà visibile il convegno

Durante l’evento sarà possibile seguire i relatori in collegamento audio/video, visualizzare le slide proiettate (disponibili anche sul sito Itinerari Previdenziali) e porre domande compilando l’apposito form Q&A.

 

Attenzione! Ogni volta che si effettuerà l’accesso alla pagina, sarà necessario compilare nuovamente i campi richiesti. Per evitare incovenienti, si suggerisce inoltre di utilizzare in via preferenziale Chrome, Firefox e Safari, copia-incollando il link http://itinerariprevidenziali.stravideo.net/ direttamente all’interno della barra degli indirizzi del proprio browser.

 

Per qualsiasi necessità, si prega di scrivere a info@itinerariprevidenziali.it oppure di contattare  il numero fisso 02 36532209