Bruxelles – Notizie CESE – Cybersicurezza – Parere
Nella sezione TEN del CESE è stato discusso e approvato il parere sulla cybersicurezza del Prof. Maurizio Mensi Consigliere CESE di CIU – Unionquadri.
Il parere è passato con 75 voti favorevoli, 4 astenuti e nessun contrario e verrà votato per la formale adozione in Assemblea Plenaria il 27 e 28 aprile p.v.
CNEL – COMUNICATO N. 40 DEL 16 APRILE 2021 – SALUTE, AL CNEL PRESENTAZIONE PROGETTO PER PREVENIRE L’HPV.
CNEL – COMUNICATO N. 40 DEL 16 APRILE 2021
Roma, 16 aprile 2021
SALUTE, AL CNEL PRESENTAZIONE PROGETTO PER PREVENIRE I TUMORI HPV CORRELATI
Giovedì 22/04 in streaming sito e sul canale Youtube del CNEL – Seguirà link
Sensibilizzare la popolazione sul valore della vaccinazione e sui nuovi strumenti diagnostici per sconfiggere i tumori HPV correlati, che colpiscono anche il distretto testa\collo. Ogni anno, infatti, in Italia le nuove diagnosi legate alla presenza del Papilloma Virus sono oltre 6 mila con una notevole ricaduta socio-economica. L’OMS e la European Cancer Organisation hanno lanciato una call to action per eradicare i tumori legati all’HPV attraverso l’immunizzazione, la diagnosi precoce con test all’avanguardia e le cure tempestive.
Per questo, nasce il progetto “Hpv board: un futuro senza papilloma virus”, promosso da Francesco Riva, consigliere CNEL, con la collaborazione di numerose società scientifiche, che sarà presentato nel corso di una conferenza stampa in programma giovedì 22 aprile 2021 (ore 9.30) a Roma, al CNEL, in streaming sul sito e sul canale Youtube del CNEL.
Aprirà i lavori Tiziano Treu, presidente CNEL. A seguire gli interventi di Francesco Riva, consigliere CNEL (“Scenario clinico e socio-economico” e presentazione progetto); Gabriella Ancora, presidente CIU-Unionquadri (“Il valore della rete fra professionisti”); Gaetano Paludetti, presidente Società italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale SIO-ChCF (“La diagnosi precoce con la tecnologia d’avanguardia e l’informazione al paziente”); Sandro Rengo, presidente Società italiana di Odontostomatologia e Chirurgia maxillo-facciale SIOCMF (“L’odontoiatra prima sentinella delle lesioni del cavo orale e il counseling con i pazienti”); gen. Nicola Sebastiani, ispettore generale Sanità Militare presso lo Stato Maggiore della Difesa (“L’organizzazione di un piano di prevenzione e diagnosi precoce attraverso l’analisi di Big Data e IA”); Salvatore Cincotti, CEO Technogenetics (“Gli strumenti all’avanguardia nella lotta all’HPV”).
Presentazione progetto “HPV Board – Un futuro senza Papilloma Virus”
In diretta streaming sul sito e sul canale YouTube del CNEL.
Per iscriversi al Webinar, come SPETTATORE e per essere parte attiva di un eventuale dibattito o richiesta di informazioni specifiche (RISERVATO A CHI DEVE INTERVENIRE – CAPIENZA 100 POSTI), utilizzare il seguente link:
IL NUOVO ESAME DA AVVOCATO – Le indicazioni pratiche per le prove.
Un’occasione per prepararsi al meglio al nuovo esame per diventare avvocato, con l’aiuto pratico di guide esperte e sicure. Il Gruppo 24 Ore offre ai praticanti che si stanno avvicinando alle prove un’opportunità in più. Martedì 20 aprile, dalle 14,30 alle 17,30, si svolgerà, infatti, il convegno online “Il nuovo esame da avvocato – Le indicazioni pratiche per le prove” che si propone di fornire tutte le informazioni necessarie per affrontare le nuove prove.
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Ministro per la Pubblica Amministrazione, Prof. Renato Brunetta: … Capitale umano …
Ministro per la Pubblica Amministrazione, prof. Renato Brunetta: “Nessuna innovazione, nessuna crescita sostenibile potrà essere compitamente realizzata senza la valorizzazione del capitale umano, chiave di successo di qualsiasi processo di riforma”.
Conferenza MENA-OCSE sulla governance digitale
“L’emergenza sanitaria, ancora in corso, ci insegna che amministrazione pubblica e sviluppo digitale vanno di pari passo: quanto più si dispone di dati accurati e aggiornati, tanto più l’amministrazione è in grado di prendere decisioni efficaci, fornire servizi adeguati e rispondere alle esigenze dei cittadini”. Lo ha affermato questa mattina il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nel suo intervento in apertura dei lavori della Conferenza Mena-Ocse dal titolo: “Vision for Recovery in Mena – Governance digitale per servizi pubblici più aperti, accessibili ed efficienti”.
La conferenza si inserisce nell’ambito della 2021 Mena-Oecd Ministerial Week e ha visto la partecipazione, nel panel introduttivo moderato da Maurizio Mensi, direttore del Centro di formazione Mena-Ocse di Caserta, della ministra della Funzione pubblica della Tunisia, Hasna Ben Slimane, co-chair del Mena-Ocse Governance Programme, e del vicesegretario generale dell’Ocse, Jeffrey Schlagenhauf.
Obiettivo dell’incontro, in videoconferenza, è stato quello di confrontarsi sui percorsi più efficaci per promuovere l’utilizzo di tecnologie e dati digitali al fine di migliorare i servizi pubblici, promuovere una giustizia incentrata sui cittadini e ricostruire la fiducia nella ripresa post-pandemia.
“Nessuna innovazione, nessuna crescita sostenibile potrà essere compiutamente realizzata senza la valorizzazione del capitale umano, chiave del successo di qualsiasi processo di riforma”, ha sottolineato il ministro. “La sovranità di un Paese risiede anche nella sua capacità di valorizzare e gestire al meglio le proprie risorse, così da orientare e gestire lo sviluppo tecnologico sulla base di un equilibrato rapporto pubblico-privato”.
“È con questa ferma convinzione – ha continuato Brunetta – che partecipo a questo importante incontro: nel momento in cui il mandato del Programma Mena dell’Ocse viene rinnovato, ritengo che il nostro Centro di Caserta, nato dall’evoluzione del programma Distance learning for Innovative Public sector che avevo lanciato nel 2010, possa costituirne strumento qualificato per intensificare, con lo strumento della formazione, la cooperazione con i Paesi dell’area Mena, Medioriente e Nordafrica, per il sostegno alle riforme istituzionali e allo sviluppo delle competenze della pubblica amministrazione, affinché sia in grado di affrontare le nuove sfide: transizione digitale e transizione ecologica, per una crescita sostenibile e inclusiva”.
Cosa cambierà per la pubblica amministrazione con il patto per l’innovazione?
Tutti i nodi da sciogliere nel patto per l’innovazione sulla Pubblica amministrazione. L’articolo di Alessandro Alongi, specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare presso l’Università Lumsa di Roma.
Lo scorso 10 marzo a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta hanno siglato, insieme ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, il patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, l’accordo che riconosce alla Pubblica Amministrazione il ruolo centrale di motore di sviluppo e catalizzatore della prossima ripresa.
Secondo le intenzioni dei firmatari, il Patto si propone di disegnare un nuovo modello di coesione sociale, consolidando tale peculiarità e trasformandola in un valore fondante per uno Stato che vuole modernizzarsi mettendo al centro del rilancio il valore della persona e della partecipazione.
“Il Piano rappresenta – oltre che una novità – anche un’opportunità per il futuro della PA. La costruzione della nuova macchina pubblica, come traspare da tale accordo, deve fondarsi innanzitutto sull’ingresso di nuove generazioni di lavoratrici e lavoratori e su un’azione di modernizzazione costante, efficace e continua, anche in considerazione del percorso di transizione verso l’innovazione e la sostenibilità di tutte le attività pubbliche” commentano Fabio Petracci e Alberto Tarlao, componenti del Centro Studi Corrado Rossitto (centro studi e ricerca di CIU – Unionquadri) e attenti osservatori delle dinamiche del mondo del lavoro pubblico.
A fronte di un piano che ha indubbiamente il pregio di guardare al futuro, rimane però ancora qualche nodo da sciogliere, soprattutto nei confronti di una categoria – quella dei Quadri – che nel pubblico fatica ancora a trovare il giusto riconoscimento.
Il prospettato adeguamento della disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze in relazione ai cambiamenti organizzativi dell’innovazione digitale, sancita nel Piano, appare come un’occasione attraente per ristabilire il giusto ruolo di tutte quelle alte professionalità che, nel privato, trovano già adesso la loro naturale collocazione nel ruolo dei Quadri ma che, nel pubblico, non riescono ad essere correttamente integrate per mancanza (formale) di tale ruolo.
“Per ottenere la giusta valorizzazione delle alte professionalità anche nel ruolo pubblico, un’apertura in tal senso sembra emergere dalla necessità della rivisitazione dell’ordinamento professionale e della conseguente valorizzazione di specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze e conoscenze specialistiche contenute nel Piano” osservano Petracci e Tarlao. “Si tratta, a nostro avviso, di un passaggio molto delicato per la contrattazione collettiva, che difficilmente rinuncerà al trattamento uniforme ed indifferenziato delle aree non dirigenziali, e che ha già visto l’accesa contrarietà del sindacato all’introduzione della Vice dirigenza. Per questo è richiesto lo sforzo (e il coraggio) di tutti i protagonisti della contrattazione – ARAN non esclusa – per introdurre una specifica previsione di figure di middle management in grado di assumere specifiche responsabilità organizzative e professionali”.
È probabile, dunque, che in tale contesto si possa avere necessità di avviare un confronto con chi, in questi anni, si è occupato di fornire assistenza e supporto alla categoria delle alte professionalità, tanto nel privato quanto nel pubblico. Un appello che, se dovesse giungere, non lascerà indifferente la CIU-Unionquadri, il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria dei Quadri, presente al CNEL e al Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE: “Il rapporto di lavoro pubblico, a differenza di quello privato, sconta la mancanza dei Quadri intermedi, figure oggi presenti “di fatto” ma difficilmente valorizzate. Tali professionalità, che oggi costituiscono parte strutturale del processo di cambiamento della P.A., risultano spesso sottoutilizzate se non addirittura ignorate, ed il cui contributo non sempre è riconosciuto e premiato in rapporto al reale livello operativo e di responsabilità. Il Piano, in questo senso, rappresenta il seme germinale di un percorso che ci auguriamo possa presto traguardare al riconoscimento e alla valorizzazione di questi lavoratori” ha concluso Gabriella Ancora, Presidente di Ciu-Unionquadri.
L’intelligenza artificiale entra in ufficio (e i lavoratori escono dalla porta) – La minaccia per le professioni intellettuali viene dal futuro.
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- nèaPolis – Creatività minacciata dall’algoritmo: quale futuro per le professioni intellettuali?
http://www.neapolisroma.it/lintelligenza-artificiale-entra-in-ufficio-e-i-lavoratori-escono-dalla-porta/
- SPQRDaily.it – L’intelligenza artificiale entra in ufficio (e i lavoratori escono dalla porta)
- AgenParl – – L’intelligenza artificiale entra in ufficio (e i lavoratori escono dalla porta)
https://agenparl.eu/lintelligenza-artificiale-entra-in-ufficio-e-i-lavoratori-escono-dalla-porta/