“Il G20 e la governance economica globale” – I risultati delle ultime Presidenze, le priorità saudite e la Troika delle Presidenze.

Riflessioni sui lavoratori e i quadri nelle Banche.

Riflessioni sui lavoratori e i quadri nelle Banche.

Dalle poco chiare vicende sindacali alla Banca Popolare di Bari ad una diffusa situazione di malessere dei lavoratori e dei quadri nelle banche.

Quello della Banca Popolare di Bari è un caso paradigmatico che conferma come le responsabilità del disastro del sistema bancario italiano siano condivise anche dai lavoratori degli istituti di credito ed anche come il mondo sindacale non sia esente da colpe.

E’ recente un articolo apparso su “Fanpage” del 6 febbraio 2020 Economia, di Vincenzo Imperatore il quale richiamando il testo del provvedimento cautelare del Gip del Tribunale di Bari che ha portato all’arresto dei proprietari della Banca Popolare di Bari e del responsabile dell’Area Basilicata, evidenzia il coinvolgimento di alcuni sindacati che lungi dal tutelare i lavoratori della banca, avrebbero condiviso la situazione di illegalità creatasi, favorendo nomine ed assunzioni non sempre trasparenti.

Altra Stampa, come Libero Quotidianodel 4.8.2017, sottolinea le continue e pesanti pressioni che il personale delle banche subisce per collocare prodotti non sempre all’altezza delle aspettative della clientela.

Da quanto emerge, i lavoratori delle banche, nell’ambito delle crisi aperte, non solo corrono il rischio di perdere il posto di lavoro, ma sono esposti, spesso indifesi, a vessazioni e condizionamenti non sempre leciti. Particolare è la situazione dei quadri degli istituti bancari.

Questa categoria è individuata dalla contrattazione collettiva di settore nei livelli apicali “QD” che vanno da 1 a 4.

Il QD 4 è il livello apicale dell’area che ha in parte assorbito la vecchia categoria dei funzionari direttivi solo in parte confluita nella dirigenza.

Prima della creazione dell’area quadri, i funzionari costituivano un’apposita area con un contratto collettivo proprio.

Nell’ambito dell’attuale area quadri, nonostante le differenziazioni in quattro livelli, le mansioni esigibili da contratto risultano generiche e poco differenziate.

Rimane quindi a favore del datore di lavoro un’ampia discrezionalità nell’attribuzione delle stesse e dei compensi connessi.

Inoltre, il rapporto di lavoro bancario presenta dei notevoli tratti peculiari nel panorama dei contratti di lavoro subordinato.

Esso infatti è caratterizzato da un elevato grado di fiduciarietà.

Connota inoltre il rapporto di lavoro dei dipendenti bancari e soprattutto di quelli con un livello di inquadramento apicale, anche se non dirigenziale, l’affidamento sempre più rilevante da parte dello Stato di funzioni para pubbliche e di controllo.

Accade quindi spesso in situazioni patologiche che il quadro delle banche assommi tra i propri doveri, la fedeltà ai controlli ed alle direttive istituzionali e la fedeltà agli interessi economici della banca.

Tutti questi elementi oltre che ad accrescere il grado di responsabilità dei quadri degli istituti di credito, li rendono molto più esposti di qualunque altra categoria di lavoratori al rischio licenziamento, oggi non più contro bilanciato dal diritto alla reintegra, ed oltre tutto nei chiaroscuri delle situazioni di crisi anche le tutele sindacali spesso si volatilizzano.

Alla diminuzione delle tutele si aggiunge la modifica dell’articolo 13 dello Statuto dei Lavoratori fortemente voluta dall’ABI che, con il DLGS 81/2015 (Jobs Act) consente a determinate condizioni la dequalificazione del dipendente.

La situazione di scarsa stabilità e determinatezza del quadro lavorativo e delle conseguenti aspettative, favorisce sempre di più il diffondersi del mobbing e dello streaming nell’ambito della categoria.

Serve una presa d’atto di questa situazione favorita da una tutela qualificata dei quadri delle banche che approdi ad una normativa contrattuale che affronti i temi esposti.

 

Avv. Fabio Petracci

3° RAPPORTO CENSIS – EUDAIMON SUL WELFARE AZIENDALE – ROMA – Senato della Repubblica

ROMA – Senato della Repubblica

CIU ha partecipato alla presentazione del 3° rapporto del CENSIS sul Welfare Aziendale. Il rapporto mette in evidenza come la componente del benessere dei lavoratori, migliorandone la qualità della vita, contribuisce ai buoni risultati dell’azienda in termini di una maggiore crescita della produttività.

Attenzione particolare è stata posta riguardo i cambiamenti indotti dall’impatto delle tecnologie digitali, all’attenzione dovuta all’ambiente e alla sostenibilità in un quadro di maggiore flessibilità.

Per le Aziende l’arrivo delle nuove tecnologie richiede maggiori opportunità di formazione e aggiornamento per stare al passo con le trasformazioni in atto, per i lavoratori richiede più flessibilità nel lavoro, meno vincoli nell’orario, meno vincoli nelle mansioni e nei ruoli, più motivazioni, stimoli e gratificazioni immateriali.

In estrema sintesi è ampio il contributo potenziale del welfare aziendale nello scenario del cambiamento tecnologico; potrebbe anche enuclearsi una funzione inedita: il coaching per il cambiamento che dovrebbe consentire di prendere in carico e supportare i lavoratori coinvolti dai processi trasformativi.

Dal dibattito è risultata evidente l’esigenza, sia per i lavoratori che per le aziende, di un quadro normativo ben definito e stabile nel tempo.

Anno della Cultura 2020 – Italia Cina

Anno della Cultura 2020 – Italia Cina

La CIU invitata alla cerimonia della giornata di celebrazione per l’anno della Cultura e Turismo.

La giornata, alla presenza delle massime autorità italiane e cinesi,  intervenute a rappresentare il patrimonio unico al mondo di cultura e turismo dei due paesi, si è svolta a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica, con il messaggio del Presidente della Repubblica Popolare di Cina Xi Jin Ping, letto dal Ministro della Cultura e Turismo cinese, Luo Shugang.

A sua volta il Ministro italiano per le Attività Culturali ed il Turismo, Dario Franceschini, ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

L’evento ha voluto suggellare l’antico e storico legame di amicizia tra i due popoli, in occasione del 50esimo anniversario che ricorre quest’anno.

Cina e Italia sono entrambi importanti membri del Patrimonio culturale mondiale, la cui protezione è sempre stato un tema centrale nella storia della cooperazione culturale tra i due Paesi nell’attuazione della Convenzione del 1972, in cui i medesimi hanno dimostrato grande e assiduo impegno nel raggiungere risultati strategici.

Il coordinamento organizzativo dell’intera delegazione cinese è stato curato dalla Dott.ssa Cinzia Chen.

CORSO PER DPO (DATA PROTECTION OFFICER) E CONSULENTE PRIVACY – 48H

Data: Giovedì 13 Febbraio 2020Luogo: Aula Corsi CIU (CONFEDERAZIONE ITALIANA DI UNIONE DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI)  |  Città: Roma, Italia

Organizzato in collaborazione con il Collegio Italiano Privacy da:

confederazione aepiciu

Data: Giovedì 13 Febbraio 2020

Luogo: Aula Corsi CIU (CONFEDERAZIONE ITALIANA DI UNIONE DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI)  |  Città: Roma, Italia

Il taglio del corso è fortemente orientato alla parte pratica ed è consigliato a chi vuole intraprendere l’attività di Consulente Privacy e DPO o chi deve essere nominato DPO interno presso la propria Azienda o Pubblica Amministrazione.

 

Direttore del Corso e Primo DocenteCesare Montanucci
Sviluppo del Corso:
6 giornate da 8 ore cad. – dalle ore 9.00 alle ore 17.30 – per un totale di 48h.
E’ previsto un break da 30 minuti dalle ore 13.00 alle ore 13.30.

Calendario:

  • Giovedì 13 febbraio 2019 ore 9.00-13.00; 13,30-17,30
  • Venerdì 14 febbraio 2019 ore 9.00-13.00; 13,30-17,30;
  • Giovedì 27 febbraio 2019 ore 9.00-13.00; 13,30-17,30
  • Venerdì 28 febbraio 2019 ore 9.00-13.00; 13,30-17,30
  • Giovedì 12 marzo 2019 ore 9.00-13.00; 13,30-17,30
  • Venerdì 13 marzo 2019 ore 9.00-13.00; 13,30-16,30; 16,30-17,30 Esame finale

Al termine del corso sono previsti i Test finali, superando i quali si otterrà:

  • Il certificato del Collegio Italiano Privacy di ”Consulente Privacy e DPO”
  • Il diritto di iscrizione al Collegio Italiano Privacy nelle categorie “Consulente Privacy” e “DPO”
  • La certificazione di frequenza di 48 ore valida come monte ore per la certificazione Professionale UNI 11697:2017

 Per ulteriori informazioni contattare il numero: +39 393 3368333


Programma del Corso

  • Introduzione alla Normativa Privacy
  • Sintesi del Codice Privacy (D.lgs. 196/2003)
  • Il Regolamento Europeo 679/2016
  • Decreto di Armonizzazione (D.lgs. 101/2018)
  • Le linee guida del Garante della Privacy
  • I Tipi di Dati e relativi Trattamenti
  • Le figure coinvolte nella Gestione Privacy
  • I Diritti dell’Interessato
  • I Doveri del Titolare, del Responsabile e degli Incaricati
  • L’ Informativa e il Consenso
  • I Rischi del Trattamento informatico e cartaceoLe Nomine e Lettere di Incarico
  • La Nuova Privacy nello Studio Professionale
  • Le Misure adeguate di Sicurezza nel trattamento Informatico
  • Le Misure adeguate di Sicurezza nel trattamento Cartaceo
  • La nuova normativa Europea sulla Videosorveglianza
  • Gli adempimenti periodici
  • Il Registro del trattamento dei dati
  • La figura del Data Protection Officer (DPO)
  • I compiti del DPO
  • Il Manuale del DPO
  • Vigilanza del DPO sull’osservanza del Regolamento
  • Il ruolo del DPO nella valutazione di impatto sulla protezione dei dati
  • DPO: Cooperazione con l’Autorità di controllo e funzione di punto di contatto
  • Approccio del DPO basato sul rischio
  • Il ruolo del DPO nella tenuta del Registro delle attività del trattamento
  • Capacità comunicative, di analisi e di autogestione del DPO
  • Sviluppo dei piani di risk management per identificare le necessarie azioni preventive.
  • Privacy e marketing
  • Sistema sanzionatorio e rapporti con l’Authority
  • Trasferimenti di dati personali verso paesi terzi
  • Le Sanzioni Amministrative e Penali
  • Come redigere il contratto del DPO

 

Registrazione: https://www.collegioprivacy.it/events/59-corsodpo-aepi-ciu

 

Modalità di Pagamento a mezzo BONIFICO BANCARIO

Beneficiario: College Team s.r.l.
IBAN: IT56N0200815807000105129869 UNICREDIT
Causale: Iscrizione Corso Dpo Roma del 13 febbraio 2020
Costo: 990,00 € + IVA 22%Costo particolare di 890,00 € + IVA 22% riservato agli associati:

  • AEPI (ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI PROFESSIONISTI E DELLE IMPRESE)
  • CIU (CONFEDERAZIONE ITALIANA DI UNIONE DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI)
  • CPI (Collegio Periti Italiani)

La fattura elettronica sarà emessa ed inviata alla ricezione del Bonifico bancario.

Per maggiori informazioni:

https://www.collegioprivacy.it/events/59-corsodpo-aepi-ciu

CNEL: INSEDIAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO SU WELFARE E PREVIDENZA.

Si è insediato al CNEL il 14 gennaio u.s. il gruppo tecnico di lavoro sul sistema pensionistico pubblico e privato, presieduto dal Presidente Tiziano Treu e coordinato dalla Vicepresidente Gianna Fracassi.

Il gruppo avrà compiti istruttivi, di raccolta dati e delle diverse posizioni in campo; iniziando un percorso di audizioni che inizierà il prossimo 30 gennaio con le maggiori Organizzazioni delle Parti Sociali e che proseguirà con tutte quelle rappresentante al CNEL per terminare con i più importanti esperti in materia; i risultati delle audizioni saranno presentati agli organi del CNEL per le delibere di competenza.

Per la CIU era presente il Vicepresidente Vicario Francesco Maria Stilo.

CIU ALLA RIUNIONE SULLA DIRETTIVA 2017/2398/UE SULLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DERIVANTI DA UN’ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI O MUTAGENI DURANTE IL LAVORO.

 

La CIU ha partecipato all’incontropresso il Ministero del Lavoro sullo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2017/2398/UE.

La direttiva non elimina completamente i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, ma contribuisce a una risoluzione significativa dei rischi derivanti da tale esposizione.

La CIU chiede una maggiore sorveglianza sanitaria per i lavoratori che vengono esposti a tali lavorazioni e la segnalazione, al sopraggiungere di anomalie, all’autorità responsabile.

L’importante compito della CIU è quello di monitorare l’applicazione della direttiva per la diminuzione dei valori per la sicurezza e la salute sul lavoro.

L’applicazione della direttiva redatta in questo modo potrebbe comportare molte difficoltà per le piccole e medie imprese italiane, in quanto non essendo ancora pronte per il recepimento della direttiva potrebbe portare per la maggior parte di loro anche alla chiusura.

La direttiva è in via di emanazione e è prevista un’ulteriore riunione presso il Ministero del Lavoro per ulteriori ed eventuali approfondimenti entro la fine del mese corrente.

Per la CIU era presente il Dott. Giuseppe Evangelisti componente della Commissione Consultiva permanente per la Salute e Sicurezza sul lavoro.

CIU – UNIONQUADRI E LA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO.

Si torna a parlare nuovamente di riduzione dell’orario di lavoro dopo le dichiarazioni rese dal Premier finlandese Sanna Marin che ha proposto nel proprio paese la riduzione dell’orario di lavoro da 6 a 4 ore quotidiane.

La proposta ha trovato eco anche nel nostro paese anche ad opera del presidente dell’INPS Pasquale Tridico e di altri studiosi della materia.

La riduzione, secondo i sostenitori della stessa, andrebbe compensata con una riduzione del prelievo fiscale per cui essa avverrebbe a parità di retribuzione. Non va dimenticato che in Italia, nonostante l’alto numero di ore lavorate, non si registra un aumento del PIL o della produttività.

CIU Unionquadri non avanza pregiudizio alcuno verso una simile proposta, ma fa notare le diversità esistenti nel mondo del lavoro che non sempre suggeriscono soluzioni univoche.

Come sindacato delle professionalità medio – alte, CIU UNIONQUADRI nota come il lavoro umano non presenti sempre le stesse caratteristiche.

Infatti, di fronte a professioni e prestazioni che ben possono concentrarsi in un minor impegno orario, ve ne sono altre che involgono attività di studio, di relazioni umane, di ricerca, la cui durata è difficilmente programmabile e contenibile in limiti rigidi. E’ questo il caso di molti lavoratori appartenenti alla categoria dei quadri e dei professionisti dipendenti.

In questo caso, non tanto una rigida riduzione dell’orario, quanto piuttosto la tendenziale liberazione del lavoratore dal vincolo di orario nel rispetto di obiettivi, potrebbe rappresentare la giusta soluzione.

Si chiede pertanto una totale revisione dell’impegno orario che tenga conto delle diverse caratteristiche di ogni prestazione.

In presenza di una normativa che stabilisce come le disposizioni ed i limiti in materia di orario di lavoro non trovano applicazione nei confronti dei dirigenti e del personale direttivo, si chiede che essa sia ristretta ai soli dirigenti ed ai quadri ed applicata coerentemente, consentendo a queste categorie ed in particolare ai quadri una reale flessibilità di orario di lavoro, correlando la prestazione agli obiettivi da raggiungere.

Interessante e da concordare con le organizzazioni dei quadri, l’istituto dello SMART WORKING o lavoro agile che consentirebbe a diverse professionalità anche emergenti, di organizzare almeno in parte la propria prestazione, coerentemente alle caratteristiche della stessa ed agli obiettivi da raggiungere.

“CERIMONIA DEGLI AUGURI DI FINE ANNO AL QUIRINALE”

Si è svolta al Palazzo del Quirinale la tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.

Il tema centrale del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato l’appello alla coesione sociale del Paese rispetto al grave problema del lavoro.

Lavoro purtroppo che manca e quando c’è è spesso precario, sottopagato e insicuro.

Riguardo i giovani queste situazioni di stallo danno per conseguenza una emigrazione forzata con grave danno per la fuga dei nostri cervelli.

Il Presidente ha in ultimo ripreso una tematica che gli sta molto a cuore: il divario di genere che ancora esiste, ma che, come nota positiva, registra una sempre maggiore presenza delle donne ai vertici delle imprese e delle istituzioni, come ad esempio la nomina di Marta Cartabia prima Presidente donna della Corte Costituzionale.

Per la CIU era presente il Presidente Nazionale, Dott.ssa Gabriella Ancora.