SUPERBONUS 110 – L’Avv. Laura Aramini Dirigente CIU UNIONQUADRI a sostegno dei professionisti.

L’Avv. Laura Aramini, Dirigente CIU – UNIONQUADRI – Dipartimento Giovani Quadri e Professionisti Junior, interviene sulla delicata materia del superbonus 110.

Grazie al bonus statale, concesso alle imprese, molte abitazioni hanno cambiato volto, e con ciò ne hanno beneficiato non solo i proprietari, ma anche il territorio stesso, con la bellezza e le migliorie del proprio paesaggio.

Senza spendere i propri soldi, molte abitazioni e condomini, sono stati letteralmente ristrutturati, comportando con ciò un beneficio ai proprietari, ma anche lavoro in più per tutto il settore edile e l’intero comparto.

Purtroppo, però, dietro il mondo apparentemente aureo del superbonus, si celano numerose difficoltà, che si sono venute a riscontrare nel caso di fallimenti di imprese e/ o mancati pagamenti da parte delle stesse ai professionisti.

Se da un lato il fallimento delle imprese, causa mancata cessione dei crediti di Stato, ha determinato necessariamente l’accollo delle spese in capo ai proprietari delle abitazioni, dall’altro si deve considerare che tutto ciò ha determinato gravi problematiche per ciò che riguarda i pagamenti dei professionisti – tecnici incaricati, di cui la CIU – UNIONQUADRI, intende occuparsi.

L’Avv. Aramini, esperto conoscitore della materia, vuole essere a supporto e guidare i professionisti, nello studio e fattibilità di vedere recuperati i propri legittimi compensi.

Importante, spiega l’Avv. Aramini, è la regolarità della documentazione redatta in sede contrattuale, il contratto tra committente e general contractor, l’incarico professionale, la Cila, sulla quale deve essere riportata la firma del committente.

Molte imprese, al fine di evitare o ridurre il pagamento a favore dei professionisti, si oppongono, al pagamento in sede civile, a seguito di procedimento monitorio, ciò al fine di ritardare il pagamento dovuto, importante poi è la completezza documentale, il computo metrico, il QTE (quadro tecnico economico), l’asseverazione, sono elementi imprescindibili per una difesa “blindata “.

In contenzioso, neppur una CTU, circa la congruità della parcella del professionista, sarebbe necessaria, poiché la sua congruità deve essere desunta dai documenti redatti in fase contrattuale.

Si ricorda, che trattasi di crediti di Stato, laddove l’impresa, abbia incassato i crediti, non potrà ridurre la parcella del professionista, a posteriori, configurandosi diversamente una appropriazione indebita da parte dello stesso.

Si consiglia altresì, di non accettare transazione giudiziali al ribasso, rispetto alla parcella professionale, poiché essa implicherebbe un meccanismo di revisione della pratica assai articolato….

Le spese tecniche, infatti risultano tali, nel loro importo già in fase di quadro tecnico economico (QTE), in seguito osservate e poi vistate dal consulente contabile.

Pertanto, un eventuale modifica dell’importo di cui in fattura anche fosse solo di un euro, determinerebbe necessariamente una revisione in toto di tutta la pratica superbonus, ovvero l’eventuale disavanzo in termini economici, influirebbe sull’importo del credito ceduto da parte dell’impresa, concretizzandosi per essa in un ingiusto arricchimento.

Alfine di ribilanciare le somme sarebbe perciò necessaria una rettifica, quasi mai possibile, presso agenzia delle entrate, così da evitare il rischio di accertamenti.

Materia ostica, che seppur rientrante nell’ambito civile, per ciò che riguarda le obbligazioni contrattuali, implica una serie di dettagli aggiuntivi – tecnici, non trascurabili in fase di contenzioso.

La CIU – UNIONQUADRI, attraverso l’Avv. Aramini, si pone l’obiettivo di porsi accanto ai professionisti, al fine di assisterli nel recupero del loro giusto compenso da lavoro.