IL 21 DICEMBRE PRESENTAZIONE DEL XXIII RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO E LA CONTRATTAZIONE DEL CNEL.
Il 2021 è stato un altro anno segnato dalle conseguenze globali della crisi da covid-19, che hanno avuto un impatto significativo anche sul mercato del lavoro. È l’anno in cui è stato siglato anche il nuovo contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, un segnale importante per tutti i lavoratori.
Le peculiarità della crisi, e le specificità delle misure di politica economica introdotte, hanno condizionato la relazione fra ore lavorate e numero di occupati, nonché le decisioni di partecipazione dei lavoratori al mercato del lavoro. In particolare, nei paesi dove sono state rafforzate le dotazioni finanziarie degli schemi di lavoro a orario ridotto, come nella maggior parte delle economie dell’eurozona (ad esempio la Cig in Italia e la Kurtzarbeit in Germania), anche nella fase più dura della crisi si è registrata una caduta dell’occupazione relativamente contenuta, e decisamente meno pronunciata rispetto a quella registrata in termini di ore lavorate.
Sono alcuni elementi che emergono dal “Rapporto sul Mercato del lavoro e la contrattazione 2021” del CNEL che sarà presentato martedì 21 dicembre alle ore 11 nell’ambito di un’assemblea tematica in presenza e in collegamento telematico presieduta dal Presidente Tiziano Treu in cui sarà illustrato il documento. Sono previsti gli interventi del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, di Massimiliano Mascherini, Head of Unit ad interim for Social Policies Eurofound e di Stefano Scarpetta, Director, Employment, Labour and Social Affairs OECD.
Seguirà un dibattito con le organizzazioni rappresentate al CNEL coordinato da Silvia Ciucciovino, Consigliera CNEL e Università Roma Tre.
Nel documento, articolato in 14 capitoli e giunto alla 23a edizione, quest’anno spazio ad analisi sulla formazione continua e sugli occupati low-skilled, sul lavoro libero professionale, sul salario minimo europeo, sul reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza e sullo sviluppo della sanità integrativa e la risposta dei fondi sanitari alla pandemia. Due novità: un capitolo affronta per la prima volta un tema di nicchia, il lavoro in esecuzione penale in Italia, mentre una analisi approfondita riguarda le nuove forme di lavoro che saranno attivare grazie al Green Deal europeo.