Cons. CIU Unionquadri Maurizio Mensi – CESE – COLLEGAMENTI DIGITALI ESSENZIALI PER LAVORO, ECONOMIA E SOCIETÀ. IL PARERE CESE TEN/839.
Ogni attività economica e interazione sociale, dai trasporti al sistema sanitario e bancario, dipende ormai da collegamenti e reti di comunicazione. Di qui l’importanza della cosiddetta connettività digitale, oggetto del parere TEN/839, “Pacchetto sulla connettività per le reti e le infrastrutture digitali” approvato dal CESE all’unanimità in Plenaria lo scorso 18 settembre, di cui è stato correlatore il Prof. Maurizio Mensi, rappresentante della CIU-Unionquadri.
Il parere ha ad oggetto il Libro Bianco della Commissione europea “How to master Europe’s digital infrastructure needs?” del 21 febbraio 2024, di cui sostiene obiettivi e piano d’azione.
La connettività di cui oggi nessuno può più fare a meno è peraltro il risultato di un insieme integrato ed efficiente di reti terrestri, satellitari, cavi sottomarini, sui quali scorre oltre il 90 % del flusso dati di internet. Da essa dipende il benessere collettivo e serve a garantire efficienza e competitività al sistema industriale, vitale per consentire all’UE di perseguire autonomia tecnologica e sviluppare ricerca e innovazione. Si tratta peraltro degli elementi qualificanti al centro del rapporto Draghi e delle conclusioni del G7 Lavoro che si è tenuto a Cagliari il 12 e 13 settembre scorso.
Il parere CESE sottolinea come nel nuovo contesto tecnologico e di mercato sia essenziale assicurare condizioni di parità tra tutti gli operatori dell’ecosistema digitale proteggendo i consumatori a prescindere dal fornitore. Lo stato delle nostre telecomunicazioni oggi è il risultato del processo di liberalizzazione degli anni 90 del secolo scorso, grazie alle direttive UE di liberalizzazione e armonizzazione di quegli anni. Dobbiamo riconoscere che i risultati sono certamente positivi, in termini di prezzo e qualità dei servizi offerti
Tuttavia, l’Europa deve rimediare alla frammentazione normativa a livello nazionale, evitando di chiudersi in sé stessa con politiche protezioniste. Occorre puntare sui partenariati pubblico-privati, rafforzare il coordinamento degli strumenti di sostegno finanziario, rimuovere le asimmetrie regolamentari fra operatori di telecomunicazione tradizionali e le piattaforme digitali. Servono inoltre investimenti per oltre 200 miliardi di EUR da parte del settore pubblico e privato per garantire lo sviluppo di reti digitali ad alta capacità indispensabili per realizzare gli obiettivi del Programma strategico per il decennio digitale 2030. Al riguardo è essenziale garantire sia la cybersicurezza dei dati sia la sicurezza delle infrastrutture tramite fornitori affidabili e una politica di certificazione adeguata.
Come sottolineato da Gabriella Ancora, Presidente della CIU-Unionquadri, Confederazione presente al CNEL da anni e che da sempre porta avanti la tematica della formazione continua e dell’aggiornamento professionale: “la connettività digitale, così come le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale è uno strumento essenziale per migliorare le condizioni di lavoro, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Come indicato nella articolata Dichiarazione finale del G7 Lavoro di Cagliari, occorre fare uno sforzo collettivo per sfruttare le tecnologie avanzate per sviluppare progetti innovativi, a beneficio non di pochi ma della collettività, ponendo al centro i diritti umani e l’inclusione sociale. È indispensabile puntare sulla riqualificazione, l’aggiornamento professionale e l’istruzione riducendo al minimo i rischi per le persone più vulnerabili ed emarginate. Si tratta di indicazioni preziose che devono essere di guida per il futuro”.