CUQ e CIU definiscono iniziative comuni.
Si è svolto nella giornata di mercoledì 10 giugno u.s. a Torino un incontro tra le Segreterie nazionali della Confederazione Unitaria Quadri – CUQ e della Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali – CIU ex Unionquadri a cui ha partecipato anche una delegazione dell’Associazione Nazionale Quadri Industria – ANQUI.
L’incontro è stato finalizzato alla ricerca di iniziative comuni nei confronti del Governo e delle Associazioni Imprenditoriali per rafforzare il ruolo ed il peso della categoria dei Quadri in un momento decisivo per le sorti del Paese e per la definizione di nuovi modelli di relazioni industriali, affidate a soggetti negoziali pienamente rappresentativi, che possano contribuire a rafforzare il difficile percorso della ripresa e dello sviluppo, indispensabile per la tutela e la crescita dell’occupazione e per la difesa del potere di acquisto delle retribuzioni.
In questo contesto risulterà determinante un nuovo protagonismo delle organizzazioni rappresentative dei Quadri, che da sempre si sono impegnate per affermare un modello contrattuale basato sulla partecipazione e sulla responsabilità.
Infatti, nel difficilissimo panorama economico degli ultimi anni i Quadri hanno svolto un importante ruolo fornendo un contributo chiave al difficile processo di trasformazione delle imprese per fronteggiare la concorrenza nel mercato globale, assumendo spesso una rilevante dimensione internazionale.
Contemporaneamente i Quadri, in quanto espressione fondamentale del ceto medio produttivo, hanno rappresentato nella società una cerniera decisiva per la coesione sociale del nostro Paese, fortemente erosa dalla crisi e dalla mancanza di iniziative efficaci della politica e delle istituzioni.
“Questo impegno va riconosciuto nelle sedi opportune” ha commentato Lamberto Borgogni, Presidente della CUQ.
“Abbiamo deciso di collaborare con la CIU perché ne condividiamo valori e propositi e vogliamo raggiungere quella massa critica che ci consenta di rappresentare in maniera efficace la nostra categoria e di far sentire la nostra voce a livello governativo. Stiamo portando avanti un processo di rinnovamento per guardare oltre la crisi, facendo proposte concrete su come potrà evolvere il quadro industriale e delle relazioni industriali che vada oltre l’emergenza e si ponga in una prospettiva dei prossimi dieci anni».
Tommaso Di Fazio, Presidente Nazionale della CIU ha elencato alcune iniziative che vorrebbe portare avanti con CUQ: «Dobbiamo puntare ad avere un esteso riconoscimento formale nelle aziende e dare maggiore visibilità alla nostra capacità di presentarci come attori determinanti di questa trasformazione. Inoltre vorremmo creare una scuola superiore di formazione per i Quadri, anche itinerante, per preparare adeguatamente le future generazioni, condividere idee e fare squadra. Infine organizzaremo un convegno in tempi brevi tra le due Associazioni per pubblicizzare le nostre idee e le iniziative di breve, medio e lungo periodo da attuare».
La prima azione che CUQ e CIU intendono portare avanti riguarda la recente sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco dell’indicizzazione delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo per gli anni 2012 e 2013. «Chiederemo un incontro al Governo per poter esprimere la nostra posizione e arrivare ad una soluzione che non penalizzi i pensionati e non destabilizzi il bilancio pubblico – hanno concluso i Presidenti delle due Associazioni – A questo proposito anche CUQ è favorevole alla proposta già presentata da CIU di trasformare la restituzione di quanto dovuto a tutti i lavoratori coinvolti, attraverso una specifica emissione di titoli di stato ad interessi zero».