FASE 3, TREU: FAVORIRE UNA NUOVA STAGIONE CONTRATTUALE.
“Il dato relativo ai contratti collettivi nazionali scaduti, che in base all’ultimo aggiornamento dell’Archivio Contratti del CNEL è pari al 59,3%, più che leggerlo negativamente va visto come un’opportunità per introdurre e rafforzare nuovi diritti come la formazione, soprattutto quella digitale dei lavoratori, regolando la nuova organizzazione del lavoro anche in seguito all’emergenza sanitaria. Bisogna favorire una nuova stagione contrattuale”. Ad affermarlo è il presidente del CNEL Tiziano Treu commentando i dati dell’Archivio Nazionale dei contratti riportati nel nuovo numero del ‘Notiziario smercato del lavoro e contrattazione’ del CNEL.
Il periodico diretto dal segretario generale Paolo Peluffo, propone, in apertura, un editoriale del presidente Treu sulla necessità di attualizzare i principi dello Statuto dei lavoratori, seguono approfondimenti e analisi su alcuni dei principali temi emersi durante l’emergenza Covid-19 come lo smart working, la didattica a distanza, l’emersione dei lavoratori immigrati irregolari, l’impatto sul sistema sanitario nazionale, il work life balance. Corposo, in questo numero del giornale, il consueto focus sulla parte normativa, in cui sono riportate le principali novità legate ai provvedimenti adottati durante la Pandemia.
“La tutela della dignità dei lavoratori e le forme della partecipazione devono essere adeguate ai tempi con modalità diverse ma restando sempre fedeli allo spirito dello Statuto. I tempi sono cambiati, è ora di ragionare su un adeguamento della legge 300, tenendo conto della frammentazione dei lavori e della produzione”.
Alla data del 31 marzo 2020, il numero dei CCNL vigenti depositati al CNEL ha raggiunto quota 932, con un aumento di 10 unità rispetto a dicembre 2019. 553 accordi risultano scaduti. Questo incremento è da ricondurre al lavoro di “pulizia” che si sta effettuando relativamente a contratti scaduti da tempo, ma di cui non si era avuta notizia rispetto ad eventuali cessazioni o confluenze.
Nel primo trimestre del 2020 risultano depositati nell’Archivio del CNEL 84 nuovi contratti e accordi relativi alla contrattazione nazionale. Di questi, in 18 casi (il 21,4%) si tratta di nuove accessioni. Il settore in cui si registra il maggior numero di accordi depositati al CNEL rimane il Commercio (248), pari al 26,6% del totale.