Istanza INPS per riconoscimento della perequazione integrale della prestazione pensionistica superiore a tre volte il minimo INPS per gli anni 2012 e 2013 in ottemperanza della sentenza Corte costituzionale n.70/2015.

Cari Iscritti, Cari Colleghi,
lo scorso 10 luglio si è riunito il comitato ristretto di esperti, composto dagli avv.ti Fabio Petracci di Trieste, Giancarlo Perone e Maria Teresa Spadafora di Roma, Clara Savani e Stefano Staderini di Genova, per definire la strategia che CIU intende seguire per tutelare i diritti dei pensionati, iscritti e non, che abbiano subito il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, poi dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale nella nota sentenza n. 70 del 2015.
In una prima fase amministrativa, il pensionato dovrà fare istanza all’INPS competente secondo il modello qui allegato, richiedendo la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori da 3  a 6 volte il minimo INPS.
Le istanze, compilate e firmate, dovranno essere inviate in originale, complete di copia del documento di identità e del codice fiscale,   agli avv.ti Clara Savani, (Studio avv. Gianemilio Genovesi, Via Nicolò Bacigalupo 4/21 – 16122 Genova)  e Stefano Staderini (via Fieschi 8/13 – 16121 Genova), per il deposito telematico delle istanze alle sedi INPS competenti.
Questa prima fase, che CIU intende offrire gratuitamente ai pensionati, iscritti e non, è considerata condizione di procedibilità per avviare il successivo eventuale ricorso in materia previdenziale ex art. 442 CPC.
L’istanza, indirizzata alla sede INPS dove l’interessato ha la residenza, si intenderà respinta qualora l’Ente non risponda entro 120 giorni dalla sua proposizione. Per l’eventuale successiva fase giudiziale si farà luogo ad una successiva comunicazione.
Sull’argomento, si segnala “Corte costituzionale, retribuzione e pensioni nella crisi. La sentenza 30 aprile 2015 n.70”, autori avv. Fabio Petracci  e avv. Gianluca Teat, Key Editore.  Il testo trae lo spunto proprio dalla sentenza citata per analizzare l’istituto della perequazione e le ragioni d’ordine costituzionale che sottendono allo stesso, anche attraverso una analisi ragionata della giurisprudenza. Seguono riflessioni e possibili prospettive future per gli operatori del diritto, anche alla luce della normativa nel frattempo intervenuta.

Per qualsiasi ulteriore informazione utile, è possibile rivolgersi alla Segreteria Nazionale CIU, via Antonio Gramsci, 34 – 00197 Roma, 06.3611683 – 06.3200427 – segreteria@ciuonline.it

Con i migliori saluti,
Tommaso di Fazio
Presidente Nazionale