Leonardo fa sistema con Scuole e Università.
È uno dei grandi temi legati all’accesso nel mercato del lavoro e più in generale alla competitività delle imprese e dell’intero sistema Paese. Si tratta del mismatch, ossia la mancata corrispondenza, formativa e delle competenze, tra domanda e offerta di lavoro. Su questo è aperto da aprile scorso un tavolo al CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, che vede coinvolte aziende, istituzioni, università e istituti scolastici.
Il Gruppo Leonardo al tavolo sul mismatch del Cnel. Una spinta a formare nuovi ingegneri
L’obiettivo è quello di far confrontare concretamente tutti quegli attori, a partire dalle imprese, che possano contribuire ad individuare le esigenze del mercato del lavoro dei prossimi anni e favorire l’integrazione di percorsi formativi, cominciando dalla scuola. Un tavolo – al quale Leonardo partecipa attivamente – nato soprattutto alla luce dell’accelerazione dettata dalla transizione digitale, che impone di stare al passo con un cambiamento epocale sul fronte delle competenze.
Incentivare il dialogo con il sistema formativo è, d’altra parte, uno degli obiettivi di Leonardo, che fonda il proprio sviluppo sulle capacità ingegneristiche, corrispondenti a circa il 42% dei profili ricercati. Pianificare gli interventi formativi è perciò un elemento centrale nella strategia dell’azienda: strumento indispensabile per programmarne nel lungo periodo l’evoluzione del Gruppo.
Quello delle competenze, infatti, ha un impatto determinante per le imprese. Non solo per la ricerca di giovani ad alto potenziale, linfa vitale per affrontare le sfide future, ma parallelamente, per la capacità di attivare un processo di ampliamento delle conoscenze interne alle aziende, anche attraverso la formazione continua. Un percorso che inizia sui banchi di scuola e prosegue nel tempo per tutta la vita professionale. Gli interventi specifici messi in campo da Leonardo riguardano il mondo della scuola e coinvolgono poi tutto il sistema educativo, dalle università alla ricerca.
Leonardo, ad esempio, ha all’attivo percorsi professionali di alta formazione, le Academy, realtà aperte, sia all’interno sia all’esterno dell’azienda, e orientate a tutti gli ambiti del business: dalle aerostrutture ai velivoli, dagli elicotteri all’elettronica, fino alla cybersecurity. Le Academy rappresentano un elemento necessario a consolidare lo sviluppo del capitale umano interno ma anche a condividere competenze e conoscenze al di fuori del perimetro dell’impresa.
La Cyber & Security Academy di Leonardo si aprirà sempre più anche ai giovani
Ne è un esempio la Cyber & Security Academy, realizzata per garantire a difesa, pubblica amministrazione, infrastrutture critiche e imprese le competenze e le capacità necessarie per supportare la transizione digitale e fronteggiare le minacce alla sicurezza nazionale. Si rivolge agli operatori di sicurezza di queste organizzazioni, ma anche ai meno esperti, per promuovere quella cultura della sicurezza che è fondamentale per affrontare le minacce cyber. La Cyber & Security Academy di Leonardo si aprirà sempre più anche ai giovani, per perfezionare le loro competenze in un settore in cui la domanda di professionisti supera di molto l’offerta.
Molte sono poi le iniziative che vedono Leonardo in prima fila nella collaborazione tra mondo accademico e aziende, a partire dallo strumento dei dottorati industriali e dalla creazione di ecosistemi per il trasferimento tecnologico. A questo proposito l’anno scorso sono stati attivati 44 PhD in Italia, con un impegno già sottoscritto a finanziarne oltre 80 entro il 2022. E molti giovani sono stati indirizzati allo studio delle materie STEM (Science, Technologies, Engineering and Mathematics), secondo un impegno a rafforzare la promozione di una formazione basata sulle competenze del futuro ma anche a una cultura improntata alla parità di genere.