Primi passi verso la nascita della figura professionale dell’Avvocato Collaboratore
Nelle scorse settimane si è tenuto a Parma il Congresso Nazionale 2024 di ANF – Associazione Nazionale Forense, durante il quale è stata approvata la mozione che prevede l’istituzione della figura professionale dell’Avvocato Collaboratore. L’obiettivo è consentire l’inserimento degli avvocati, in uno studio di dimensioni medio-grandi, come lavoratori dipendenti con adeguata qualifica contrattuale (anche di quadro) o, in alternativa, come collaboratori parasubordinati con una parte delle tutele e delle garanzie dei dipendenti, in quanto operanti in regime di mono committenza.
Durante il Congresso ANF, la CIU-Unionquadri, attraverso l’intervento del suo Vicepresidente Nazionale, avv. Fabio Petracci, ha ribadito la propria disponibilità a collaborare nelle competenti sedi, come il CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, per elaborare una concreta proposta legislativa.
CIU-Unionquadri – che rappresenta presso il CNEL i quadri e le nuove elevate professionalità – sottolinea, da sempre, come l’evolversi della professione forense, con lo sviluppo delle specializzazioni e la nascita di studi di rilevanti dimensioni, pone il tema di una collocazione del professionista legale in un ambito che ne rispetti l’autonomia, contestualmente alle esigenze di redditività, tutela e stabilità del posto di lavoro.
Per questo la CIU sostiene la possibilità per l’avvocato di esercitare la propria professione nell’ambito di studi legali strutturati, sia come lavoratore dipendente che come avvocato collaboratore con le garanzie previste per tutti i rapporti di lavoro ed anche con previsioni che tengano conto della peculiarità della figura professionale.